Francesco Lotoro con Carlo Alberto Carutti |
Il maestro Francesco
Lotoro ha dedicato gli ultimi 30 anni della sua vita a rintracciare, raccogliere
e documentare oltre 5 mila opere musicali scritte all’interno dei campi di
concentramento. Questi brani sono stati incisi, e sono oggi parte di
un’enciclopedia della musica concentrazionaria.
Nonostante questo grande lavoro, la ricerca di Francesco Lotoro non si è ancora esaurita, e la sua volontà è quella di rintracciare altre opere ancora disperse.
Nonostante questo grande lavoro, la ricerca di Francesco Lotoro non si è ancora esaurita, e la sua volontà è quella di rintracciare altre opere ancora disperse.
Appresa la storia del
“violino della Shoah”, che Carlo Alberto Carutti ha con cura e dedizione
restaurato, Lotoro ha chiesto di poter recuperare la partitura custodita al suo
interno per unirla alle altre già presenti nella sua ricerca. Il recupero è
avvenuto tramite una telecamera a fibre ottiche, che chiaramente non ha
intaccato in nessun modo il violino.
Yael Rosenblum |
Francesco Lotoro
Dopo aver studiato presso
l'Accademia "F. Liszt" di Budapest si è specializzato come pianista
con Kornel Zempleni, Viktor Merzhanov, Tamas Vasary e Aldo Ciccolini.
Ha trascritto per 2
pianoforti varie opere di Johann Sebastian Bach: la Musikalisches Opfer, i
Concerti Brandeburghesi, la Deutsche Messe e i 14 Canoni BWV1087. Inoltre, ha
lavorato alla ricostruzione del Weihnachtsoratorium per soli, coro e pianoforte
di Friedrich Nietzsche.Nel 1995 ha fondato
l'Orchestra Musica Judaica.
Concepisce il progetto di
raccogliere l'intera letteratura pianistica prodotta durante gli eventi più
drammatici del Novecento, iniziando con la raccolta e l'incisione di tutte le
opere pianistiche e cameristiche scritte da Alois Pinos, Petr Pokorny, Petr
Eben e altri dopo la Primavera di Praga, e soprattutto incidendo alcune opere
per l'Enciclopedia discografica in 48 CD-volumi KZ Musik (Musikstrasse
Roma-Membran Hamburg-Naxos USA). KZ Musik rappresenta uno dei più grandi sforzi
storiografici, editoriali e artistici mai compiuti e consiste nella registrazione
discografica dell'intero corpus musicale creato in tutti i luoghi di cattività,
deportazione e privazione dei diritti umani dall'apertura dei lager di Dachau e
Börgermoor sino alla liberazione di tutti i Campi alla fine della Seconda
guerra mondiale sia sul versante eurasiatico (maggio 1945) che pacifico (agosto
1945). In questa raccolta, ha inciso, unico pianista al mondo, la monumentale
Sinfonia n.8 di Erwin Schulhoff per pianoforte (scritta nel Campo di
internamento di Wuelzburg, è nel CD-volume n.5 di KZ Musik), la partitura
pianistica del Don Quixote tanzt Fandango di Viktor Ullmann (scritta a
Theresienstadt, è nel CD-volume n.8 di KZ Musik) e del Nonet di Rudolf Karel
(scritta nel carcere di Pankràc, Praga, è nel CD-volume n.17 di KZ Musik).
Ha fondato l'Istituto
internazionale di Letteratura musicale concentrazionaria con sede temporanea a
Barletta. Come compositore ha creato
l'opera "Misha e i Lupi" e la Suite "Golà" per cantore e
orchestra da camera.
Nel dicembre 2013 il
compositore e pianista Francesco Lotoro è stato insignito del titolo di
Cavaliere dell’Ordine des Arts et Lettres dal Ministero della Cultura francese.
A Lotoro l’onorificenza è andata perché “ha dedicato ai compositori francesi
deportati nei lager notevoli sforzi di ricerca, salvando così le loro musiche”,
recitano le motivazioni che definiscono il suo lavoro “semplicemente
eccezionale”. La cerimonia di consegna delle onorificenze si è svolta all’Ambasciata di Francia a Roma.