L'incontro
svoltosi nel pomeriggio a Palazzo Comunale con i rappresentanti di
CGIL, CISL e UIL ha dato il via alla campagna di comunicazione a
favore del Fondo di solidarietà per situazioni di fragilità,
iniziativa che trova
riscontro nelle intese convenute proprio con le organizzazioni
sindacali. Da venerdì 12 dicembre, sul sito istituzionale del
Comune, sono in evidenza le modalità attraverso le quali tutti
possono concorrere ad alimentare il Fondo. All'incontro, coordinato
dal sindaco Gianluca Galimberti, hanno partecipato l'assessore
alla Risorse Maurizio Manzi, l'assessore alla Trasparenza e
Vivibilità sociale Rosita Viola, l'assessore al Welfare di
comunità Mauro Platè ed Eugenia Grossi, dirigente
del Settore Politiche Sociali per l'Amministrazione comunale. Per la
parte sindacale sono intervenuti Donata Bertoletti (CGIL),
Monica Manfredini (CISL), Mario Penci (UIL), Roberto
Carenzi (SPI CGIL) e Pietro Bolzoni (FNP CISL).
“Siamo
soddisfatti - dichiarano al riguardo i rappresentanti delle
organizzazioni sindacali - per l'avvenuta realizzazione del Fondo di
solidarietà. Un anno fa le organizzazioni sindacali e
l'Amministrazione comunale, insieme ad AEM, hanno condiviso la
necessità di affrontare le emergenze economiche di molte persone e
famiglie superando la logica dell'assistenzialismo. L'obiettivo che
ci siamo posti è di accompagnare le famiglie e le persone verso
l'emancipazione dalla situazione di povertà: passare dunque
dall'assistenza verso l'autonomia delle famiglie. L'istituzione del
Fondo pone quindi le condizioni per un grande progetto di solidarietà
a beneficio di tutta la comunità. Confidiamo nello stanziamento nel
Fondo di risorse, ma non solo da parte pubblica. Sarà infatti
importante anche la partecipazione di privati e semplici cittadini.
Abbiamo inoltre condiviso la scelta che la governace del Fondo debba
fare riferimento all'Amministrazione comunale e, in particolare, che
siano i Servizi Sociali a verificare le singole situazioni”.
Il
Fondo di solidarietà per
situazioni di fragilità, creato dal Comune di Cremona grazie
all'accordo e alla collaborazione di sindacati, aziende di servizi,
associazioni e altre realtà del territorio, nasce per andare oltre
il bilancio tra bisogni e risorse disponibili, per costruire una
solidarietà comune, per aiutare le persone in difficoltà. Verso un
welfare rigenerativo: l'attivazione di un percorso di accompagnamento
all'autonomia in una logica di valorizzazione di risorse personali e
di comunità, lontana da un modello assistenzialistico.
Si
tratta di un Fondo che si alimenta con il contributo di tutti:
cittadini, enti, imprese, fondazioni, e così via. Da qui lo slogan
che lo caratterizza: aiutaci ad aiutare, per una città capace di
generare solidarietà.
L'istituzione del Fondo è stata dall'inizio dell'insediamento una priorità per il sindaco e per tutta la Giunta, ed è il risultato di un lavoro congiunto tra l'assessore alla Trasparenza e Vivibilità sociale Rosita Viola e l'assessore al Welfare di comunità, Servizi alle famiglie e alla persona, Mauro Platé. Dopo l'approvazione delle linee guida, avvenuta il 14 novembre scorso, il Fondo di solidarietà per situazioni di fragilità - istituito formalmente con l'approvazione delle variazioni di Bilancio sottoposte al Consiglio comunale e approvate il 29 settembre scorso – procede ora nel suo percorso attraverso la definizione delle modalità grazie alle quali può essere fatta la contribuzione volontaria. Su tale Fondo, come stabilito dall'Amministrazione, sono già confluiti i risparmi derivanti dalla riduzione volontaria delle indennità del sindaco e degli assessori.
La
costituzione del fondo di solidarietà trova riscontro nelle intese
avvenute con le organizzazioni sindacali territoriali confederali e
dei pensionati CGIL, CISL e UIL, nonché con alcune aziende quali AEM
Cremona e AEM Gestioni, con altri stakeholder del territorio,
pubblici e privati. Lo scopo è realizzare interventi di
accompagnamento per prevenire situazioni di progressivo impoverimento
delle famiglie e di indebitamento, di presidio del territorio da
parte degli operatori sociali, sia pubblici che privati, capaci di
favorire l'individuazione delle situazioni di disagio e fragilità.
L'istituzione
del Fondo di solidarietà per situazioni di fragilità ha come
obiettivo principale il contrasto all’esclusione sociale e alla
povertà rispondendo a bisogni immediati di soggetti indigenti.
L’attivazione rappresenta una risposta ai bisogni che il Comune
intende affrontare in sinergia e con la collaborazione delle numerose
realtà attive quali le associazioni che si occupano di interventi di
contrasto alla povertà e di sostegno alla famiglia, agli oratori, ai
comitati di quartiere.
Il
Fondo si affianca a tutti gli altri interventi previsti in materia
con lo scopo principale di alleviare i casi in cui altri strumenti
non possano essere applicati o non siano sufficienti. Il Fondo non
applica discriminazioni di alcun genere e si rivolge ai cittadini
italiani e agli stranieri, in regola con le norme relative al
soggiorno, residenti a Cremona. Il Fondo opera nell’assoluto
rispetto della dignità e del diritto alla riservatezza di tutte le
persone che ne beneficeranno e prevede la possibilità di adesione da
parte di quanti (enti del Terzo Settore, associazioni, fondazioni,
parrocchie, privati cittadini) ne condividono le finalità,
attraverso forme di contribuzione volontaria.