Iniziano
oggi i lavori di rimozione di cinque platani in viale Po ed uno in
via Vecchia, in quanto affetti da cancro colorato. Dopo aver ottenuto
tutte le necessarie autorizzazioni regionali, gli addetti delle serre
comunali hanno potuto iniziare i lavori, che prevedono tutta una
serie di messe in sicurezza per evitare la diffusione della malattia.
Terminati i lavori di sradicamento, sarà messo a dimora un egual
numero di sofore, proseguendo così nell'operazione di ripristino
dell'alberatura del viale. In Italia questa malattia si è manifestata per la prima volta nel 1954 a
Caserta, dove fece strage dei 900 platani secolari che costituivano
l'alberata monumentale del viale di accesso alla reggia dei Borbone.
Nel 1972 fu segnalato a Forte dei Marmi, dove negli anni seguenti
distrusse più del 70% delle piante di platano. A partire da tale
epoca le segnalazioni si sono susseguite numerose soprattutto nelle
regioni del centro-nord. Attualmente poche zone d'Italia sono esenti
dal patogeno. Non esistono metodi di cura contro questa malattia. La
pianta colpita viene portata sicuramente a morte in un periodo di
tempo variabile a seconda delle condizioni fisiologiche dell’ospite
e della virulenza del patogeno. In letteratura è riportato che una
singola infezione sul tronco può impiegare un periodo variabile da 2
a 3 anni per uccidere una pianta di platano del diametro di 35-40 cm. Questa
malattia è particolarmente pericolosa per le piante delle alberature
stradali, dei parchi e dei giardini urbani che vanno soggette a
periodici tagli di potatura più o meno drastici e a danni
all’apparato radicale per lavori stradali di vario genere.