E' stato
avviato un tavolo di lavoro riguardante il servizio di trasporto di
persone disabili di competenza del Settore Politiche Sociali al quale
sono state invitate tutte le associazioni di volontariato presenti
sul territorio che si a tale attività. Ne ha messo al corrente la
Giunta l'assessore ai Servizi alla Persona Luigi Amore spiegando che
l'iniziativa è sorta dall’aumento delle richieste, dalla specificità
di ognuna, nonché dalla necessità di dare spesso risposte diverse
per ogni singolo caso, tenuto conto inoltre dell’importanza del
rapporto che è opportuno si instauri tra i volontari i minori e le
loro famiglie. Sono stati pertanto effettuati diversi incontri nei
quali è stata presentata l’organizzazione del servizio trasporto
evidenziando le peculiarità e le attenzioni che questo intervento
richiede nei confronti dei minori in difficoltà e delle loro
famiglie e considerando anche le attuali criticità. Nei giorni
scorsi è stata presentata ai rappresentanti delle associazioni
interessate una bozza della riorganizzazione di questo servizio così
da poter garantire il nuovo assetto dal 7 gennaio prossimo.
Il
confronto avviato con le realtà coinvolte ha fatto emergere la
volontà di tutti i soggetti del terzo settore di lavorare insieme,
in maniera integrata e coordinata. Si è così stabilito insieme che
ad ogni associazione competa l’individuazione di un coordinatore
per le comunicazioni e l’organizzazione dell’attività; la
disponibilità a collaborare per l’avvio dei percorsi formativi
rivolti ai volontari; favorire la partecipazione dei volontari ai
percorsi formativi; la comunicazione di accettazione dei singoli
progetti; la compilazione delle tabelle mensili di servizi effettuati
per ciascun minore.
Per quanto
di sua competenza, l’Amministrazione si attiverà per individuare
un referente comunale per il coordinamento e comunicazioni relative
l’attività dell’accompagnamento minori; per la valutazione delle
richieste di trasporto in base ai criteri definiti e l’attribuzione
dell’incarico all’associazione; per favorire l’iniziale
collaborazione tra famiglia ed associazione; per il raccordo con le
istituzioni (scuole, servizi di riabilitazioni, strutture sanitarie,
gestori di servizi extrascolastici,ecc); per il monitoraggio
dell’andamento servizio (predisposizione tabelle, ecc); per l’avvio
di percorsi formativi del personale volontario delle associazioni.
Per quanto riguarda la parte economico finanziaria si procederà con
la sperimentazione di rimborsi economici alle singole associazioni in
base al percorso chilometrico di ciascun minore, aumentato di quote
forfetarie per ogni associazione proporzionali al numero dei minori
trasportati, dei mezzi impiegati e dei volontari. La quota sarà
calcolata per ciascuna associazione sulla base dei trasporti attivi
al 7 gennaio 2014 ed eventualmente ridefinita in base all’effettivo
svolgimento dei trasporti richiesti.