13 ottobre 2014

Nuovi indirizzi generali per le nomine e le designazioni dei rappresentanti del Comune in Aziende, Istituzioni, Fondazioni

Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo testo degli Indirizzi generali per le nomine e le designazioni, di competenza del Sindaco, dei rappresentanti del Comune presso Aziende, Istituzioni, Fondazioni ed Enti (comprese le Società). Rientra nell'ambito del Consiglio comunale la "definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni". E' sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio comunale che il Sindaco provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni. L'articolo 12 dello Statuto comunale prevede inoltre che il Sindaco, in quanto organo responsabile dell'Amministrazione comunale, provvede, "sulla base degli indirizzi consiliari, alla nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni, garantendo, nell'ambito della nomine e delle designazioni di competenza, ove possibile, la rappresentanza di genere". 


L'attuale Amministrazione ha ritenuto opportuno rivedere il testo vigente non solo per armonizzarlo con le nuove disposizioni in materia di trasparenza e anticorruzione, ma introducendo alcune significative modifiche ed integrazioni, in linea con i principi che hanno ispirato le linee programmatiche di mandato, volte ad una maggiore efficienza e controllo.

Rispetto al testo precedente, il nuovo prevede alcune significative novità. Innanzitutto, per quanto riguarda i requisiti, viene stabilito che “per la nomina nell’ambito del consiglio di amministrazione dell’A.E.M. Cremona S.p.A., è richiesto, preferibilmente, il possesso di conoscenze giuridiche, economiche e tecniche, nonché esperienza maturata in ambito pubblico o privato, di adeguata dimensione, di gestione di risorse umane e finanziarie”. Per incompatibilità e limiti alla nomina “È incompatibile con la posizione di rappresentante del Comune in Aziende, Istituzioni, Fondazioni, Enti (comprese le Società) la condizione di coniuge, parente o affine sino al terzo grado civile con il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali. È, altresì, incompatibile con la posizione di rappresentante del Comune in Aziende, Istituzioni, Fondazioni, Enti (comprese le Società) la conservazione delle funzioni di sindaco, presidente o assessore in altri Enti Locali. Sono, infine, incompatibili con la nomina alla presidenza o in seno al consiglio di amministrazione di Società partecipate dal Comune di Cremona l'appartenenza agli Organi (ad esclusione degli organi di revisione) di altra Società partecipata dal Comune di Cremona, la designazione, la nomina o la conservazione di cariche in Istituzioni, Fondazioni od Enti (comprese le Società) partecipate da questo Comune o per i quali al Comune stesso competa la nomina/designazione di componenti dei relativi Organi.

Altra importante novità da segnalare è rappresentata dal fatto che non possono essere nominati o designati coloro che svolgano attività concorrenti o connesse con gli scopi e gli interessi dell'Azienda, Istituzione, Fondazione o Ente (comprese le Società); i consiglieri comunali e i consiglieri regionali; i parlamentari, i membri del Governo e i componenti del Parlamento Europeo; coloro che siano stati revocati da precedenti nomine/designazioni del Comune di Cremona.

Inoltre, e questo è un articolo completamente nuovo, non possono essere immediatamente
rinominati o nuovamente designati nella stessa Azienda, Istituzione, Fondazione o Ente (comprese le Società), anche per un organo diverso, coloro che, alla scadenza della durata prevista dallo statuto per la carica rivestita, sono già stati nominati/designati per due volte consecutive. La nomina/designazione può essere effettuata solo dopo che sia decorso almeno un periodo equivalente alla durata statutaria della carica precedentemente rivestita. Novità sono quindi previste anche per la documentazione a corredo della segnalazione.

Nell'ambito delle procedure per le nomine o designazioni viene stabilito, tra l'altro, che il Sindaco esamina le segnalazioni pervenute valutandone l'ammissibilità; al termine di tale esame, procede alla relativa nomina o designazione, garantendo che nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura inferiore ad 1/3 (un terzo), con arrotondamento all’unità superiore per il genere meno rappresentato. La rappresentanza, così come prevista dalle leggi vigenti, va perseguita anche all’interno dell’organo oggetto della nomina/designazione. In mancanza di presentazione di candidature, o quando queste siano numericamente insufficienti, o risultino, a giudizio del sindaco, inadeguate rispetto alla nomina/designazione da effettuare, il sindaco, con atto motivato, provvede direttamente alla nomina, fermo restando il possesso, da parte del/la nominato/a/designato/a dei requisiti prescritti.

Per quanto concerne la relazione sull'attività svolta, l'elemento nuovo rispetto al testo precedente è rappresentato dal fatto che i rappresentanti nominati o designati sono tenuti
ad inviare al Sindaco una relazione semestrale (prima era prevista solo una relazione sintetica annuale) sull'attività svolta dall'organismo in cui sono stati nominati/designati e sulle iniziative assunte al suo interno. Nei casi in cui i nominati/designati siano più di uno, la relazione potrà essere unica e sottoscritta da ognuno di essi. Tale relazione deve evidenziare la situazione economico patrimoniale utile per un inquadramento generale dell’Ente in questione, desunta dagli atti ufficiali del relativo Ente, e gli indirizzi strategici. Ogni rappresentante nominato o designato è inoltre tenuto a rispondere alle richieste di chiarimenti e a presenziare agli incontri convocati dal Sindaco e/o dall’Assessore e/o dagli Assessori di riferimento, alle sedute dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio, delle Commissioni Consiliari Permanenti, della Commissione di Vigilanza, delle Commissioni Speciali e delle Commissioni Speciali d’Indagine e alle audizioni in Consiglio Comunale, su convocazione del Presidente del Consiglio, così come previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale.

Nell'ambito dei doveri inerenti la carica, è stata introdotta la norma in base alla quale i nominati o designati sono tenuti ad assicurare la corretta rappresentanza degli interessi del Comune di Cremona ed a conformare il proprio comportamento alle norme di legge, alle Linee Programmatiche e ai provvedimenti comunali relativi all’Ente di esercizio della carica stessa. Ogni rappresentante nominato o designato è tenuto a comunicare tempestivamente e ufficialmente al Sindaco e all’Ente di esercizio della relativa carica il sopravvenire di qualsiasi circostanza o conflitto inerenti la carica stessa che possono avere ricadute nei confronti di tale Ente o del Comune di Cremona.

Infine, nell'ultimo articolo, è specificato che la revoca o la sospensione, con provvedimento
motivato e previa contestazione, può avvenire, non solo per motivi di particolare e specifica gravità, ma anche per il verificarsi di almeno tre assenze ingiustificate alle riunioni dell’organo di esercizio della relativa carica e per il rifiuto, senza giustificato motivo, a fronte di formale invito, di presenziare ad incontri con il Sindaco, l’Assessore e/o gli Assessori di riferimento, alle sedute dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio, delle Commissioni Consiliari Permanenti, della Commissione di Vigilanza, delle Commissioni Speciali e delle Commissioni Speciali d’Indagine e alle audizioni in Consiglio Comunale, su convocazione del Presidente del Consiglio, così come previsto dal Regolamento del Consiglio comunale.

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