Nel
ventesimo anniversario della scomparsa di Emilio Zanoni, sindaco di
Cremona dal 1970 al 1980, venerdì 16 gennaio, alle ore 17, nella
Sala Conferenze dell’Archivio di Stato, in via Antica Porta
Tintoria 2, il sindaco Gianluca Galimberti, presenti la vice sindaco
Maura Ruggeri e l'assessore Rosita Viola, consegnerà ad Angela
Bellardi, direttrice dell'Archivio di Stato, il fondo di carte
dell'ex primo cittadino. Manoscritti, documenti e materiali
fotografici appartenenti ad Emilio Zanoni furono infatti prelevati,
secondo le volontà testamentarie, dall'abitazione dello stesso dopo
la sua morte e di sua moglie Maria, entrando così nella
disponibilità del Comune al quale l'ex sindaco aveva lasciato in
eredità tutti i suoi beni.
Saranno presenti Clara Rossini,
presidente della Associazione Emilio Zanoni, Giuseppe Azzoni
dell’ANPI, che ha effettuato una prima ricognizione del fondo, ed
Agostino Melega, che si è occupato delle inedite poesie dialettali
dello stesso Zanoni presenti tra le sue carte. Inedito anche un
corposo saggio storico dattiloscritto nel 1955 sul movimento di
Liberazione cremonese con riferimenti al Risorgimento. Nel fondo sono
presenti la tesi di laurea (1938), note, appunti, poemetti di diverso
genere dal periodo universitario in avanti, relazioni e testi di
interventi di carattere politico amministrativo, immagini
fotografiche. Dal 16 al 23 gennaio rimarrà esposta una selezione di
documenti e fotografie provenienti dall’archivio Zanoni.
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Ritenendone
meritevoli gli scopi perseguiti, il Comune di Cremona, nel giugno
2006, ha aderito all’Associazione Emilio Zanoni, che si è
costituita a Cremona per la ricerca, la documentazione e la
divulgazione della storia del socialismo cremonese. L’associazione,
che non ha fini di lucro, ha come obiettivi, tra l'altro, la ricerca,
la documentazione, la divulgazione della storia del socialismo
cremonese, in generale, ed, in particolare, del periodo compreso tra
la Liberazione ed i giorni nostri, nel più vasto contesto della
ricerca storica afferente la comunità cremonese, le sue istituzioni,
i suoi movimenti politici e sociali, i suoi leader più eminenti; la
raccolta e la catalogazione del materiale documentaristico allo
scopo di costituire, sia attraverso donazioni, da parte di singoli
militanti socialisti e delle disciolte sezioni socialiste, sia
attraverso depositi e prestiti, da parte di singoli cittadini od
enti, un fondo in grado di fornire all’impegno di ricercatori,
universitari, operatori culturali e dell’informazione, il
necessario materiale storiografico l’approfondimento del contributo
civile fornito dal movimento socialista cremonese alla Liberazione,
alla ricostruzione, al ruolo ed alla vita dell’Istituzione
Comunale, perno dell’emancipazione dei ceti più deboli e del
rafforzamento dei valori etici alla base della comunità civile.