23 gennaio 2014

“Amleto al termine della notte”, progetto teatrale rivolto alle scuole e promosso dall’Assessorato alle Politiche Educative e Giovanili


L’Assessorato alle Politiche Giovanili ed Educative promuove il nuovo progetto teatrale Amleto al termine della notte in collaborazione con la Società Cooperativa Il ramo d’oro, iniziativa che si rivolge agli studenti degli istituti scolastici cittadini ed alle associazioni che si occupano di disabilità. Il nuovo progetto, come le esperienze dei precedenti anni scolastici (Inseguendo Ulisse – mille e un viaggio alla ricerca di un senso da dare al mondo e Don Chisciotte nel Paese delle Meraviglie) prevede percorsi con laboratori teatrali completi, che vedono i ragazzi coinvolti tanto sul versante drammaturgico, quanto su quello attoriale e registico relativo alla messinscena dei frammenti individuati e rielaborati. L'iniziativa è stata presentata questa mattina, a Palazzo Comunale, dall'assessore alle Politiche Educative Jane Alquati e da Luigi Ronda, responsabile della cooperativa Il ramo d'oro.

I percorsi attraverso i laboratori sono pensati per coinvolgere gli studenti di ogni ordine e grado, comprendendo la disabilità, dalla scuola primaria, alla scuola secondaria di primo grado fino alla scuola secondaria di secondo grado e si qualificano come piattaforma sperimentale di incontro per ragazzi di diverse fasce d’età. I laboratori programmati sono 18 così distribuiti: 5 per gli istituti comprensivi, 7 per le superiori, 6 per le associazioni della disabilità. I laboratori sono strutturati per un impegno complessivo di 20 ore, suddivise in 10 incontri di due ore ciascuno, e sono distribuiti nell’arco di tempo che va dalla metà di febbraio alla metà di maggio 2014.

Il nuovo progetto coinvolge le compagnie teatrali Franco Agostino Teatro Festival, Il Mosaico, Teatro Caverna oltre ad alcuni operatori. Il compito degli operatori è insegnare ai ragazzi a interagire con i testi proposti, aiutarli a scegliere il punto da privilegiare e a individuare che cosa si può trarne. Giocare con il corpo, giocare con le parole perché soltanto dove sono in gioco i linguaggi del teatro la ripetizione non è mai ripetitiva.

Una grande festa di piazza, che si comporrà di tutti i risultati dei laboratori svolti, inaugurerà il festival Amleto al termine della notte che prenderà il via nel terzo fine settimana di maggio: giovedì 15 maggio alle ore 18 in piazza del Comune, Loggia dei Militi, cortile Federico II con “parata finale” alle Colonie Padane/piazza Marconi, venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 maggio al Teatro Monteverdi.

Il progetto Amleto al termine della notte - spiega l’assessore alle Politiche Educative Jane Alquati – si propone anche per quest’anno scolastico quale strumento di formazione e di confronto con la città, raccontata e vista dai ragazzi attraverso il linguaggio teatrale. L'iniziativa, che vede coinvolti sia le Politiche Educative che le Politiche Giovanili, si inserisce nel contesto del Piano del diritto allo studio, approvato lo scorso anno, dal quale proviene il finanziamento di 25mila euro per la realizzazione dell’iniziativa. Si tratta dell’ulteriore dimostrazione che investiamo sui giovani, proseguendo una progettualità che, nei due anni precedenti, ha dato buoni risultati in termini anche di partecipazione”.

La terza tappa del viaggio teatrale proposto alle scuole di ogni ordine e grado della città – aggiunge Luigi Ronda - attraverso la frequentazione dei linguaggi della scena, si affida alle suggestioni e allo scenario di pensiero e parole agite dei grandi miti e testi della letteratura occidentale. Lo scarto del progetto è quello del coinvolgimento e ridefinizione dello spazio urbano della piazza attraverso l’happening finale e la proposta, a latere, di una rassegna dei lavori delle scuole e delle associazioni della disabilità in ambito più strettamente teatrale. Non facciamo laboratori per creare attori, ma per far scattare piuttosto nei ragazzi una scintilla che li possa far diventare spettatori con occhi critici non solo a teatro, ma anche al cinema ed im altre situazioni”.

Dopo il viaggio di Inseguendo Ulisse, dopo la ricerca di un mondo possibile e diverso dal nostro con Don Chisciotte nel Paese delle Meraviglie, quest’anno sarà la volta di Amleto al termine della notte, un riferimento esplicito al principe di Danimarca e al Viaggio al termine della notte di Céline”, prosegue Luigi Ronda, che motiva così la scelta di Amleto: “Dopotutto Amleto è un ragazzo che dice no al mondo così come è, è colui che va in cerca del colpevole, che non sta al gioco della politica ma pretende la verità degli affetti, è colui che usa il teatro per svelare, che avverte nella finzione dei comici che recitano lo strumento per far emergere la verità dal cuore della notte. In questo senso il teatro è strumento e non fine per costruire relazioni, per abbattere le barriere della diversità non in nome di un’omologazione ma nel rispetto delle differenze, messe su un terreno comune per giocare tutti insieme il proprio desiderio di essere. Ci si chiederà quindi perché al termine della notte. Per coniugare Shakespeare e Céline come pretesto, come punto di partenza è non avere paura di confrontarsi col buio della notte, con l’oscurità, quel confronto che Amleto cerca nel suo desiderio di coprire chi ha ucciso il padre e forse costruire il proprio sé al di là del padre”.

Agli alunni delle classi quinte delle scuole primarie e agli studenti delle classi terze delle medie sarà chiesto di lavorare sulla notte, sui sogni e la paura del buio utilizzando pretesti narrativi e ovviamente il proprio vissuto, il tutto attraverso la pratica dei laboratori. L’Amleto al termine della notte si offre insomma come un viaggio nelle nostre paure, nelle incertezze e spavalderie del crescere, nell’anima che si forma, che muta nel buio della notte per riemergere a nuova luce.

Per informazioni:
Settore Politiche Educative - Servizio Politiche Giovanili
via Dante n. 149, Cremona
tel. 0372. 407 785 – 753 – 917 - fax 0372.407320





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