23 febbraio 2015

Inceneritore, limiti tecnici oggettivi: fuori dalla rete nazionale Viene chiesto l’impegno dei parlamentari e dei consiglieri regionali

Forse all'onorevole Danilo Toninelli, impegnato nelle dinamiche nazionali, è sfuggito qualche passaggio. Non ha letto con attenzione la lettera, inviata per conoscenza a lui come a tutti i parlamentari e i consiglieri regionali del territorio, indirizzata al Ministro Galletti e all'Assessore regionale Terzi a fine gennaio in cui si delineavano le cose fatte e da fare e in cui si chiedeva di escludere l'inceneritore di Cremona dalla rete nazionale prevista dallo Sblocca Italia. Una richiesta che è sempre più urgente e sempre più forte, per la quale chiediamo di nuovo a parlamentari e consiglieri di impegnarsi. Anche all’onorevole Toninelli”. Così inizia la nota dell'Amministrazione comunale a seguito delle critiche mosse del parlamentare del Movimento 5 Stelle al Sindaco e alla Giunta per quanto riguarda l'azione intrapresa sull'inceneritore. 

Così prosegue la nota: Per una ricostruzione corretta della situazione, è utile ricordare che:
1) Il protocollo sul decommissioning firmato da Regione Lombardia, Provincia e Comune di Cremona, ASL e Arpa a maggio 2012 è vivo e vegeto. Partito a novembre, su forte richiesta proprio da parte di questa amministrazione, il tavolo è già alla quarta riunione. Dopo approfondimenti sulla normativa e l’audizione di Lgh, proprietaria dell’impianto, il 24 febbraio 2015 avverrà l’audizione del ricercatore Ezio Favoino della Scuola Agraria del Parco di Monza. La fine dei lavori è prevista entro dicembre 2015.

2) Lgh ha avviato, sempre su richiesta del Comune di Cremona, in data 30 gennaio 2015 un gruppo di lavoro tecnico interno alla holding, con rappresentanza di tutti i territori soci, per studiare i macro scenari economici finanziari in caso di progressiva dismissione dell'impianto. La fine dei lavori è previsto per ottobre 2015.

3) L’impianto attualmente funziona con la sola linea 2 attiva perché sono in corso lavori per ottemperare alle prescrizione contenute nel decreto Aia del 2012. Ciò non ha creato problemi alla rete del teleriscaldamento cittadino.

3) Il Comune di Cremona avvierà entro il 2015 il porta a porta tu tutto il territorio per arrivare al 70% di raccolta differenziata. Tutto ciò anche sulla scorta dell’esperienza della città di Parma, governata proprio dal Movimento 5 Stelle.

4) L’impianto funziona già al massimo delle potenzialità previste, ovvero circa 70mila tonnellate a fronte di 120mila tonnellate teoriche. Questo in virtù dell’aumento del potere calorifico dei rifiuti conferiti, dovuto al maggior contenuto di in plastica e al progressivo aumento della raccolta differenziata provinciale, con particolare riferimento a secco/umido.

Invitiamo ancora il parlamentare Toninelli, tutti i parlamentari del territorio e i consiglieri regionali a vigilare affinché il termovalorizzatore di Cremona venga escluso dalla rete nazionale per la circolazione dei rifiuti istituita dall’articolo 35 dello Sblocca Italia e a fare pressione affinché il Governo si confronti con le Regioni e analizzi il limite strutturale tecnico oggettivo dell’inceneritore di Cremona.

Il percorso verso il graduale spegnimento dell’inceneritore è iniziato e con forza lo porteremo avanti. Sarebbe un peccato se l’onorevole Toninelli e il Movimento 5 stelle locale non fossero al nostro fianco in questa partita.

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