“L'estensione dell’Art Bonus al sostegno delle attività dei Teatri di tradizione è una grande notizia per il teatro Ponchielli, per Cremona e per tutte le città che ospitano un teatro di tradizione. E’ un successo che deriva anche dalla forte iniziativa dell’amministrazione di Cremona che ha costruito, come capofila, un’alleanza con altri 24 sindaci di tutta Italia, insieme all’Atit (Associazione Teatri di Tradizione) e all’Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo), in contatto con Anci”. Così il sindaco Gianluca Galimberti ha commentato la notizia comunicata dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini. A settembre, per la prima volta tutti insieme, 25 sindaci da tutta Italia, coinvolgendo Atit, Agis, Anci, hanno portato alcune proposte progettuali al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini. A seguire, ad ottobre il sindaco di Cremona, a nome di tutti gli altri comuni, insieme al presidente dell’Associazione dei Teatri di tradizione Giuseppe Gherpelli, ha firmato una lettera con cui chiedeva al Ministro proprio l’estensione della defiscalizzazione alle attività dei teatri di tradizione.
“Rappresenterebbe - scrivevano i sindaci
e l’Atit - per questo tipo di istituzioni culturali (29 in tutta
Italia) un aiuto concreto che concorrerebbe a colmare il divario
esistente fra gli elevati standard di produttività e i positivi
risultati gestionali in termini di equilibrio di bilancio e di
ottimizzazione delle risorse da parte dei Teatri di tradizione.
Sindaci, per la prima volta insieme, e Associazione dei teatri
italiani di tradizione, chiediamo a Lei, Egregio Ministro, tale
misura sull'Art-bonus nell'ottica di una collaborazione per la
realizzazione di politiche comuni tese a valorizzare appieno i Teatri
di tradizione e ad evitare il collasso di quello che riteniamo uno
dei tasselli su cui regge il mosaico della produzione culturale del
Paese”.
Le richieste dei sindaci e dell’Atit sono state
ascoltate. L'approvazione dell'emendamento Marcucci, infatti, estende
la possibilità di fruire degli sgravi introdotti dall’Art Bonus
anche per chi sosterrà le attività delle fondazioni lirico
sinfoniche e dei teatri di tradizione.
"Con questa modifica –
ha spiegato il ministro Franceschini - sarà possibile utilizzare il
credito d'imposta del 65% non solo per i finanziamenti a favore della
realizzazione di nuove strutture o il restauro di quelle esistenti,
ma anche per i finanziamenti alle produzioni di queste importanti
realtà dello spettacolo dal vivo. L’emendamento del presidente
Marcucci, che ha avuto il pieno sostegno del Governo, potenzia la
portata dell’Art Bonus, fa compiere un ulteriore passo in avanti
nel rapporto virtuoso tra pubblico e privato nella cultura”.
“Ringrazio
i sindaci che ci hanno creduto e ci hanno affiancato - il commento
del sindaco Galimberti - Ringrazio la Sovrintendente del teatro
Ponchielli Angela Cauzzi, l’Atit, l'Agis e l’Anci. Ringrazio il
Ministro Franceschini per l’impegno che ha portato a questo
importante risultato e per la passione che ha dimostrato
nell’accogliere le nostre proposte costruttive e di sinergia”.