E’
arrivato al primo posto in Lombardia il progetto denominato Il cielo
in una stanza: il territorio e le persone per ripensare l'abitare
presentato dal Comune di Cremona - Assessorato al Welfare di
comunità nella graduatoria stilata da Regione Lombardia nell'ambito
dei progetti dei comuni capoluogo che hanno partecipato al Bando
Laboratorio sociale di quartiere: nuovi spazi di attivazione sociale.
Questo risultato permette al Comune di Cremona di ottenere un
finanziamento di oltre 59 mila euro su un costo complessivo di poco
superiore ai 77 mila euro che consentirà di realizzare obiettivi
quali la promozione della rappresentanza (responsabilizzare i
cittadini coinvolgendoli e affidando loro compiti operativi
specifici, accrescere il senso di collaborazione tra utenti ed ente
gestore per un migliore grado di consapevolezza negli abitanti, da
una parte, e di attenzione alla qualità del servizio abitativo
offerto dai gestori, dall’altra), il contrasto al disagio sociale e
alla morosità incolpevole. Il progetto interesserà il quartiere
Zaist.
“Il risultato ottenuto – dichiara l'assessore al Welfare
di comunità Mauro Platè – rappresenta una valida opportunità per
dare un ulteriore impulso ai temi dell’abitare in una prospettiva
sociale. L'obiettivo principale del progetto è infatti costruire un
modello abitativo integrato (immobiliare e sociale) che possa
diventare modello gestionale dell’abitare a Cremona. Soprattutto
per quanto riguarda il settore dell'Edilizia Residenziale Pubblica
(ERP), la nostra volontà è di dare vita ad un più ampio percorso
che investe l’abitare inteso come uno spazio nel quale la famiglia
organizza le proprie attività, elabora i propri stili di vita,
esplica le proprie funzioni. L'abitare inteso come svolgimento di
molteplici attività in uno spazio organizzato, così da promuovere
coesione sociale e solidarietà”.
Il cielo in una stanza è
un'iniziativa frutto del lavoro partecipato, costruito insieme da
ALER e Comune, che hanno deciso di investire il proprio tempo, il
proprio personale e le proprie risorse in un’attività di coesione
sociale ritenuta importante non solo per i residenti degli stabili
interessati, ma anche per il quartiere nel quale si trovano e per
l’intera cittadinanza. Importante è stata la condivisione con
numerosi soggetti di natura sociale che operano sul territorio, che
hanno accolto con entusiasmo l’interesse a valorizzare le risorse
umane presenti nel quartiere Zaist e a potenziare l’offerta di
servizi esistenti per fronteggiare il problema del superamento della
domanda rispetto all’offerta.
I partner sono la Cooperativa Iride,
la Cooperativa Sociale Fuxia, la Cooperativa Nazareth, l'agenzia
MESTIERI Consorzio di Cooperative Sociali S.c.s. Arl, il Consorzio
Cooperative ACLI, Teatro Itinerante, Filiera Corta Solidale, la
Cooperativa Nonsolonoi, il Gruppo Abele, Istituto d’Istruzione
Superiore Statale Luigi Einaudi, lo IAL-CISL, Zenobia, società di
consulenza e formazione per dare sostegno ai processi di innovazione,
di integrazione e di connessione sociale e allo sviluppo delle
risorse presenti nelle organizzazioni, nelle comunità, nelle imprese
e nei gruppi, il Centro Sociale per Anziani “ Bonfatti” gestito
dall’Associazione Unitaria Pensionati, l'Associazione Musicale
degli Studenti di Musicologia e Beni Culturali, il Comitato Concerti
“Francesco Attanasi” (gruppo informale), il Comitato di Quartiere
6 , la parrocchia San Francesco, l'Associazione ARYA ARchitects Young
Association Cremona (un gruppo di giovani architetti che ha come
finalità la promozione delle giovani menti attraverso un
amplificatore professionale).
Nella
stessa direzione vanno il progetto “Dire, fare, abitare”, già
finanziato, finalizzato ad una forte integrazione tra soggetti
pubblici e privati, in modo da prevenire e contrastare la morosità;
il progetto “Abitare responsabile”, anch'esso già finanziato,
destinato a promuovere iniziative sperimentali per arginare il
fenomeno degli sfratti e sostenete la ricerca di soluzioni abitative
nel libero mercato; il progetto “Abitare solidale: il volontariato
per affrontare il disagio abitativo”, promosso da AVAL/ACLI e di
cui l’ Assessorato al Welfare è partner finanziato a valere sul
Bando Cariplo Volontariato, per costruire strumenti e strategie utili
ad alleviare il disagio delle famiglie che, a causa della crescente
precarietà del lavoro, si trovano in difficoltà nel mantenimento
dell’abitazione.