La
Giunta Comunale ha approvato il Programma Triennale per la
Trasparenza e l’Integrità 2014-2016. Predisposto dal Segretario
Generale Pasquale Criscuolo, il Piano, oltre alle misure
obbligatorie previste dalle leggi vigenti, contiene una serie di
altre iniziative volte ad implementare ulteriormente, rispetto agli
obblighi di legge, le azioni volte a consentire il massimo livello di
trasparenza ed accrescere le possibilità di conoscenza da parte dei
cittadini. Tra queste si colloca la cosiddetta giornata della
trasparenza che si terrà, in linea di massima, nel prossimo mese di
marzo. Il Piano si può già consultare sul sito dell'Ente nella
sezione Amministrazione Trasparente alla voce Disposizioni generali.
Ogni
amministrazione pubblica è tenuta ad adottare un Programma triennale
per la trasparenza e l’integrità, da aggiornare annualmente, che
indichi le iniziative previste per garantire un adeguato livello di
trasparenza, nonché la legalità e lo sviluppo della cultura
dell’integrità.
Il
Programma definisce le misure, i modi, e le iniziative per
l’adempimento degli obblighi di pubblicazione previsti, ivi
comprese le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e
la tempestività dei flussi informativi facenti capo ai dirigenti
responsabili degli uffici dell’amministrazione.
Le
misure in materia di trasparenza sono coordinate non solo con quelle
previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione interno,
del quale il Programma costituisce una sezione, ma anche con la
programmazione dell’Ente, definita nel Piano esecutivo di
gestione/Piano della performance. Il Segretario Generale è stato
individuato quale Responsabile della trasparenza del Comune di
Cremona.
Lo
scorso aprile è entrato in vigore il decreto legislativo 14 marzo
2013, n. 33 che reca disposizioni in materia di “Riordino della
disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e
diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.
Il provvedimento è stato predisposto in attuazione dei principi e
criteri di delega previsti dall’articolo 1, comma 35, della Legge 6
novembre 2012, n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica
amministrazione”, secondo il quale la “trasparenza”
dell’attività amministrativa ha un ruolo decisivo per la lotta
alla corruzione e all’illegalità nella pubblica amministrazione.
Tale
decreto provvede al riordino della disciplina riguardante gli
obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da
parte delle pubbliche amministrazioni: si tratta infatti di un
provvedimento mirante a riunire in maniera organica le numerose e
differenti disposizioni precedenti ed appartenenti a diversi filoni
normativi: il D. Lgs. 150/2009 (Attuazione della legge 4 marzo 2009,
n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro
pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche
amministrazioni); il D. Lgs. 82/2005 e successive modifiche ed
integrazioni in materia di amministrazione digitale; la Legge 69/2009
in materia di sviluppo economico; la Legge 241/1990 sul procedimento
amministrativo e la più recente Legge 190/2012 relativa alla
prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nella
pubblica amministrazione. Il decreto integra infine anche il quadro
normativo vigente, introducendo uno specifico sistema sanzionatorio
in caso di omesso, ritardato o inesatto adempimento degli obblighi di
pubblicazione e prevedendo anche un nuovo istituto: il diritto di
accesso civico.
Il
decreto legislativo, all’art. 1, definisce la trasparenza come
“accessibilità totale delle informazioni concernenti
l’organizzazione e l‘attività delle pubbliche amministrazioni,
allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento
delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse
pubbliche”.