La Giunta
comunale, su proposta dell’assessore alle Politiche Educative, Jane
Alquati, ha stabilito di introdurre, in via sperimentale, nuove
modalità di frequenza degli asili nido per il periodo aprile/luglio
2014, approvando le tariffe per questo innovativo servizio. La novità
principale riguarda l’introduzione, a livello sperimentale e fino
alla fine dell’anno educativo 2013/2014, di una possibilità di
iscrizione all’asilo nido con una frequenza oraria diversa: solo al
mattino con uscita prima del pasto; oppure solo tre giorni
settimanali, con il pasto; oppure solo due giorni settimanali, sempre
usufruendo del pasto di mezzogiorno. In questo modo si ritiene di
poter soddisfare una fascia di famiglie che cercano un sostegno nella
cura dei bambini, ma che non hanno necessità di un servizio a tempo
pieno (ad esempio, genitori che lavorano su turni o con un part time
verticale, o che possono appoggiarsi per alcuni giorni alla settimana
a nonni o altri parenti). Questo tipo di richiesta è in aumento in
tutti i paesi, e quindi il Comune ritiene di potere assecondare tale
esigenza consentendo al tempo stesso un risparmio alle famiglie in
una fase di difficoltà economica. Le tariffe del servizio sono
naturalmente riparametrate, in base alla fascia oraria o ai giorni di
frequenza richiesti. Vi è la possibilità di inserire i bambini, che
richiedono una frequenza differenziata, anche dopo il termine
normalmente stabilito del 31 marzo.
“Valutata
la necessità di offrire agli utenti del servizio asilo nido
differenti forme di frequenza, oltre a quella del tempo ordinario
(8,30 – 16,00) - spiega l’assessore Jane Alquati - è stata
elaborata, in via sperimentale, per il periodo aprile/luglio 2014,
una proposta che prevede diverse possibilità di frequenza. Abbiamo
previsto che gli utenti possano effettuare altre scelte dei tempi di
frequenza, rispetto all’orario tradizionale, questo per andare
incontro alle nuove esigenze delle famiglie. I rappresentanti delle
organizzazioni sindacali, con le quali mi sono già confrontata,
hanno espresso parere favorevole in quanto si tratta di una soluzione
che risponde a bisogni che anch’essi avevano segnalato. Ritengo che
con questa scelta l’Amministrazione stia dando un’ulteriore
concreta risposta ai bisogni delle famiglie le cui abitudini e modi
di vita, e soprattutto di lavoro, sono mutati in questi ultimi
tempi”.
“La
sperimentazione – prosegue l’assessore Alquati - tiene infatti
conto del valore strategico che l’offerta di servizi per la prima
infanzia ricopre rispetto a diversi obiettivi: conciliazione tra vita
familiare e lavoro in particolare per le donne; sostegno alle coppie
che desiderano avere figli; contrasto precoce delle disuguaglianze e
dell’esclusione sociale. Nei prossimi anni, con l’aumentare della
differenziazione ed eterogeneità dei lavori e dei ritmi di vita,
sarà sempre più importante dare risposta ad esigenze diversificate
cercando però di garantire percorsi educativi di qualità, e sempre
ricercando un equilibrio rispetto alle condizioni economiche generali
e delle famiglie. Se le nuove formule di frequenza verranno
sfruttate, questo ci potrà consentire ulteriori osservazioni e
riflessioni rispetto al futuro dei servizi”.
Sono
inoltre allo studio altre ipotesi, tra cui la rielaborazione delle
fasce tariffarie per semplificare il calcolo ed agevolare le famiglie.
Per tutte le informazioni sulle nuove condizioni e per un
orientamento sui servizi è possibile rivolgersi agli uffici del
Settore Politiche Educative in via del Vecchio Passeggio 1 o
telefonicamente al numero 0372 407900.