20 marzo 2014

Asili nido: verso una riduzione delle fasce di reddito e delle tariffe


Altre novità in arrivo per le famiglie con bambini in età 0/3 anni. La Giunta Comunale, su proposta dell’assessore alle Politiche Educative Jane Alquati, ha infatti deliberato una proposta di modifica delle tariffe degli asili nido che va nella direzione di agevolare i genitori e che entrerà in vigore dall’anno educativo 2014/15, una volta approvata e confermata dal prossimo Consiglio comunale.

Ritengo che con questa scelta – dichiara la riguardo l’assessore Jane Alquati - l’Amministrazione stia dando un’ulteriore concreta risposta ai bisogni delle famiglie. Tiene infatti conto del valore strategico che l’offerta di servizi per la prima infanzia ricopre rispetto a diversi obiettivi: conciliazione tra vita familiare e lavoro in particolare per le donne; sostegno alle coppie che desiderano avere figli; contrasto precoce delle disuguaglianze e dell’esclusione sociale. Nei prossimi anni, con l’aumentare della differenziazione ed eterogeneità dei lavori e dei ritmi di vita, sarà sempre più importante dare risposta ad esigenze diversificate cercando però di garantire percorsi educativi di qualità, e sempre ricercando un equilibrio rispetto alle condizioni economiche generali delle famiglie”

La proposta nasce dalla sperimentazione realizzata quest’anno con il fondo a sostegno delle famiglie con genitori lavoratori, frutto di un percorso maturato con l’Assessorato alle Politiche Sociali e le organizzazioni sindacali. Il fondo ha rappresentato, per l’anno in corso, un intervento di sollievo per le famiglie nelle quali tutti e due i genitori sono occupati (e anche per le famiglie monogenitoriali in cui è occupato l’unico genitore) e che presentano un ISEE non superiore a € 20.000,00. L’accesso al fondo consentiva di abbattere la retta dovuta per la frequenza all’asilo nido, la fruizione del fondo è stata molto alta, tanto che circa il 60% degli attuali iscritti al nido beneficia del fondo.

Considerato l’ampio utilizzo di questo strumento, per il prossimo anno si è ritenuto di ridefinire le tariffe con l’eliminazione del fondo e l’adeguamento della tariffa per questo tipo di famiglie. L’intento è quello di agevolare le coppie che lavorano facilitandone l’accesso al servizio. Pertanto, in linea di massima, la tariffa minima sarà di 100,00 euro per la parte fissa + 150,00 per la parte variabile* (l’attuale è di 200,00 euro + 150,00 euro), mentre la massima sarà di 400,00 euro per la parte fissa + 150 per quella variabile (rispetto agli attuali 600,00 euro + 150,00 euro), mentre le fasce passeranno da sei a quattro. Parallelamente, verranno riviste anche le tariffe per le famiglie con redditi più elevati, accorpando verso il basso le ultime due fasce. La suddivisione delle tariffe verrebbe a corrispondere a quella indicata in tabella.


* la tariffa variabile è legata agli effettivi giorni di frequenza

Si ricorda inoltre che la Giunta, la scorsa settimana, ha stabilito di introdurre, in via sperimentale, nuove modalità di frequenza degli asili nido per il periodo aprile/luglio 2014, approvando le tariffe per questo innovativo servizio.

La novità principale riguarda l’introduzione, fino alla fine dell’anno educativo 2013/2014, di una possibilità di iscrizione all’asilo nido con una frequenza oraria diversa: solo al mattino con uscita prima del pasto; oppure solo tre giorni settimanali, con il pasto; oppure solo due giorni settimanali, sempre usufruendo del pasto di mezzogiorno. In questo modo si ritiene di poter soddisfare una fascia di famiglie che cercano un sostegno nella cura dei bambini, ma che non hanno necessità di un servizio a tempo pieno (ad esempio, genitori che lavorano su turni o con un part time verticale, o che possono appoggiarsi per alcuni giorni alla settimana a nonni o altri parenti).

Questo tipo di richiesta è in aumento in tutti i paesi, e quindi il Comune ritiene di potere assecondare tale esigenza consentendo al tempo stesso un risparmio alle famiglie in una fase di difficoltà economica. Le tariffe del servizio sono naturalmente riparametrate in base alla fascia oraria o ai giorni di frequenza richiesti. Vi è la possibilità di inserire i bambini, che richiedono una frequenza differenziata, anche dopo il termine normalmente stabilito del 31 marzo.

Le famiglie interessate possono rivolgersi per informazioni al Settore Politiche Educative (tel. 0372 407900), tenendo conto che, come detto, le novità potranno essere confermate solo dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale in base alla quale la Giunta determinerà le tariffe definitive.


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