Il
Comune di Cremona aderisce alla “Giornata Internazionale per
l’eliminazione delle discriminazioni razziali” del 21 marzo.
Questa la decisione presa dalla Giunta, su proposta dell'assessore
Rosita Viola, come volontà dell'Amministrazione di proseguire
nelle attività volte a favorire l'inclusione sociale. Vi è inoltre
l'impegno di organizzare momenti di informazione e sensibilizzazione
rivolti al personale dell'Ente e alla cittadinanza, in collaborazione
con i rappresentanti della società civile del territorio sui temi
della diversità e per promuovere la ricchezza derivante da una
società multietnica e multiculturale. In particolare il 18 marzo
sarà presentato il Rapporto UNAR. Dalle discriminazioni ai
diritti. La “Giornata Internazionale per l’eliminazione delle
discriminazioni razziali” è stata istituita nel 2005 dall’ONU.
In Italia, per volontà dell’UNAR (Ufficio Nazionale
Antidiscriminazioni Razziali) del Dipartimento per le Pari
Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si è
trasformata nella Settimana d’azione contro il razzismo che
quest’anno è giunta alla sua undicesima edizione.
La Settimana di
azione contro il razzismo si svolgerà dal 16 al 22 marzo 2015 con
una campagna di sensibilizzazione contro ogni forma di razzismo e
xenofobia, e sarà realizzata in collaborazione con ANCI e Ministero
dell'Istruzione e dell'Università. Per quest’anno lo slogan della
settimana di azione sarà Accendi la mente, spegni i pregiudizi che nasce dalla recente campagna di comunicazione del Contact Center
UNAR dove ad accendersi e spegnersi sono i diritti e le
discriminazioni, questa volta l’invito è quello di accendere la
mente per aprirsi all’altro, imparare a conoscersi per superare i
propri pregiudizi.
“Vorrei ricordare - dichiara l'assessore Rosita
Viola con delega alle Pari opportunità e alle Politiche di
inclusione - che il razzismo non è un'opinione, il razzismo è un
reato perseguibile dalla legge italiana. Il convincimento che la
razza, il colore, la discendenza, la religione, l'origine nazionale o
etnica siano fattori determinanti per nutrire avversione nei
confronti di individui o gruppi, è un pregiudizio, una forma
irrazionale di intolleranza tuttavia ogni comportamento che,
direttamente o indirettamente, comporti una distinzione, esclusione,
restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l'ascendenza,
l'origine o la convinzione religiosa è considerato dalla legge
discriminatorio. Si tratta di un comportamento illegittimo perché
distrugge o compromette il riconoscimento, il godimento o l'esercizio
dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Ci impegneremo per
acquisire le competenze necessarie a riconoscere le discriminazioni,
renderle visibili, intraprendendo azioni di prevenzione, contrasto,
orientamento, accompagnamento e tutela”.
L'ANCI in una nota inviata
a tutti i Sindaci per promuovere l'adesione alla settimana di azione
sottolinea il ruolo delle Istituzioni "chiamate a dare un
segnale forte a presidio della convivenza e della legalità,
favorendo spazi di partecipazione e conoscenza che possano far
crescere il dialogo tra le culture a partire dalle periferie delle
nostre città, luoghi dove razzismo e xenofobia si innestano su
marginalità e disagio sociale, condividendo l'idea di un Paese che
guarda alle pari opportunità per tutti come a un punto di partenza
per una società più giusta e più aperta.