Il Comune
ha ricostruito la vicenda dei garage di via Giuseppina e, date le
notizie apparse in questi giorni sui giornali locali, ritiene
necessari alcuni chiarimenti. Nel 2008, a seguito di una segnalazione
dei residenti delle case comunali, i tecnici comunali hanno
effettuato un sopralluogo. Già prima della segnalazione, il Comune
aveva avviato la redazione di un progetto per la sistemazione della
copertura dei box. Al fine di garantirne la priorità e la
possibilità di programmarne la realizzazione, l'intervento è stato
inserito nella ricognizione delle opere necessarie 2009/2010 per il
solo intervento sulla copertura per l’importo di 100.000 euro e
successivamente 2011 per un importo di 200.000 euro al fine di
realizzare anche un intervento di adeguamento complessivo delle
autorimesse (basculanti, murature, intonaci ed impianti elettrici).
Nel 2011, poi, l’opera è stata inserita nel Piano Annuale Opere
Pubbliche, approvato dalla Giunta Perri, per un importo di 200.000
euro. Sempre nel 2011, i tecnici comunali hanno inserito i box di via
Giuseppina nel censimento di amianto istituito presso l'ASL,
segnalando l’intervento di bonifica già programmato nel Piano
Annuale Opere Pubbliche del 2011 e successivamente comunicando
l'avvenuta notifica dell'ASL all'allora assessore alle Politiche
Ambientali. L'Amministrazione Perri, nella variazione di novembre
2011, ha tolto tale intervento dal programma, destinando le risorse
ad altre opere, tra cui il Nuovo Polo della Cremazione.
A seguire, in
assenza di interventi e stante le condizioni generali delle
autorimesse, sono state progressivamente sospese le assegnazioni agli
inquilini, al fine di eliminare i possibili rischi per la sicurezza,
arrivando a tutt’oggi a soli due box in uso sul totale di 23.
L'intervento di bonifica delle coperture è stato inserito
all’interno dell’appalto di manutenzione edifici ERP inserito nel
Piano Opere Pubbliche 2014. L'appalto è stato avviato all’inizio
di novembre 2014 ed attualmente è in corso di affidamento.
Rispetto
alla presenza di amianto nelle proprietà comunali, si aggiunge che,
a partire dall’inizio 2012, i tecnici del Comune di Cremona hanno
realizzato una campagna sistematica di aggiornamento del Piano
regionale Amianto Lombardia, affidando anche incarico a una società
specializzata in analisi di laboratorio, con l’obiettivo di
accertare l’eventuale presenza di amianto anche in componenti
edilizi per i quali siano impossibili analisi visive o empiriche.
All'interno del Piano regionale, per quanto riguarda gli interventi,
la priorità è stata data all’edilizia scolastica e a quei casi
nei quali la presenza di amianto è stata accertata in ambienti
interni, riconoscendo in tali situazioni il maggior livello di
rischio per la salute pubblica. Su questa
vicenda si è ritenuto opportuno ricostruire le scelte del passato
rispetto alle pesanti ricadute attuali.