Quando
il fiume è condiviso. Informare e formare sul Contratto di fiume.
E' questo il titolo del convegno in programma sabato 11 ottobre 2014,
dalle ore 9,30, nella Sala Puerari del Museo Civico (via Ugolani
Dati, 4 – Cremona). Promosso dal Comune di Cremona, vedrà la
presenza dei sindaci di Cremona Gianluca Galimberti, di
Piacenza, Paolo Dosi, e di Casalmaggiore, Filippo
Bongiovanni, ai quali si affiancheranno relatori cui spetterà il
compito di spiegare che cosa si intende per contratto di fiume e di
presentare alcune esperienze in corso. I lavori saranno coordinati da
Andrea Virgilio, assessore all'Area Vasta del Comune di
Cremona. Dopo l'apertura dei lavori da parte dei tre sindaci,
Francesco Puma, dell'Autorità di bacino, farà
un'introduzione sulla pianificazione strategica del fiume Po. A
seguire, vi sarà l'intervento di Massimo Bastiani,
coordinatore del Tavolo nazionale Contratti di Fiume, intesi come
strumenti di cambiamento. Spazio poi alla descrizione delle
esperienze in corso con Viviane Iacone, dirigente di Regione
Lombardia, Struttura Pianificazione, Tutela e Riqualificazione delle
risorse idriche; di Rosanna Bissoli, responsabile del Servizio
di tutela e risanamento risorsa acqua della Regione Emilia Romagna;
di Laura Mosca, coordinatore tecnico-scientifico del Contratto
di Foce Delta del Po, e di Giancarlo Mantovani, direttore del
Consorzio di Bonifica Delta del Po. Il convegno si concluderà alle
12.45 con le conclusioni del sindaco di Cremona Gianluca Galimberti.
Un momento di riflessione e di confronto importante su un obiettivo
che l'Amministrazione comunale ritiene di vitale importanza per lo
sviluppo del territorio nel suo complesso. La volontà è infatti di
costruire un contratto di fiume attraverso la condivisione di un
percorso e di una progettualità con gli enti locali della nostra
provincia e di altre realtà territoriali. Da qui la presenza dei
sindaci di Piacenza e Casalmaggiore, le due città più vicine a
Cremona che sorgono lungo l'asta del Po.
I contratti di fiume si
configurano infatti come strumenti di programmazione negoziata
strettamente connessi a processi di pianificazione strategica per la
riqualificazione dei bacini fluviali. L’aggettivo strategico indica
un percorso di pianificazione da progettare insieme, in cui la
metodologia ed il percorso stesso sono condivisi in itinere con tutti
gli attori. Tali processi sono infatti finalizzati alla realizzazione
di scenari di sviluppo durevole dei bacini elaborati in modo
partecipato, in modo che siano ampiamente condivisi.
Il Contratto di
fiume è sostanzialmente un accordo che permette di adottare un
sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento
economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in
modo prioritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la
riqualificazione di un bacino fluviale. Questi elementi, da sempre in
relazione tra loro, devono quindi essere orientati verso obiettivi
condivisi di riqualificazione attraverso adeguati processi
partecipativi. Ed è appunto questo che l'Amministrazione comunale
intende intraprendere.