Si è
insediato ufficialmente il Comitato Tognazzi. Prima riunione nella
Sala Giunta di Palazzo comunale alla presenza di Bice Brambilla,
nipote di Ugo Tognazzi, e del marito Claudio Maffi, di Elena Mosconi,
docente di Storia del Cinema al Dipartimento di Musicologia
dell’Università di Pavia, di Beppe Arena di Centro di Ricerca
Teatrale (C.R.T.) Cremona, di esercenti cinematografici (Luca
Beltrami e Giovanni Schintu del Cinema Filo) e di media partner
(Nicola Arrigoni del quotidiano La Provincia, Daniele
Tamburini del settimanale Il Piccolo, Giovanni Cervi Ciboldi de La Vita Cattolica). In collegamento skype anche
Gianmarco Tognazzi, figlio di Ugo Tognazzi, che ha dato la sua
disponibilità a collaborare con il Comitato. Sul tavolo, moltissime
proposte per valorizzare la figura di Ugo Tognazzi nel
venticinquesimo anniversario della morte, che verranno approfondite
nei prossimi giorni.
Intanto continua la costituzione di un ‘archivio
Tognazzi', al momento inesistente in Italia. Si tratta della raccolta
video, immagini e documenti relativi all’attività professionale
dell’attore, finalizzato alla digitilazzazione, allo studio, alla
produzione di ricerche scientifiche, alla diffusione dei risultati
conseguiti. Questo fondo, già in fase di costituzione, è custodito
presso la Biblioteca del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali
dell’Università di Pavia, con la direzione scientifica della
cattedra di Storia del Cinema, e verrà aperto alla consultazione di
studiosi e ricercatori.
Il primo appuntamento con le iniziative
dedicate a Ugo Tognazzi è per giovedì 26 febbraio. In programma un
convegno di studi, intitolato ‘Un due tre...Ugo’, con interventi
di docenti universitari sulle identità mutevoli del personaggio
Tognazzi tra cinema e televisione. Tra questi, anche Giorgio
Simonelli, docente all’Università Cattolica di Milano e
opinionista alla trasmissione televisiva Tv Talk su Rai3 e su Il
Fatto Quotidiano. Il seminario prenderà in esame la produzione
televisiva (dal Carosello, al celeberrimo varietà Un, due, tre fino
alla serie poliziesca Ugo Bertolazzi investigatore) e il cinema, con
particolare riguardo alla produzione degli anni Sessanta e
all’immagine di Tognazzi tra modernità (I mostri), alla
rappresentazione dell’universo familiare, oltre al legame – anche
linguistico – con la terra d’origine dell’attore. Al termine,
l’inaugurazione di una mostra di manifesti cinematografici dedicata
a Ugo Tognazzi proprio presso il Dipartimento di Musicologia e Beni
Culturali.