Il
Consiglio comunale ha approvato il nuovo testo degli Indirizzi
generali per le nomine e le designazioni, di competenza del Sindaco,
dei rappresentanti del Comune presso Aziende, Istituzioni, Fondazioni
ed Enti (comprese le Società). Rientra nell'ambito del Consiglio
comunale la "definizione degli indirizzi per la nomina e la
designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed
istituzioni". E' sulla base degli indirizzi stabiliti dal
Consiglio comunale che il Sindaco provvede alla nomina, alla
designazione e alla revoca dei rappresentanti del Comune presso enti,
aziende ed istituzioni. L'articolo 12 dello Statuto comunale prevede
inoltre che il Sindaco, in quanto organo responsabile
dell'Amministrazione comunale, provvede, "sulla base degli
indirizzi consiliari, alla nomina, designazione e revoca dei
rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni,
garantendo, nell'ambito della nomine e delle designazioni di
competenza, ove possibile, la rappresentanza di genere".
L'attuale Amministrazione ha ritenuto opportuno rivedere il testo
vigente non solo per armonizzarlo con le nuove disposizioni in
materia di trasparenza e anticorruzione, ma introducendo alcune
significative modifiche ed integrazioni, in linea con i principi che
hanno ispirato le linee programmatiche di mandato, volte ad una
maggiore efficienza e controllo.
Rispetto
al testo precedente, il nuovo prevede alcune significative novità.
Innanzitutto, per quanto riguarda i requisiti, viene stabilito che
“per la nomina nell’ambito del consiglio di amministrazione
dell’A.E.M. Cremona S.p.A., è richiesto, preferibilmente, il
possesso di conoscenze giuridiche, economiche e tecniche, nonché
esperienza maturata in ambito pubblico o privato, di adeguata
dimensione, di gestione di risorse umane e finanziarie”. Per
incompatibilità e limiti alla nomina “È incompatibile con la
posizione di rappresentante del Comune in Aziende, Istituzioni,
Fondazioni, Enti (comprese le Società) la condizione di coniuge,
parente o affine sino al terzo grado civile con il sindaco, gli
assessori e i consiglieri comunali. È, altresì, incompatibile con
la posizione di rappresentante del Comune in Aziende, Istituzioni,
Fondazioni, Enti (comprese le Società) la conservazione delle
funzioni di sindaco, presidente o assessore in altri Enti Locali.
Sono, infine, incompatibili con la nomina alla presidenza o in seno
al consiglio di amministrazione di Società partecipate dal Comune di
Cremona l'appartenenza agli Organi (ad esclusione degli organi di
revisione) di altra Società partecipata dal Comune di Cremona, la
designazione, la nomina o la conservazione di cariche in Istituzioni,
Fondazioni od Enti (comprese le Società) partecipate da questo
Comune o per i quali al Comune stesso competa la nomina/designazione
di componenti dei relativi Organi.
Altra
importante novità da segnalare è rappresentata dal fatto che non
possono essere nominati o designati coloro che svolgano attività
concorrenti o connesse con gli scopi e gli interessi dell'Azienda,
Istituzione, Fondazione o Ente (comprese le Società); i consiglieri
comunali e i consiglieri regionali; i parlamentari, i membri del
Governo e i componenti del Parlamento Europeo; coloro che siano stati
revocati da precedenti nomine/designazioni del Comune di Cremona.
Inoltre,
e questo è un articolo completamente nuovo, non possono essere
immediatamente
rinominati
o nuovamente designati nella stessa Azienda, Istituzione, Fondazione
o Ente (comprese le Società), anche per un organo diverso, coloro
che, alla scadenza della durata prevista dallo statuto per la carica
rivestita, sono già stati nominati/designati per due volte
consecutive. La nomina/designazione può essere effettuata solo dopo
che sia decorso almeno un periodo equivalente alla durata statutaria
della carica precedentemente rivestita. Novità sono quindi previste
anche per la documentazione a corredo della segnalazione.
Nell'ambito
delle procedure per le nomine o designazioni viene stabilito, tra
l'altro, che il Sindaco esamina le segnalazioni pervenute valutandone
l'ammissibilità; al termine di tale esame, procede alla relativa
nomina o designazione, garantendo che nessuno dei due sessi possa
essere rappresentato in misura inferiore ad 1/3 (un terzo), con
arrotondamento all’unità superiore per il genere meno
rappresentato. La rappresentanza, così come prevista dalle leggi
vigenti, va perseguita anche all’interno dell’organo oggetto
della nomina/designazione. In mancanza di presentazione di
candidature, o quando queste siano numericamente insufficienti, o
risultino, a giudizio del sindaco, inadeguate rispetto alla
nomina/designazione da effettuare, il sindaco, con atto motivato,
provvede direttamente alla nomina, fermo restando il possesso, da
parte del/la nominato/a/designato/a dei requisiti prescritti.
Per
quanto concerne la relazione sull'attività svolta, l'elemento nuovo
rispetto al testo precedente è rappresentato dal fatto che i
rappresentanti nominati o designati sono tenuti
ad
inviare al Sindaco una relazione semestrale (prima era prevista solo
una relazione sintetica annuale) sull'attività svolta dall'organismo
in cui sono stati nominati/designati e sulle iniziative assunte al
suo interno. Nei casi in cui i nominati/designati siano più di uno,
la relazione potrà essere unica e sottoscritta da ognuno di essi.
Tale relazione deve evidenziare la situazione economico patrimoniale
utile per un inquadramento generale dell’Ente in questione, desunta
dagli atti ufficiali del relativo Ente, e gli indirizzi strategici.
Ogni rappresentante nominato o designato è inoltre tenuto a
rispondere alle richieste di chiarimenti e a presenziare agli
incontri convocati dal Sindaco e/o dall’Assessore e/o dagli
Assessori di riferimento, alle sedute dell’Ufficio di Presidenza
del Consiglio, delle Commissioni Consiliari Permanenti, della
Commissione di Vigilanza, delle Commissioni Speciali e delle
Commissioni Speciali d’Indagine e alle audizioni in Consiglio
Comunale, su convocazione del Presidente del Consiglio, così come
previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale.
Nell'ambito
dei doveri inerenti la carica, è stata introdotta la norma in base
alla quale i nominati o designati sono tenuti ad assicurare la
corretta rappresentanza degli interessi del Comune di Cremona ed a
conformare il proprio comportamento alle norme di legge, alle Linee
Programmatiche e ai provvedimenti comunali relativi all’Ente di
esercizio della carica stessa. Ogni rappresentante nominato o
designato è tenuto a comunicare tempestivamente e ufficialmente al
Sindaco e all’Ente di esercizio della relativa carica il
sopravvenire di qualsiasi circostanza o conflitto inerenti la carica
stessa che possono avere ricadute nei confronti di tale Ente o del
Comune di Cremona.
Infine,
nell'ultimo articolo, è specificato che la revoca o la sospensione,
con provvedimento
motivato
e previa contestazione, può avvenire, non solo per motivi di
particolare e specifica gravità, ma anche per il verificarsi di
almeno tre assenze ingiustificate alle riunioni dell’organo di
esercizio della relativa carica e per il rifiuto, senza giustificato
motivo, a fronte di formale invito, di presenziare ad incontri con il
Sindaco, l’Assessore e/o gli Assessori di riferimento, alle sedute
dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio, delle Commissioni
Consiliari Permanenti, della Commissione di Vigilanza, delle
Commissioni Speciali e delle Commissioni Speciali d’Indagine e alle
audizioni in Consiglio Comunale, su convocazione
del Presidente del Consiglio, così come previsto dal Regolamento del
Consiglio comunale.