09 dicembre 2013

Consegnato il Premio biennale intitolato a Enrica Sovena Tansini


Questa mattina, nella Sala Giunta di Palazzo Comunale, presente l’assessore alla Cultura Irene Nicoletta De Bona, si è svolta la cerimonia di consegna del Premio biennale intitolato alla memoria di Enrica Sovena Tansini, istituito nel 1987, destinato a tesi di laurea (triennale o magistrale) in storia cremonese o in storia dell’arte cremonese. A seguito del bando sono pervenute, entro il termine stabilito, 17 tesi di laurea. Due sono le tesi premiate, mentre quattro quelle giudicate degne una speciale menzione. Alla cerimonia hanno partecipato, in rappresentanza della commissione giudicatrice, Maria Luisa Corsi, Massimo Terzi ed Andrea Mosconi.

La commissione giudicatrice, composta dal prof. Dario Piccinelli, dalla dott.ssa Maria Luisa Corsi, dall’arch. Massimo Terzi, dalla prof. sa Mina Gregori e dal prof. Andrea Mosconi, con segretaria Ivana Iotta, direttore del Settore Cultura e Musei, esaminati gli elaborati sulla base di alcuni principi quali l’originalità del lavoro, la qualità del lavoro compiuto nonché la ricerca e l’uso delle fonti, si è espressa per il conferimento del premio dell’importo di 500,00 euro a ciascuna delle due seguenti tesi:

Ricerche sulla chiesa di San Bernardino a Crema di Bendetta Pilla, presentata presso l’Università degli Studi di Milano (Facoltà di Lettere e Filosofia – Corso di laurea magistrale in Storia e Critica dell’Arte - relatore prof. Giovanni Agosti e correlatore Dott. Jacopo Stoppa - anno accademico 2009/2010) con la conseguente motivazione:

Con questa tesi Benedetta Pilla presenta la storia di San Bernardino in relazione alle vicende della città e, nel contempo, vengono descritti e presentati i vari interventi che nel corso dei tempi furono realizzati. Si tratta di un lavoro molto accurato, con un’esposizione piana e di notevole maturità. L’importanza della chiesa nella storia cremasca e la presenza di alcuni pittori, tra i quali Giovan Battista Lucini, Gian Giacomo Barbelli, Tomaso Pombioli, che in questa sede si distinguono, contribuiscono a dare notevole rilievo al lavoro che, con alcune integrazioni, meriterebbe di essere pubblicato.

Le lettere di Giacomo Baruffali a Francesco Arisi (1700-1733) – Edizione e saggio di commento di Gian Lorenzo Dataro presentata presso l’Università degli Studi di Pavia (Facoltà di Musicologia – Corso di laurea speciliastica in Filologia Moderna – relatore prof. Giorgio Panizza, correlatrice prof.ssa Miriam Turrini – anno accademico 2009/2010), con la seguente motivazione:

Con questa tesi specialistica Gian Lorenzo Dataro reca un interessante contributo, qualitativamente valido, su due letterati del Settecento arricchendo, in particolare, le conoscenze su Francesco Arisi, figura di spicco della letteratura erudita cremonese e della storia politica cittadina. Lavoro ben impostato ed edizione accurata di 169 lettere conservate nella Biblioteca Statale, Fondo Civico.



La commissione ha ritenuto inoltre di segnalare le seguenti tesi:

I profeti cinquecenteschi del Duomo di Cremona: proposte per uno studio iconografico di Anna Adami, presentata presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Sede di Brescia (Facoltà di Lettera Filosofia – Corso di laurea in Lettere curriculum Storia e Conservazione dei beni Culturali ed Artistici - relatore prof. Giuseppe Fusari, anno accademico 2009/2010)

Nella tesi di Anna Adami viene ripercorsa la storia degli affreschi del Duomo con “storie del Nuovo testamento” sulle pareti della navata centrale e si intrattiene sui trenta fondi sottostanti con i Profeti. Lo studio li esamina in chiave iconografica e indaga i rapporti con gli affreschi soprastanti. La trattazione storico-artistica viene integrata con il quadro storico politico che rievoca il succedersi dei vari domini.

Mala fortuna, male lingue e mal’consigliori: rime di Jacopo Tolomei dal manoscritto cremonese AA.5.73 all’edizione di Rossella Pulito, presentata presso l’Università degli Studi di Pavia (Facoltà di Musicologia – Corso di laurea in Filologia Moderna, relatore prof. Claudio Vela, correlatore prof. Giorgio Panizza, anno accademico 2009/2010)

Oggetto dello studio di Rossella Pulito l’edizione critica delle rime di Jacopo Tolomei contenute in un codice pergamenesco della Biblioteca Statale di Cremona, di 20 carte, scritto in carolina umanistica e databile all’ultimo ventennio del XV secolo. Lavoro accurato di particolare impegno dove l’autrice dimostra di avere ben appreso gli strumenti filologici e le norme delle analisi comparative proprie dell’edizione di testi. Di interesse anche per la genesi di appartenenza del manoscritto.

La prostituzione a Cremona nella prima età moderna di Barbara Venturini, presentata presso l’Università degli Studi di Pavia (Facoltà di Musicologia – Corso di laurea in Scienze letterarie, relatrice prof.ssa Miriam Turrini, correlatrice prof.ssa Valeria leoni, anno accademico 2009/2010)

La tesi di Barbara Venturini permette di portare a conoscenza documenti conservati nell’Archivio di Stato riguardanti il problema della prostituzione all’interno del territorio urbano cremonese. L’argomento, originale ed insolito e non ancora sufficientemente indagato dagli studi storici, è attuale ancora oggi così come lo era nei secoli scorsi. In particolare la tesi offre uno spaccato storico del problema della prostituzione di altre città dove il tema della donna “sola” portava a creare luoghi di tutela e recupero.

Il Centro di Cremona tra cultura igienista e architettura fascista: alcuni casi di studio di Francesca Zanettin, presentata presso l’Università IUAV di Venezia (Facoltà di Architettura – Corso di laurea specialistica – Indirizzo Architettura per la Città, relatore prof. Arch. Guido Vittorio Zucconi, correlatore prof. Arch. Alberto Ferlenga, anno accademico 2009/2010)

Con questa tesi Francesca Zanettin rivista le vicende relative alle trasformazioni avvenute nel centro storico della città nel periodo tra le due guerre attraverso un ampio documentato commento degli episodi fondamentali che ne hanno maggiormente caratterizzato i cambiamenti. Si ritiene che questa tesi sia meritevole di segnalazione per la scelta dell’impostazione, l’originalità dell’approccio, la sistematicità e l’impegno profuso e perché è portatrice di nuovi suggerimenti alla ricostruzione di un momento complesso della storia di Cremona, non ancora del tutto completamente indagato.


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