Sarà operativo da metà aprile il nuovo Polo per la Cremazione all'interno del Civico Cimitero inaugurato questa mattina. Dopo l'intervento del sindaco Oreste Perri, dell'assessore ai Lavori Pubblici Francesco Zanibelli, dell'assessore alle Aree e Servizi Cimiteriali Claudio Demicheli, e del progettista Ruggero Carletti, dirigente del Settore Progettazione - Direzione Lavori e Manutenzione del Comune di Cremona, è seguita la benedizione impartita da don Oreste Mori, Cappellano del Cimitero, e quindi la visita alla struttura. Erano inoltre presenti il direttore generale del Comune Massimo Placchi, Maurilio Segalini, dirigente del settore Aree e Servizi Cimiteriali, oltre al personale che lavorerà nella struttura, gestita in autonomia con un breve periodo di affiancamento da parte di chi si è occupato della parte prettamente impiantistica, nonché tutto lo staff dei tecnici che hanno seguito la realizzazione di questa opera che è costata complessivamente 1.700.000,00 euro. “Il nuovo impianto – ha detto il sindaco Oreste Perri nel suo breve saluto - sostituisce in via definitiva il vecchio, non più in grado di soddisfare la crescente richiesta. E' così a disposizione della cittadinanza una struttura moderna e rispettosa dell’ambiente, dove poter dare l’estremo saluto ai propri cari in un luogo consono alla circostanza. Un luogo dove anche il personale del cimitero può svolgere il proprio lavoro in modo più salubre e sicuro. Un sentito ringraziamento dunque a tutti quelli che si sono impegnati per portare a termine questa struttura in una decina di mesi, lavorando in silenzio e con determinazione”.
L’impianto di cremazione in via di dismissione si trova al centro del lato nord del perimetro ottocentesco del Civico Cimitero, all’interno di un nucleo architettonico di limitate dimensioni. Realizzato nel 1992, aveva notevoli limiti tecnologici, manutentivi e funzionali. A questi si aggiungeva una grave carenza di spazi, limitati ed angusti non solo per le funzioni di cremazione, ma anche per quelle accessorie quali attesa del pubblico, deposito con celle frigorifere di soli sei posti, mancanza di sala dell’ultimo saluto e di uno spazio d’attesa esterno coperto. Negli ultimi anni era stata eseguita costantemente una cremazione al giorno, salvo nei periodi di maggior richiesta nei quali si è gestito il secondo turno ricorrendo al lavoro straordinario del personale preposto.
L'aumento della domanda ha causato in alcuni periodi dell’anno prolungati tempi d’attesa per gli utenti (fino a 15/20 giorni) limitando anche il servizio offerto, quando possibile, agli utenti di altri comuni. Anche se possibile realizzare quotidianamente due cremazioni, corrispondenti a 550/600 cremazioni anno, si sarebbe determinato uno sproporzionato aumento dei costi di manutenzione a causa dei limiti tecnologici e costruttivi dell’impianto. Tenuto conto di tutti questi aspetti, l'Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno realizzare un nuovo impianto.
Considerata la specificità dell’opera, sono state adottate due distinte procedure di affidamento: la prima relativa alla fornitura e installazione dell’impianto di cremazione, la seconda per l’edificio sulla base del progetto esecutivo. Con tale scorporo in due appalti si è potuto meglio controllare la qualità costruttiva dell’impianto di cremazione e mettere perfettamente a fuoco le caratteristiche progettuali dell’edificio. La prima procedura si è conclusa con l’aggiudicazione della fornitura alla ditta Gem Matthews di Udine, a seguito di procedura aperta, società con grande esperienza nel settore; la seconda con l'affidamento dell'appalto delle opere murarie alla ditta Paolo Beltrami S.p.A.
Il nuovo corpo edilizio è situato nello spazio compreso tra la cinta muraria e l’edificio per tumulazioni recentemente realizzato composto da una cortina discontinua di semplici volumi con mattoni di laterizio a vista di colorazione chiara con sfumatura ambrata. Il complesso architettonico, caratterizzato da una rigorosa semplicità compositiva e dal prevalente uso del laterizio faccia a vista, persegue una continuità ambientale con i recenti ampliamenti e ridisegna in modo equilibrato la chiusura verso nord ovest del Civico Cimitero.
La struttura è accessibile in piena autonomia per i pedoni e i veicoli di servizio sia dall’esterno da via dei Cipressi che dall’interno del cimitero, per consentire ai cittadini, come da tradizione, di percorrere il viale principale durante la cerimonia di accompagnamento del feretro. La distribuzione interna è articolata in modo da garantire una netta separazione tra gli spazi aperti al pubblico e quelli dove si svolgono le attività della struttura.
L’edificio, con una superficie di 631 mq, si sviluppa a piastra con volumi semplici di un solo piano; le variazioni in altezza, dettate da diverse necessità funzionali, contribuiscono ad una sua caratterizzazione architettonica. L’edificio è costituito da una struttura portante in cemento armato, che risponde alle recenti normative antisismiche. Al suo interno è presente la Sala del Commiato. La forma e le finiture si integrano con le altre opere cimiteriali di più recente realizzazione e sono illuminate con luce naturale e collegate da un elemento a sbalzo con funzione di ingresso. All'interno si trovano gli uffici, i locali tecnologici ed un altro locale, accessibile dal retro della struttura, dove sono collocate le 36 celle frigo.
La meticolosa attenzione che è stata utilizzata per ideare e progettare l’impianto consente, qualora richiesto dai parenti, di assistere all’estremo saluto nel pieno riserbo e nel massimo decoro. Le ceneri raccolte in un’urna potranno essere destinate, a scelta dei famigliari, alla tumulazione in cimitero (in ossari/cinerari, in loculi o tombe di famiglia insieme ai feretri), alla conservazione in casa, oppure alla dispersione in base alla normativa vigente.
Negli ultimi anni la scelta del rito funerario della cremazione, di tradizione molto antica, è in crescita soprattutto nelle grandi città. La cremazione non ha connotazioni ideologiche ed è una pratica civile senza preclusioni di tipo religioso. La cremazione, infatti, è un rito funerario ammesso dalla Chiesa Cattolica: nel 1963 Papa Paolo VI, con apposita bolla, ha abolito il divieto di cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana e l’ha posta per i credenti come libera scelta alla pari delle sepolture usuali.
Il nuovo impianto presenta una linea di cremazione moderna, in grado di effettuare un maggior numero di operazioni rispetto alla precedente ed in modo discreto. Da sottolineare il ricorso ad una tecnologia all’avanguardia, volta a contenere il dispendio energetico: grazie infatti all’impiego di apparecchiature tecnologicamente avanzate per la ventilazione e la depurazione dei fumi, è garantita la silenziosità del processo. Le operazioni manuali sono limitate in quanto il processo termico è completamento automatizzato. Le emissioni in atmosfera sono contenute entro i limiti ammessi dalla Regione Lombardia e dai più restrittivi parametri europei. D'ora in poi sarà possibile effettuare la cremazione di una salma in 90 minuti, quindi cinque cremazioni in un turno di lavoro di 8 ore. L'impianto è stato concepito in modo che la manutenzione sia minima. E' assicurata l'assenza assoluta di materia organica nelle ceneri per l'elevata temperatura durante il processo di cremazione. Le operazioni di introduzione del feretro sono completamente automatizzate.