In apertura dei lavori del Consiglio comunale tenutosi nel pomeriggio, la presidente Simona Pasquali, tenuto conto della delicatezza degli argomenti in discussione, ha ritenuto opportuno tenere un breve discorso prima di dare la parola al sindaco per un intervento molto atteso. "Vorrei
condividere con voi alcune riflessioni - ha esordito la presidente ricolgendosi ai consiglieri e al pubblico presente nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale. "In questa sede, cari
colleghi, mi preme ricordare - ha proseguito Simona Pasquali - quale sia l’importante ruolo di
consigliere comunale e di rappresentante delle istituzioni. Le
vicende che hanno duramente colpito la città hanno dimostrato quanto
sia importante il ruolo di rappresentanza e quanto sia importante
come lo esercitiamo. La nostra, come ben sapete, è una democrazia
rappresentativa. I cittadini elettori delegano gli eletti, tramite il
voto, ad esercitare il governo della città. Tale agire è esercitato
sia da chi è 'maggioranza' sia da è 'minoranza', perché il
primo governa e il secondo controlla ed è soprattutto quest’ultimo
che garantisce e sorveglia il vero svolgersi della democrazia".
"Ma il ruolo della politica non si esaurisce qui - ha aggiunto la presidente -, il ruolo della politica è anche quello di essere mediatore tra le istituzioni e i cittadini che devono essere informati correttamente in modo tale che possano costruire le loro istanze con piena consapevolezza. Il politico dunque deve raccogliere le istanze e discuterle nelle sedi opportune, affinché trovino un’importanza istituzionale. Il luogo in cui tutto deve essere discusso è questo, in questa sala. Il Consiglio comunale, in quanto organo del Comune, ha una copertura costituzionale, art. 114 della Costituzione e, che come dice l’articolo 42 c. 1 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali) è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo. Il luogo dove la democrazia della città ha la sua massima espressione. Qui ci siamo tutti. Qui dobbiamo discutere dei problemi della città e dei cittadini e qui dobbiamo lavorare per trovare le soluzioni migliori".
"Vorrei tornare un momento sul discorso del consiglio comunale aperto e sulla possibilità dei nostri concittadini di partecipare a dibattiti pubblici. Il regolamento del Consiglio comunale di Cremona, diversamente da altre città, attualmente non prevede alcun tipo di adunanza aperta, consiglio comunale aperto o altro strumento di partecipazione attiva della cittadinanza in un dibattito".
"Dai documenti presenti negli uffici ho potuto verificare che negli ultimi 10 anni solo in due occasioni particolari si sono verificati consigli comunali 'non regolamentati'. Contrariamente a quanto si pensi, o si ricordi, questi consigli non erano strutturati ad assemblea, tipo quelle di quartiere, dove tutti hanno potuto liberamente prendere la parola, ma dei consessi dove chi ha parlato o è stato invitato a farlo oppure si è preventivamente registrato. In merito a questo tema vi dico che ad oggi una commissione tecnica e politica sta lavorando alla revisione del Regolamento del Consiglio comunale. Valuteremo la possibilità di inserire strumenti partecipativi che sottoporremo all’attenzione delle forze politiche sia in Ufficio di Presidenza e successivamente all’intero Consiglio".
"Cari colleghi, mi avvio alla conclusione invitandovi ad
utilizzare questo luogo per discutere, costruire e difendere il bene
comune sempre ispirati dai principi costituzionali che sempre devono
essere la guida nel nostro operato politico".