Dopo la
pausa di fine anno, riprende il festival Cremona Gustosa,
iniziativa promossa dall’Assessorato alle Politiche Educative. Il
primo appuntamento è per sabato 18 gennaio, alle 16,00 e, in
replica, alle 18,00, quando, al Teatro Monteverdi, andrà in scena lo
spettacolo comico di burattini Le avventure di Fagiolino, a
cura del Centro Teatrale Corniani. La storia si basa sulle avventure
di Fagiolino, perennemente alla ricerca di un piatto di tagliatelle
fumanti, condite con un ragù alla bolognese, perseguitato dai
contorcimenti delle sue budella, impegnato a sbrogliare le situazioni
più difficili con il suo purgante San Pellegrino. Il costo
dell’ingresso è di 4,00 euro. Il 25 gennaio seguirà La bella addormentata nel bosco, sempre al Teatro Monteverdi, e sempre con due spettacoli: uno alle 16,00 e l’altro alle 18,00. Altro appuntamento quindi sabato 1° febbraio, alle 16,00 e poi alle 18,00, con Le stagioni, ma in questo caso al Teatro Filo. Il costo del biglietto è anche per questi due spettacoli di 4,00 euro.
“Con
questo spettacolo – dichiara l’assessore alle Politiche Educative
e della Famiglia Jane Alquati – riprende il percorso,
iniziato negli ultimi mesi del 2013, del festival Cremona Gustosa.
Numerosi ed interessanti sono gli appuntamenti destinati ad alunni
della scuola dell'infanzia, delle primarie, delle secondarie di primo
e secondo grado, ai quali sono naturalmente invitati anche i
genitori. Si riparte in modo lieve ed ironico, con un tema molto
rappresentato: la disperata ricerca del cibo, legata alla fame,
problema che ha assillato, in passato, larghi strati della
popolazione. Anche così si cerca di coinvolgere i ragazzi e le
famiglie, gli insegnanti e gli operatori di settore intorno al tema
del cibo, strumento indispensabile per raggiungere un buon livello di
benessere. Ricordo infine che alcuni appuntamenti, inseriti nel
calendario, permettono di conoscere modi alternativi di preparare
piatti tradizionali, rivisitati secondo nuove tendenze culinarie.
Altri, invece, propongono un modo di alimentarsi in modo corretto,
integrando la dieta con il movimento. La ricchezza delle proposte
permette di discutere e di riflettere su temi non così scontati”.
Tutti gli
spettacoli sono proposti dal Centro Teatrale Corniani, continuazione
della famiglia Corniani, burattinai dal 1944. Augusto Corniani inizia
nel 1944 a presentare spettacoli di burattini agli amici d'infanzia.
Nel dopoguerra, appassionatosi a questo mestiere, decide di essere
"burattinaio". Negli anni '60 partecipa ad alcuni festival
nazionali e conosce famosi e illustri burattinai: Giordano Ferrari di
Parma, Nino Pozzo di Verona, Ciro Bertoni e Nino Presini di Bologna,
con i quali stringe rapporti di amicizia e di lavoro. Il figlio di
Augusto, Maurizio, inizia a collaborare con il padre coadiuvandolo
nelle animazioni e nelle voci. La compagnia della Famiglia Corniani,
dopo la morte dei "vecchi" burattinai e la cessata attività
di alcuni gruppi locali, rimane l'unica ad operare e a rappresentare
il teatro di burattini tradizionali nel mantovano. La bassa padana,
confinante con le province di Modena, Reggio e Parma, è conosciuta
quale culla di storiche famiglie di tradizione burattinesca (basti
ricordare le famiglie Campogalliani, Sarzi e Preti). La collezione
della famiglia Corniani è composta da 150 burattini, duecento
scenografie, tre teatrini, oggetti di scena, copioni, canovacci,
manifesti e fotografie.