Cultura
significa saper fare programmazione culturale e tradurla anche in
proposte turistiche, significa aprire la mente e gli orizzonti, non
solo ad una internazionalizzazione della città, ma anche ad una
apertura ad altri territori e città. Coniugare cultura e turismo
vuol dire elevare e potenziare il comparto turistico e tutte le sue
risorse. E questo lo si può fare stringendo accordi con realtà
vicine che hanno affinità e tradizioni tra di esse in vari campi: un
legame magari rimasto sino ad ora sotto traccia, ma che va riscoperto
per dare vita a nuove esperienze. Ed è proprio partendo da questa
precisa volontà che, nel corso dell'incontro tenutosi nel primo
pomeriggio di oggi nella Sala Giunta di Palazzo Comunale, tra il
sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, il sindaco di Busseto
Maria Giovanna Gambazza, il sindaco di Castelvetro Piacentino
Luca Quintavalla e, in rappresentanza del sindaco di Piacenza
Paolo Dosi, l'assessore all'Ambiente e alla Valorizzazione del Grande
Fiume Luigi Rabuffi, a conclusione di una serie di riunioni
preparatorie svoltesi nelle scorse settimane, sono state discusse ed
individuate le linee guida per la valorizzazione e la promozione
turistico culturale dei rispettivi territori.
“Credo tantissimo a
quello che stiamo facendo - ha detto il sindaco del Comune di Cremona
Gianluca Galimberti parlando al termine dell'incontro - Questo è il primo passo di una sfida più
ampia che ci vede protagonisti nella costruzione e promozione del
bacino del Po. E' una proposta turistica fatta non solo di eventi, ma
anche di fruibilità, nella quotidianità, delle nostre terre. Per
questo, il turismo slow è una delle chiavi fondamentali.
Rappresentiamo città che si sono messe insieme per rilanciare il Po
come luogo di turismo, di navigazione, di cultura. Stiamo in questo
modo costruendo proposte turistiche e culturali che legano territori
che hanno tradizioni e radici comuni, proposte da mettere sul mercato
e da presentare in tutto il mondo”.
A Barbara
Manfredini, assessore alla Rigenerazione Urbana con delega al
Turismo del Comune di Cremona il compito di illustrare le linee guida
che accomunano questi quattro territori. “Il filo conduttore – ha
detto l'assessore Manfredini – è rappresentato da due grandi
personaggi: Claudio Monteverdi e Giuseppe Verdi, l'uno il padre del
melodramma, e l'altro il più famoso e celebre compositore operistico
italiano. Il punto di riferimento sono i compleanni di questi due
autori, il 15 maggio per Monteverdi, il 10 ottobre per Verdi, e i due
Festival a loro dedicati che iniziano e concludono, non a caso, il
periodo di EXPO 2015, ma la cui valorizzazione proseguirà che dopo
Expo. Da qui il nome del progetto, Da Monteverdi a Verdi e quindi Da
Ricercantando al Bel Canto”. L'obiettivo, come ha spiegato
l'assessore, è valorizzare e sostenere, dal punto di vista culturale
e turistico, i territori coinvolti, creando sinergie tra diversi
segmenti turistici: il turismo culturale e musicale, il turismo slow
legato alla navigazione fluviale ed ai percorsi cicloturistici, il
turismo enogastronomico.
Il
pacchetto di iniziative, che verrà presentato ai tour operator
all'inizio del mese di dicembre, si rivolge ad un pubblico vasto per
fare conoscere aspetti meno noti, ma comunque di grande interesse, di
questi due grandi maestri. Da un lato dunque Claudio Monteverdi con
le sue meno conosciute e proposte, ma comunque affascinanti,
canzonette morali e poi il Recitarcantando. Per quanto riguarda
Giuseppe Verdi, la sua attività di agricoltore (su questo è
peraltro in pubblicazione una tesi) ed il verdi gastronomo. A queste
iniziative si aggiungeranno gli itinerari storico e culturali: i
luoghi dove sono nati e vissuti i due Maestri, i luoghi legati ai
loro i compleanni (interessante, a tale proposito sarà l'atto di
nascita di Monteverdi custodito nella chiesa di S. Abbondio), i
luoghi dell'ascolto. In questo caso non solo i teatri, ma anche i
luoghi aperti, piazze, cortili, corti e giardini. Infine l'ultimo ma
non meno importante terzo filone: il turismo musicale. Il fiume Po
tra le due sponde, caratterizzato da percorsi musicali tra Cremona,
Piacenza e Parma, con proposte suggestive ed innovative. Infine il
turismo slow sul grande fiume con percorsi ciclabili e in battello.
Insomma “una scommessa sul grande fiume”.
“E' la prima volta
che si collabora attivamente diventando subito operativi perché in
ambito turistico è importante partire in anticipo”, ha dichiarato
il sindaco di Busseto Maria Giovanna Gambazza, definendo
questa intesa un segno positivo e di grande speranza in un momento
così difficile per il nostro Paese, in quanto territori diversi si
mettono insieme per recuperare le loro radici in una visione
allargata, partendo dalla cultura. Un accordo che supera ogni tipo di
confine e che può servire da esempio per altre realtà.
Luca
Quintavalla, sindaco di Castelvetro Piacentino, ha sottolineato
la partecipazione del suo Comune a questa rete in quanto luogo di
passaggio sulla strada che collega Busseto e Piacenza a Cremona. Un
luogo che Giuseppe Verdi frequentava nella sua vita quotidiana e che
si propone dunque per un turismo basato sull'esperienza, dove il Po
va visto come risorsa turistica ed ambientale, magari riuscendo a
realizzare un percorso ciclabile che colleghi Cremona, Castelvetro e
Busseto.
Infine l'assessore Luigi Rabuffi, in rappresentanza
del sindaco di Piacenza Paolo Dosi, ha detto che è giunta finalmente
l'ora di uscire dal provincialismo, che non porta da alcuna parte, e
di puntare sulle sinergie anche a livello locale perché tante sono
le cose che accomunano Piacenza e Cremona, nonostante la storica
“rivalità”. Importante è dunque la valorizzazione di questi
territori dove sono nati e vissuti Monteverdi e Verdi, due figure
conosciutissime all'estero, ed è proprio ai turisti stranieri che
occorre fare conoscere anche tutto il patrimonio artistico, storico,
culturale, gastronomico delle terre natali dei due Maestri. Per
Rabuffi bisogna ragionare in termini di area vasta, superando confini
e barriere, mettersi in gioco attraverso una sfida da vincere
rivolgendosi, con una comunicazione ben studiata, ad un “turismo
appassionato”.
I quattro Comuni sono dunque già operativi e si
impegnano a sostenere reciprocamente le le proposte che andranno a
costruire insieme, grazie anche ad una forte interazione tra pubblico
e privato.