L’Assessorato
alle Politiche Giovanili ed Educative promuove il nuovo progetto
teatrale Amleto al termine della notte in
collaborazione con la Società Cooperativa Il
ramo d’oro, iniziativa che si rivolge agli studenti
degli istituti scolastici cittadini ed alle associazioni che si
occupano di disabilità. Il nuovo progetto, come le esperienze dei
precedenti anni scolastici (Inseguendo Ulisse – mille e un
viaggio alla ricerca di un senso da dare al mondo e Don
Chisciotte nel Paese delle Meraviglie) prevede percorsi con
laboratori teatrali completi, che vedono i ragazzi coinvolti tanto
sul versante drammaturgico, quanto su quello attoriale e registico
relativo alla messinscena dei frammenti individuati e rielaborati.
L'iniziativa è stata presentata questa mattina, a Palazzo Comunale,
dall'assessore alle Politiche Educative Jane Alquati e da
Luigi Ronda, responsabile della cooperativa Il ramo d'oro.
I percorsi
attraverso i laboratori sono pensati per coinvolgere gli studenti di
ogni ordine e grado, comprendendo la disabilità, dalla scuola
primaria, alla scuola secondaria di primo grado fino alla scuola
secondaria di secondo grado e si qualificano come piattaforma
sperimentale di incontro per ragazzi di diverse fasce d’età. I
laboratori programmati sono 18 così distribuiti: 5 per gli istituti
comprensivi, 7 per le superiori, 6 per le associazioni della
disabilità. I laboratori sono strutturati per un impegno complessivo
di 20 ore, suddivise in 10 incontri di due ore ciascuno, e sono
distribuiti nell’arco di tempo che va dalla metà di febbraio alla
metà di maggio 2014.
Il nuovo
progetto coinvolge le compagnie teatrali Franco Agostino Teatro
Festival, Il Mosaico, Teatro Caverna oltre ad alcuni operatori. Il compito degli
operatori è insegnare ai ragazzi a interagire con i testi proposti,
aiutarli a scegliere il punto da privilegiare e a individuare che
cosa si può trarne. Giocare con il corpo, giocare con le parole
perché soltanto dove sono in gioco i linguaggi del teatro la
ripetizione non è mai ripetitiva.
Una grande
festa di piazza, che si comporrà di tutti i risultati dei laboratori
svolti, inaugurerà il festival Amleto al termine della notte che
prenderà il via nel terzo fine settimana di maggio: giovedì 15
maggio alle ore 18 in piazza del Comune, Loggia dei Militi, cortile
Federico II con “parata finale” alle Colonie Padane/piazza
Marconi, venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 maggio al Teatro
Monteverdi.
“Il
progetto Amleto al termine della notte - spiega
l’assessore alle Politiche Educative Jane Alquati – si
propone anche per quest’anno scolastico quale strumento di
formazione e di confronto con la città, raccontata e vista dai
ragazzi attraverso il linguaggio teatrale. L'iniziativa, che vede
coinvolti sia le Politiche Educative che le Politiche Giovanili, si
inserisce nel contesto del Piano del diritto allo studio, approvato
lo scorso anno, dal quale proviene il finanziamento di 25mila euro
per la realizzazione dell’iniziativa. Si tratta dell’ulteriore
dimostrazione che investiamo sui giovani, proseguendo una
progettualità che, nei due anni precedenti, ha dato buoni risultati
in termini anche di partecipazione”.
“La terza
tappa del viaggio teatrale proposto alle scuole di ogni ordine e
grado della città – aggiunge Luigi Ronda - attraverso la
frequentazione dei linguaggi della scena, si affida alle suggestioni
e allo scenario di pensiero e parole agite dei grandi miti e testi
della letteratura occidentale. Lo scarto del progetto è quello del
coinvolgimento e ridefinizione dello spazio urbano della piazza
attraverso l’happening finale e la proposta, a latere, di una
rassegna dei lavori delle scuole e delle associazioni della
disabilità in ambito più strettamente teatrale. Non facciamo
laboratori per creare attori, ma per far scattare piuttosto nei
ragazzi una scintilla che li possa far diventare spettatori con occhi
critici non solo a teatro, ma anche al cinema ed im altre
situazioni”.
“Dopo il
viaggio di Inseguendo Ulisse, dopo la ricerca di un mondo
possibile e diverso dal nostro con Don Chisciotte nel Paese delle
Meraviglie, quest’anno sarà la volta di Amleto al termine
della notte, un riferimento esplicito al principe di Danimarca e al
Viaggio al termine della notte di Céline”, prosegue Luigi Ronda,
che motiva così la scelta di Amleto: “Dopotutto Amleto è un
ragazzo che dice no al mondo così come è, è colui che va in cerca
del colpevole, che non sta al gioco della politica ma pretende la
verità degli affetti, è colui che usa il teatro per svelare, che
avverte nella finzione dei comici che recitano lo strumento per far
emergere la verità dal cuore della notte. In questo senso il teatro
è strumento e non fine per costruire relazioni, per abbattere le
barriere della diversità non in nome di un’omologazione ma nel
rispetto delle differenze, messe su un terreno comune per giocare
tutti insieme il proprio desiderio di essere. Ci si chiederà quindi
perché al termine della notte. Per coniugare Shakespeare e Céline
come pretesto, come punto di partenza è non avere paura di
confrontarsi col buio della notte, con l’oscurità, quel confronto
che Amleto cerca nel suo desiderio di coprire chi ha ucciso il padre
e forse costruire il proprio sé al di là del padre”.
Agli alunni
delle classi quinte delle scuole primarie e agli studenti delle
classi terze delle medie sarà chiesto di lavorare sulla notte, sui
sogni e la paura del buio utilizzando pretesti narrativi e ovviamente
il proprio vissuto, il tutto attraverso la pratica dei laboratori.
L’Amleto al termine della notte si offre insomma come un viaggio
nelle nostre paure, nelle incertezze e spavalderie del crescere,
nell’anima che si forma, che muta nel buio della notte per
riemergere a nuova luce.
Per
informazioni:
Settore
Politiche Educative - Servizio Politiche Giovanili
via Dante
n. 149, Cremona
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