“Un
progetto che dice cosa ha rappresentato Ugo Tognazzi ieri e
soprattutto cosa rappresenta Tognazzi oggi”. Un archivio dedicato,
costituito da materiale audiovisivo, fotografico e cartaceo, un
comitato organizzativo e un convegno di studi. Questo solo per
iniziare. Cremona commemora così, nel venticinquesimo anniversario
dalla morte, il cremonese Ugo Tognazzi, nato a Cremona il 23 marzo
1922 e morto a 68 anni il 27 ottobre 1990 dopo una indiscussa
carriera tra cinema, teatro e televisione, simbolo identitario legato
al territorio. Le iniziative sono state presentate nel corso di una
conferenza stampa tenutasi in mattinata a SpazioComune dal sindaco
Gianluca Galimberti, da Elena Mosconi, docente del
Dipartimento di Musicologia dell'Università di Pavia, e da Bice
Brambilla, nipote di Ugo Tognazzi.
“Siamo orgogliosi della
nostra storia perché questa storia ci deve indicare quale creatività
dobbiamo attivare oggi e per i prossimi anni. Quello che stiamo
dicendo oggi nasce dall'orgoglio di essere stati la terra natale di
una personalità grande e poliedrica, Ugo Tognazzi. Nasce da un
percorso che abbiamo fatto insieme e da un desiderio di futuro. La
consapevolezza di chi siamo, l'orgoglio di essere cremonesi e di
raccontare qualcosa che valga per Cremona e oltre. Vogliamo essere
primi in Italia a dire che proprio qui parte un progetto dedicato a
Tognazzi”, così ha esordito il sindaco presentando l'iniziativa.
Innanzitutto un ‘archivio Tognazzi', al momento
inesistente in Italia. Si tratta della raccolta di video, immagini e
documenti relativi all’attività professionale dell’attore,
finalizzato alla digitalizzazione, allo studio, alla produzione di
ricerche scientifiche, alla diffusione dei risultati conseguiti.
Questo fondo, già in fase di costituzione, sarà custodito presso la
Biblioteca del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali
dell’Università di Pavia, con la direzione scientifica della
cattedra di Storia del Cinema, e verrà aperto alla consultazione di
studiosi e ricercatori. Tre sorgenti per questo fondo: ciò che c'è
in rete e che rischia di disperdersi, la famiglia Tognazzi e i
cittadini cremonesi che potranno fornire i lori ricordi legati alla
sua figura.
“Ufficialmente a nome della città – ha detto il
sindaco - ringrazio la famiglia Tognazzi per ciò ha fatto in questi
anni: mantenere viva la memoria, insegnandoci a raccontare sempre
nuove percorsi di creatività”. “Un archivio in questa
istituzione culturale della città – ha proseguito il sindaco -
significa costruire qualcosa che rimane negli anni. Vuol dire anche
avvicinare Tognazzi ai giovani e avere la garanzia di avere sempre
nuove idee”.
“I beni culturali vanno da Monteverdi a Tognazzi e
hanno a che fare con materiali diversificati – ha dichiarato Elena
Mosconi, docente di Storia del cinema all’Università di Pavia,
Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali – L'arte e il cinema
sono beni culturali che vivono di un interscambio tra elementi
materiali e immateriali, ovvero l'insieme delle relazioni che questi
oggetti attivano. Questo è il senso dell'archivio che andiamo a
costituire: raccogliere materiali relativi alla storia del cinema,
della televisione, del teatro, della radio e della città di Cremona
e con esso i rapporti che da questo materiale nascono. Anche
ricostruendo la memoria di Ugo Tognazzi in ambito internazionale”.
E’ in fase di costituzione, inoltre, da parte del Comune di Cremona
un vero e proprio Comitato Tognazzi. Un luogo ufficiale che
coinvolgerà il Comune, il Dipartimento di Musicologia e Beni
Culturali, la famiglia, media partner, esercenti cinematografici,
esponenti del teatro e avrà il compito di strutturare e coordinare
progettualità legate a Ugo Tognazzi. Saranno valutati dal comitato
gli ulteriori eventi da realizzare, già da quest’anno,
venticinquesimo della morte, nella città natale dell’attore.
“L'idea è che le iniziative legate ad Ugo Tognazzi, quest'anno e
nei prossimi anni, siano coordinate – ha aggiunto il sindaco – e l'obiettivo è che queste iniziative siano più efficaci e che sia
più efficace anche la ricerca di sponsor”.
Già in programma, il
26 febbraio, una giornata dedicata a Ugo Tognazzi. Un convegno di
studi, intitolato ‘Un due tre...Ugo’, con interventi di docenti
universitari sulle identità mutevoli del personaggio Tognazzi tra
cinema e televisione. Tra questi, anche Giorgio Simonelli, docente
all’Università Cattolica di Milano e opinionista alla trasmissione
televisiva Tv Talk su Rai3 e su Il Fatto Quotidiano. Il seminario
prenderà in esame la produzione televisiva (dal Carosello, al
celeberrimo varietà Un, due, tre fino alla serie poliziesca Ugo
Bertolazzi investigatore) e il cinema, con particolare riguardo alla
produzione degli anni Sessanta e all’immagine di Tognazzi tra
modernità (I mostri), alla rappresentazione dell’universo
familiare, oltre al legame – anche linguistico – con la terra
d’origine dell’attore. Al termine, verrà inaugurata una mostra
di manifesti cinematografici dedicata a Ugo Tognazzi proprio presso
il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali.
“Un primo inizio
all'interno di una progettualità più ampia”, ha chiarito Elena
Mosconi.
“Noi in passato abbiamo fatto tante iniziative, anche con
uno spirito pionieristico – ha aggiunto infine con un po' di
commozione Bice Brambilla - Mi sembra molto bello che le iniziative
su Tognazzi diventino un patrimonio delle istituzioni e della città
intera. Darò il mio apporto per tenere viva questa memoria nel
tempo, la memoria dello zio Ugo che ci manca molto”.
Per saperne di più:
Archivio Tognazzi Cremona
Programma del convegno "Un due tre...Ugo"
Per saperne di più:
Archivio Tognazzi Cremona
Programma del convegno "Un due tre...Ugo"