28 marzo 2014

Amministrazione pubblica digitalizzata muro contro la corruzione

Digitalizzare l’amministrazione pubblica è alzare un muro contro la corruzione è il titolo di un interessante intervento del giornalista Edoardo Segantini, pubblicato sul Corriere della Sera domenica 23 marzo, che affronta un tema molto dibattuto di questi tempi e di cui si è parlato questa mattina nel corso del convegno Digitalizzare per semplificare. Trasparenza e controlli per realizzare un efficace sistema anti corruzione, organizzato dal Comune di Cremona, in collaborazione con ANCI Lombardia e RisorseComuni, e svoltosi nella Sala Maffei della Camera di Commercio. Il convegno si aperto con l'intervento del sindaco Oreste Perri, affiancato da Attilio Fontana, presidente di ANCI Lombardia, da Ines Marini, presidente del Tribunale di Cremona, e nella veste di moderatore, da Maria Vittoria Ceraso, assessore all'Innovazione Amministrativa – Sviluppo Informatico e Nuove Tecnologie del Comune di Cremona, oltre che dal relatore Alberto Vannucci, docente all'Università degli Studi di Pisa, che ha trattato il tema La corruzione in Italia: dimensioni, fattori facilitanti, politiche di contrasto e piani di prevenzione.

Nella sua premessa il sindaco Perri ha evidenziato come attualmente l’immagine dell’Italia sia quella di un paese a elevato grado di corruzione percepita sia da parte dei cittadini che da parte delle imprese. Questo ha portato inevitabilmente ad un indebolimento della fiducia dei cittadini nelle istituzioni, nella classe politica e nella pubblica amministrazione, a uno svilimento dei principi di buon governo e di etica pubblica, ad una profonda alterazione della cultura della legalità. Da un punto di vista più strettamente economico la corruzione altera il funzionamento del mercato, penalizzando le imprese sane e limitando o impedendo nuove iniziative imprenditoriali, riduce i flussi di investimenti esteri e distribuisce le risorse pubbliche in modo non efficiente.

L’entrata in vigore della legge n. 190/2012, contenente “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”, ha poi ricordato il primo cittadino, rappresenta un importante momento di discontinuità del panorama normativo italiano. In particolare la legge si inserisce in un’intensa quanto rilevante attività legislativa che ha investito l’organizzazione e il funzionamento della pubblica amministrazione nel suo complesso negli ultimi anni.

L’azione riformatrice si è infatti caratterizzata per aver perseguito gli ormai ineludibili obiettivi di miglioramento della efficienza, della efficacia e della economicità dell’azione amministrativa mediante il ricorso a strumenti volti a realizzare, prima, la diffusione della cultura della valutazione, della qualità e della trasparenza, poi, la semplificazione, la digitalizzazione e la revisione della spesa pubblica e, da ultimo, anche il contrasto alla corruzione, ponendo l' enfasi sulla necessità che occorre prevenire la corruzione e non solo reprimerla.


Il Comune di Cremona – ha spiegato il sindaco Perri - è da tempo fortemente impegnato in tali percorsi. Innanzitutto attraverso una sempre maggiore sburocratizzazione dei processi amministrativi connessi alla fruizione dei servizi, al fine di rendere più snella l’attività amministrativa dell’Ente e più facilmente accessibili le strutture amministrative del Comune agli utenti. La semplificazione amministrativa deve essere infatti intesa non come un fine, ma come un mezzo per migliorare il rapporto con l’Amministrazione Pubblica della collettività, dei soggetti economici, delle formazioni sociali nonché, ovviamente, di tutti coloro che operano all’interno del sistema amministrativo, grazie anche al ripensamento ed alla riprogettazione dei processi aziendali finalizzati all’erogazione di servizi”.

In questo senso semplificazione amministrativa - ha poi spiegato Oreste Perri - equivale a rendere più chiaro, snello, facile e comprensibile, il funzionamento dell’Amministrazione Pubblica. Ciò può essere assicurato attraverso l’eliminazione di inutili passaggi procedurali, adempimenti e controlli che appesantiscono, spesso in maniera rilevante sia l’attività degli Uffici che le modalità di accesso dei cittadini ai Servizi dell’Ente. A tali benefici si assommano anche quelli relativi ai conseguenti risparmi in termini economici di costi diretti ed indiretti che vengono a tal punto ad essere eliminati o fortemente attenuati sia in favore della Pubblica Amministrazione che degli utenti stessi. In tale contesto assume rilevanza anche l’attività di delegificazione, ovvero di eliminazione di disposizioni normative oramai superate o di accorpamento di disposizioni contenute in Regolamenti diversi in unici Testi Regolamentari caratterizzati dalla omogeneità delle materie disciplinate con conseguenti agevolazioni nella consultazione. Nel Comune di Cremona siamo passati da 144 regolamenti agli attuali 96. A tutto ciò si sono affiancati importanti percorsi di digitalizzazione in molti ambiti dell'ente con l'introduzione di importanti strumenti come l'albo pretorio on line, la firma digitale, la posta elettronica certificata, le determine e le delibere in formato digitale, giunta on line, consiglio comunale on line, GeoPortale, le pratiche edilizie on line. Tali azioni hanno sinora consentito e consentono un sostanziale allineamento del Comune di Cremona rispetto agli obblighi previsti dalla normativa vigente in materia di trasparenza e anticorruzione, rendendo il nostro Ente uno dei Comuni più ottemperanti a livello nazionale”.

Il convegno è stato dunque un momento di approfondimento e di confronto su queste tematiche complesse e un'occasione per mettere in evidenza le buone prassi messe in atto in questi ambiti al fine di uno scambio reciproco di esperienze arricchenti per tutti. 

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