"Cremona
ha ottenuto nel 2012 il riconoscimento UNESCO del sapere fare
liutario come patrimonio immateriale dell'umanità perché nella
nostra città c'è un sistema unico e straordinario. Questo
riconoscimento ora va mantenuto e innovato". Così il sindaco
del Gianluca Galimberti ha esordito nel lungo colloquio avuto a
Roma con il ministro per i Beni e le Attività culturali e del
Turismo Dario Franceschini. Presenti il Sottosegretario alle Riforme
Luciano Pizzetti, Paolo Bodini, consigliere della Fondazione Museo del Violino e presidente di friends of Stradivari, Virginia Villa, direttrice generale del
Museo del Violino, e Fulvia Caruso, docente del Dipartimento di Musicologia dell'Università degli Studi di Pavia. Quattro le azioni presentate al ministro Dario Franceschini. La prima, una progettualità relativa ad
un nuovo corso di laurea in restauro dei beni musicali, già
descritta anche al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini.
Secondo passaggio sulla Scuola Internazionale della Liuteria, sulla
quale il sindaco ha chiesto di presentare a gennaio al Ministro un
memorandum con proposte, frutto di un confronto con gli enti
competenti.
"Il tema è quello di liberare la scuola di liuteria da
alcuni schematismi che la imbrigliano e di renderla una scuola
speciale", ha spiegato il sindaco. Terzo ambito presentato al
ministro, quello dell'alta formazione musicale: un nuovo corso di
laurea in Musica in sinergia con l'Istituto di Studi Musicali Superiori '"Claudio Monteverdi", il Conservatorio "Luca Marenzio" di Brescia e il Dipartimento di Musicologia
dell'Università di Pavia.
Nel panorama dell'alta formazione musicale rientra anche il Teatro Ponchielli: il sindaco ha ricordato l'iniziativa
intrapresa con gli altri 27 sindaci delle città che ospitano questa
tipologia di istituzioni culturali e ha presentato al ministro il
progetto Festival Monteverdi, festival nuovo e affascinante lungo il
fiume Po tra Cremona, Mantova e Venezia.
Presentata infine la realtà
del Museo del Violino, gioiello del sistema liutario cremonese, con
la richiesta di specifici interventi che ne sostengano l'originalità
e l'importanza internazionale.
"Il sistema Cremona non riguarda
solo la nostra città, riguarda il paese e riguarda il legame tra
territori diversi. Siamo qui per presentare una unicità su cui
abbiamo fatto progetti", ha concluso il sindaco. Interessato e
disponibile, il ministro Franceschini ha dato il suo assenso ad
ulteriori approfondimenti tecnici con i funzionari del Ministero.