“Cremona
si presenta al mondo, in questa città, San Pietroburgo, così ricca
di cultura, arte e musica”. Queste le parole del sindaco Gianluca
Galimberti all'inaugurazione della mostra Le eccellenze della
liuteria italiana e cremonese al
Museo della Musica e del Teatro del Sheremetev Palace di San
Pietroburgo, dove si possono ammirare strumenti attribuiti a Nicolò
Amati e Francesco Stradivari. Da oggi, sabato 28 febbraio, fino al 13
marzo, grazie a questa mostra, organizzata da Top Italy in
collaborazione con il Comune di Cremona, il Museo del Violino, ANLAI
(Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana), Academia
Cremonensis e Cremona Mondomusica, i riflettori del Sheremetev Palace
si accendono sui maestri contemporanei. A testimoniare l’eccellenza
della scuola cremonese è un quartetto di vincitori del Concorso
Triennale Antonio Stradivari: i violini realizzati da Giorgio Cè,
medaglia d’oro nella prima edizione, e Primo Pistoni, la viola di
Nicola Lazzari e il violoncello di Alessandro Voltini. Ambasciatori
delle botteghe di oggi sono gli strumenti di Elena Bardella,
Sebastiano Ferrari, Elisabetta Giordano, Bénédicte Friedmann,
Valery Prilipko, Yael Rosenblum, Rosario Salvi `Rusi' e Andra
Schudtz, gli archetti di Emilio Slaviero e le custodie di Maurizio
Riboni.
La mostra
segna un nuovo momento delle collaborazioni in ambito culturale tra
Cremona e San Pietroburgo, iniziate lo scorso autunno con un concerto
ed un incontro al Museo dell’Acqua. “È un importante ritorno per
il Museo del Violino qui a San Pietroburgo - ha spiegato nel corso della
conferenza stampa Paolo Bodini, presidente del network Friends of
Stradivari - Il legame con la Russia, Paese dalla grandissima
tradizione culturale e musicale, si arricchisce così di un nuovo
capitolo. In questo momento al Museo del Violino stiamo ospitando tre
strumenti storici della Collezione di Stato Russa che rimarranno con
noi fino alla fine dell’EXPO 2015. È questo un altro segno dello
sforzo di internazionalizzazione che la nostra Fondazione persegue
con successo crescente da oltre un decennio. Per questa occasione
siamo riconoscenti all’ANLAI che ha propiziato questa missione e a
Massimo Svanera di Top-Italy che ha economicamente supportato questo
evento”.
“Spero – ha sottolineato Leonardo Bencini, Console Generale d’Italia a San
Pietroburgo – sia l’inizio di una sinergia nel segno della
musica, che qui ha una tradizione forte e viva, ieri come oggi
innervata di costanti relazioni con l’Italia. A questo scambio
Cremona può dare un contributo significativo, al quale il Consolato
Generale d’Italia offre il proprio convinto sostegno”.
“Le
relazioni internazionali – ha dichiarato il sindaco Gianluca Galimberti -
vanno coltivate con pazienza e costanza, ritornando in città
culturalmente fortissime (come abbiamo fatto e faremo anche con
Vienna) e stringendo con loro rapporti istituzionali che si
costruiscono nel tempo e con proposte competenti e di qualità.
L’incontro con i responsabili dei Musei di San Pietroburgo è stato
importante. In particolare il confronto con il Console italiano è
stato molto fruttuoso e ci siamo lasciati con l’impegno di
costruire insieme altri momenti di promozione della città e del
nostro territorio a San Pietroburgo e in Russia”.
Dopo la
conferenza stampa e l’inaugurazione, nella sala da concerto del
Museo sono risuonate le note di strumenti cremonesi: Sebastiano Maria Vianello
Mirabello ha eseguito un concerto con il violino “Lake” (del
1611) di Antonio e Girolamo Amati, accompagnato al pianoforte dal
fratello Gabriele.
Già in
mattinata gli incontri ufficiali erano stati aperti da un fuori
programma musicale. Mentre la delegazione cremonese stava visitando
il Museo, infatti, il conservatore Vladimir Koshelev ha colto
l’emozione del sindaco Gianluca Galimberti di fronte al pianoforte
appartenuto a Pëtr Il'ič Čajkovskij. Così lo ha invitato a
suonare qualche nota su una delle tastiere più iconiche e famose
della storia.