Prende così vita anche nella nostra città il progetto “Cremona per la Vita” che intende contribuire alla diffusione dei defibrillatori semi automatici (DAE) nei luoghi pubblici del territorio ed estendere il suo uso anche al personale non sanitario. Nei giorni scorsi giorni infatti, grazie al Lions Club Cremona Europea, sono già state state messe a disposizione della comunità cremonese una colonnina con defibrillatore semi automatico in piazza Stradivari (sotto i portici della Camera di Commercio), punto di grande afflusso, e in piazza Libertà (al Comando della Polizia Locale), per essere preparati ad affrontare, nel più breve tempo possibile, le emergenze dei cittadini colpiti da un’evenienza drammatica e improvvisa, qual è l’arresto cardiaco.
La legge del 3 aprile 2001, n. 120 e le successive normative in materia, come aveva spiegato a suo tempo il dott. Ugo Rizzi (medico del 118, referente del progetto "Cremona per la Vita" e socio di Lions Club Cremona Europea) presentando al sindaco Oreste Perri l'iniziativa durante un incontro a Palazzo Comunale, hanno consentito l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico anche da parte di soccorritori non sanitari e semplici cittadini, purché adeguatamente addestrati e che abbiano ricevuto una formazione sulle attività di rianimazione cardio polmonare. In Lombardia l’abilitazione all’utilizzo di un defibrillatore semiautomatico in ambito pubblico può essere rilasciata esclusivamente da AREU (Azienda Regionale Emergenza Urbana) come da normative vigenti.
Questo dispositivo portatile, definito comunemente DAE, guida l’operatore, attraverso istruzioni vocali, nelle manovre di soccorso da compiere, diagnostica e può correggere la fibrillazione ventricolare che ha determinato l’arresto cardiaco in modo sicuro ed affidabile, liberando da responsabilità l’operatore stesso. L’arresto cardiaco, d’altra parte, è causa rilevante di decessi sull’intero territorio nazionale e la defibrillazione precoce rappresenta il sistema più efficace per garantire le maggiori percentuali di sopravvivenza alle manovre di supporto delle funzioni vitali.
E’ previsto naturalmente un apposito corso che ha lo scopo di trasmettere, a chiunque lo desideri, un metodo per riconoscere e gestire il soccorso in caso di arresto cardiaco e di supportare le funzioni vitali anche attraverso l’uso del defibrillatore semiautomatico fino all’arrivo del 118 in cui possono essere impiegati anche altri mezzi efficaci a correggere la causa che ha determinato l’arresto del cuore. Il corso viene realizzato secondo le attuali linea guida internazionali in tema di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce con istruttori certificati dal 118.