La Giunta
comunale dopo la relazione dell’assessore alla Gestione Mobilità,
Traffico e Viabilità, Francesco Zanibelli, ha deciso di riservare 65
posti auto ai residenti nella zona D (compresa tra corso Vittorio
Emanuele II, via Bell’Aspa e via Cadore), dando mandato ai
competenti uffici comunali di attivarsi per avviare i necessari
adempimenti. “Il Piano della mobilità e della sosta in centro
storico – spiega l’assessore Francesco Zanibelli - prevedeva
l’attivazione di due zone a sud della città dove ricavare spazi
per la sosta riservati ai residenti: la zona C (compresa tra le vie
XX Settembre, Gaspare Pedone, S. Maria in Betlem, Platina), già
attivata, e la zona D, entrambe classificate come Zone di
Particolare Rilevanza Urbanistica. In quest’area, con l’entrata
in funzione del parcheggio di piazza Marconi, la sosta di lunga
durata (per es. pendolari, lavoratori) è migrata nelle vie adiacenti
determinando una diminuzione dei posti disponibili per la sosta
residenziale. La necessità di intervenire è stata sollecitata anche
dai residenti della zona che hanno manifestato le loro difficoltà
quotidiane nel trovare spazi per la sosta”.
“Il Servizio Programmazione Mobilità – prosegue l’assessore - ha effettuato un’indagine conoscitiva sull’intera area rilevando le differenti tipologie di sosta presenti e verificando il grado di occupazione delle stesse. Da quanto appurato, considerando un bacino disponibile di circa 500 posti auto (comprensivi di stalli liberi, stalli a pagamento e stalli regolamentati ad orari), è emerso che circa il 58% del totale è formato da posti liberi, mentre circa il 34% risulta essere a pagamento (piazza Marconi e vie limitrofe, corso Vittorio Emanuele II). La soluzione individuata garantisce equamente le possibilità di sosta delle varie categorie di utenza. Gli stalli di sosta riservata ai residenti sono 65 e così suddivisi: 3 posti in via Belfuso; 3 posti in via Bella Rocca; 45 posti in via Cadore; 8 posti in via Larga e 6 posti in via Ettore Sacchi. Con questo provvedimento si va dunque ad equiparare la situazione dei cittadini che abitano nella zona D a quella dei residenti dell'altra area compresa nelle Zone di Particolare Rilevanza Urbanistica”.