19 febbraio 2015

Insediato il Comitato Tognazzi, e il 26 febbraio c'è "Un due tre…Ugo"

Si è insediato ufficialmente il Comitato Tognazzi. Prima riunione nella Sala Giunta di Palazzo comunale alla presenza di Bice Brambilla, nipote di Ugo Tognazzi, e del marito Claudio Maffi, di Elena Mosconi, docente di Storia del Cinema al Dipartimento di Musicologia dell’Università di Pavia, di Beppe Arena di Centro di Ricerca Teatrale (C.R.T.) Cremona, di esercenti cinematografici (Luca Beltrami e Giovanni Schintu del Cinema Filo) e di media partner (Nicola Arrigoni del quotidiano La Provincia, Daniele Tamburini del settimanale Il Piccolo, Giovanni Cervi Ciboldi de La Vita Cattolica). In collegamento skype anche Gianmarco Tognazzi, figlio di Ugo Tognazzi, che ha dato la sua disponibilità a collaborare con il Comitato. Sul tavolo, moltissime proposte per valorizzare la figura di Ugo Tognazzi nel venticinquesimo anniversario della morte, che verranno approfondite nei prossimi giorni.

Intanto continua la costituzione di un ‘archivio Tognazzi', al momento inesistente in Italia. Si tratta della raccolta video, immagini e documenti relativi all’attività professionale dell’attore, finalizzato alla digitilazzazione, allo studio, alla produzione di ricerche scientifiche, alla diffusione dei risultati conseguiti. Questo fondo, già in fase di costituzione, è custodito presso la Biblioteca del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, con la direzione scientifica della cattedra di Storia del Cinema, e verrà aperto alla consultazione di studiosi e ricercatori. 


Il primo appuntamento con le iniziative dedicate a Ugo Tognazzi è per giovedì 26 febbraio. In programma un convegno di studi, intitolato ‘Un due tre...Ugo’, con interventi di docenti universitari sulle identità mutevoli del personaggio Tognazzi tra cinema e televisione. Tra questi, anche Giorgio Simonelli, docente all’Università Cattolica di Milano e opinionista alla trasmissione televisiva Tv Talk su Rai3 e su Il Fatto Quotidiano. Il seminario prenderà in esame la produzione televisiva (dal Carosello, al celeberrimo varietà Un, due, tre fino alla serie poliziesca Ugo Bertolazzi investigatore) e il cinema, con particolare riguardo alla produzione degli anni Sessanta e all’immagine di Tognazzi tra modernità (I mostri), alla rappresentazione dell’universo familiare, oltre al legame – anche linguistico – con la terra d’origine dell’attore. Al termine, l’inaugurazione di una mostra di manifesti cinematografici dedicata a Ugo Tognazzi proprio presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali.

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