Accordo
di reciproco scambio economico e culturale tra Cremona e Corea. Dal 7
all'11 novembre visita ufficiale a Cremona di una delegazione della
città di Goryeong-gun, Repubblica di Corea, capeggiata dal
Governatore Yong Hwan Kwak. La visita è finalizzata a costruire un
legame tra la nostra città, capitale della liuteria, e Goryeong,
dove è stato creato lo strumento musicale coreano per eccellenza, il
gayageum (detto anche kayagùm). Dopo alcune visite ad istituzioni
culturali cittadine, la delegazione sarà ricevuta in forma ufficiale
in Comune ufficiale lunedì 10 novembre, dove, alle ore 11, nella
Sala dei Quadri, si terrà la sottoscrizione da parte del sindaco
Gianluca Galimberti e del governatore Yong Hwan Kwak dell'accordo di
reciproco Scambio Culturale ed Economico tra Cremona e Goryeong-gun
(MOU – Memorandum of Understanding). La cerimonia, che si aprirà e
si chiuderà con un'esibizione al violino del Maestro Antonio De
Lorenzi, sarà scandita da una presentazione, seguita dalla
proiezione di un video sulle due città. Spazio poi ai saluti
ufficiali da parte del sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, del
Governatore di Goryeong-gun Yong Hwan Kwak e dell'Ambasciatore Jae
Hyun Bae o, in sua assenza, del Console Generale della Repubblica di
Corea a Milano. Vi sarà poi la sottoscrizione dell'Accordo di
Scambio Culturale ed Economico tra Cremona e Goryeong-gun (MOU –
Memorandum of Understanding) e lo scambio di doni.
Altro importante
momento ufficiale della visita delle delegazione della città di
Goryeong-gun sarà il concerto, ad ingresso libero, in programma
sempre lunedì 10 novembre, alle ore 21.00, all'Auditorium Giovanni
Arvedi del Museo del Violino, dove si esibirà la Gyeongsangbuk-do
Provincial Orchestra diretta da Mun Jin Choi (si veda la scheda sotto riportata). La parte ufficiale
della visita si concluderà lunedì 11 novembre, all'Istituto di
Istruzione Superiore Antonio Stradivari, con un concerto di musiche
coreane riservato alla scuola.
Il progetto di questo accordo nasce
nel luglio scorso quando una delegazione della città di Goryeong –
gun è giunta a Cremona per promuovere un possibile “gemellaggio”
tra le due città, in particolare allacciare relazioni culturali e
commerciali per creare lavoro attraverso reciproche visite, mostre,
concerti, collaborazioni in ambito economico, scambi commerciali.
L'accordo che sarà sottoscritto lunedì 10 novembre ben si inserisce
nell'intento dell'Amministrazione comunale perché Cremona diventi
una realtà vitale capace di proporre lavoro, generare cultura,
attrarre persone e turisti. Per farlo, deve imparare a pensarsi come
città internazionale, inserita nei network globali del sapere, della
cultura, del turismo, della produzione. E' importante coniugare
cultura e turismo, perché questo significa elevare e potenziare il
comparto turistico e tutte le sue risorse. E questo lo si può fare
stringendo accordi con realtà anche lontane, ma con le quali, grazie
alla conoscenza, si scoprono affinità in vari campi.
“La musica
è un linguaggio universale, una realtà che consente di comunicare,
di gettare ponti verso gli altri ed, insieme, di esprimere se stessi.
Un linguaggio senza tempo, senza territori, né confini, è la voce
di tutta l’umanità, di qualsiasi tempo e luogo. Stringere questi
legami, legami di cultura radicati nella storia di popoli che si
incontrano, è una risposta di pace alle logiche perverse di guerra e
di violenza che continuano a segnare vaste parti del nostro pianeta.
Uno strumento musicale unisce diverse anime”, dichiara al
riguardo il sindaco Gianluca Galimberti, che aggiunge: “Uno
strumento contiene quindi la storia di un popolo. L’incontro tra il
violino e il kayagùm rappresenta quindi l’incontro tra la storia
dei nostri due popoli. Sulle note di queste straordinari strumenti,
opere dell'ingenio e della maestria di due grandi culture, allacciamo
tra Cremona e Goryeong-gun un rapporto che si fonda sulla ricerca di
affinità storiche e culturali, sul principio di comprensione e
vantaggi reciproci con l'auspicio di stabilire una forte amicizia ed
una comune prosperità attraverso scambi culturali ed economici
nell'esclusivo interesse non solo dello sviluppo e della crescita
delle nostre città, ma anche dell'Italia e della Corea e quindi
dell'Europa e dell'Estremo Oriente”.