Venerdì
16 gennaio, alle 17.30, inaugurazione, al Museo Archeologico di San
Lorenzo, della mostra Step #4 | Seduta dell'artista
Enzo Cucchi,
che rimarrà aperta al pubblico dal 17 gennaio al 15 febbraio (da
martedì a domenica dalle 9 alle 13, chiusura il lunedì). Con questo
appuntamento si conclude il ciclo di mostre di arte
contemporanea Uno più uno uguale a tre - titolo legato al
paradosso di Zenone, tra un punto e un altro ce ne sta sempre un
terzo … e così fino all'infinito - curato da Ettore Favini.
Enzo Cucchi (nato a Morro d'Alba nel 1949) si avvicina alla pittura
da autodidatta per un breve periodo, disinteressandosi poi di questa
attività, dedicandosi poesia. Considerato l'artista più visionario
tra gli esponenti della Transavanguardia, Enzo Cucchi diviene, a
partire dagli anni Ottanta, artista di fama internazionale. Ha
realizzato numerose mostre personali, e ha preso parte a mostre
collettive, nei più importanti spazi espositivi internazionali come
la Kunsthalle di Basilea, il Solomon R. Guggenheim di New York, la
Tate Gallery di Londra, il Centre Georges Pompidou di Parigi, il
Castello di Rivoli, (To), il Palazzo Reale di Milano, il Sezon Museum
of Art di Tokyo, l'Accademia di Francia a Roma, il Musèe d'Arte
Moderne di Saint- Etienne. Ha partecipato inoltre alle rassegne
d'arte contemporanea più significative a livello internazionale tra
cui la Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, Documenta a Kassel,
la Quadriennale d'Arte di Roma.
Enzo Cucchi è l'ultimo degli artisti
che ha scelto di partecipare a questo progetto, il più anziano,
anagraficamente e biograficamente parlando, ma con un desiderio
continuo di stare con i giovani, ragione per cui segue Gianni Politi,
il più giovane di tutti. Del movimento (l'ultimo in Italia) di cui
ha fatto parte dalla fine degli anni '70 il curatore del progetto,
Ettore Favini, dice che è sempre stato il più irriverente, libero
e unico tra tutti, si è sempre rinnovato negli anni, ha messo in
discussione il suo lavoro cambiandolo pur restando fedele a te
stesso.
Curatore di questo ciclo di mostre è stato l'artista
cremonese Ettore Favini, che ha scelto come cornice l'ex basilica di
San Lorenzo in quanto “l'arte dovrebbe ritornare ad uno stato di
contemplazione silenziosa delle opere, in un luogo che sia legato in
qualche modo con una dimensione 'altra'. La pittura viene spesso
bistrattata e demonizzata ma è una delle forme più intellettuali di
fare arte oggi. Ho invitato quattro pittori di diverse generazioni, a
me vicini per varie ragioni. Considero questa come un'opera, un
dispositivo che, attivando un rapporto particolare con il pubblico,
sia in grado di conferire un ulteriore grado di lettura alle opere
esposte. Una mostra che offra la possibilità di un incontro uno a
uno con l'opera, senza altre distrazioni.”
La scelta è dunque
caduta sulla sede del Museo Archeologico, ricavato in una una delle
chiese più antiche di Cremona. Durante gli scavi archeologici, al
suo interno, sono venute alla luce una necropoli paleocristiana e una
romana, oltre all'antica via Postumia. Questo luogo fatto di strati
sovrapposti è parso al curatore un’immagine che corrisponde
perfettamente al procedere della pittura. In questo spazio si sono
così succedute le opere di Pierpaolo Campanini, Luca Bertolo, Gianni
Politi ed infine di Enzo Cucchi.
Museo
Archeologico San Lorenzo
via
San Lorenzo 4, 26100 Cremona
tel.
0372 407775
da
martedì a domenica 9 – 13 (chiusura lunedì)