Pinuccia Ferrari Dossena, Jane Alquati, Antonia Pavesi, Stefano Campagnolo, Amilcare Acerbi |
Con un
omaggio a Giampaolo Dossena, scrittore inconfondibile, irriverente e
provocatorio, è stata presentata oggi pomeriggio, nella sala
conferenze “Virginia Carini Dainotti” della Biblioteca Statale,
l'iniziativa Arte in gioco che si inserisce nel festival Cremona Gustosa organizzato dall'Assessorato alle Politiche
Educative e della Famiglia. Si tratta di una sperimentazione
socio-culturale, in partnership con il Comune di Verona, con la
conduzione di AGA (Associazione Giochi Antichi) e la collaborazione
di GioNa (Associazione Città in Gioco). Le due associazioni e i due
enti locali hanno infatti deciso di sperimentare un programma
condiviso nel segno del gioco, della cultura, della socialità,
dell’identità, conducendo in parallelo alcune azioni che
sottolineano l’importanza di saper usare la città per gustarla,
soprattutto nei giorni festivi, da parte delle famiglie e delle
comunità alle quali spettano compiti educativi. La volontà è
quella di avviare il coinvolgimento di scuole, parrocchie ed altre
associazioni, per diffondere una cultura ludico-artistica del fare e
stare insieme, facendola acquisire da bambini e ragazzi e condividere
dai loro genitori.
Il titolo scelto per la conferenza di
presentazione dell'iniziativa, “Dalle radici al sogno, giocare per
imparare”, è stato individuato per cercare di riassumere i vari
aspetti di questa esperienza che parte dal ricordo di Gianpaolo
Dossena, tratteggiato da Stefano Campagnolo, direttore della
Bibilioteca Statale di Cremona, alla quale lo scrittore ha donato tutta la sua immensa raccolta di pubblicazioni dedicate al
tema del gioco. Ricordo seguito con grande interesse dalla vedova
dello scrittore, la signora Pinuccia Ferrari. All'assessore alle
Politiche Educative Jane Alquati e ad Antonia Pavesi, delegata alla
Cultura del Comune di Verona, è spettato quindi il compito di
presentare il progetto Arte in gioco e le ragioni della
collaborazione tra i due enti.
Gabriella Strino, insegnante, si è
quindi soffermata su “150 giochi di ieri per domani”, esperienza
realizzata in Piemonte, accompagnata dalla proiezione di un video
documentario sull’esperienza di Omegna; Giuseppe Giacon ha parlato
dell’esperienza di Verona col suo Festival internazionale dei
giochi di strada Tocatì; Piergiorgio Poli, dirigente scolastico
dell’Istituto Comprensivo che fa capo alla scuola "A. Campi", e Francesca Bianchessi, dirigente dell'Ufficio Scolastico
Territoriale, hanno spiegato l’idea di far nascere da Cremona una
rete regionale di scuole che praticano il gioco della tradizione
popolare come integrazione alle attività motorie, mentre Amilcare
Acerbi e Lina Stefanini hanno illustrato i principali appuntamenti
dell’iniziativa.
A Cremona da tre anni si svolge il festival Cremona Gustosa, che si snoda lungo l’anno scolastico e
che fa incontrare e scoprire a scuole e genitori il settore
agroalimentare attraverso tre forme d’arte, teatro, musica, cinema,
strumenti che favoriscono l’incontro, la convivialità, la
riflessione serena, così come il buon cibo. Incontri che si svolgono
nei luoghi dello spettacolo e in alcuni luoghi della produzione di
beni e servizi. A Verona da undici anni si svolge con crescente
successo di pubblico ed un emozionante riconoscimento internazionale
il Tocatì, Festival internazionale del gioco in strada - organizzato
da AGA, Associazione giochi antichi. Dall'incontro di queste due
esperienze nasce l'idea di inserire il gioco nel festival Cremona
Gustosa. La nostra città ed il suo territorio hanno una ricca
tradizione per quanto riguarda il gioco, hanno dato i natali a
personaggi del mondo dell’educazione contemporanea estremamente
attenti al valore formativo del gioco, Gianpaolo Dossena, cui tra
l’altro va attribuita una splendida enciclopedia del gioco, Mario
Lodi, che del gioco ha fatto uno degli assi portanti del suo metodo
di insegnamento, quindi Roberto Denti, che ha coniugato mirabilmente
letteratura, curiosità infantile e gioco. Ma certo non si può non
ricordare Ferrante Aporti, che diede il via agli asili infantili, o
le sorelle Rosa e Carolina Agazzi. Un gioco con un profondo valore
formativo, estremamente articolato, da quello scolastico, a quello
sportivo, con i molti campioni cremonesi di diverse discipline
sportive, veri simboli di equilibrio, per giungere sino alle
narrazioni e interpretazioni scanzonate e conviviali, di quel
irresistibile attore e gourmet che è stato Ugo Tognazzi. Emerge così
un ulteriore intreccio, quello dell’arte cinematografica con il
cibo e il gioco. Durante la conferenza è stato inoltre ricordato che
l’Unesco, già nel 2003, ha raccomandato con la Carta
internazionale dei giochi e degli sport tradizionali di porre grande
attenzione al patrimonio del gioco tradizionale, elevandolo a bene
immateriale dell’umanità.
Da qui sono nate innanzitutto due
proposte di ricerca, che saranno sviluppate alla scuola Campi e
all'oratorio San Francesco. L'una s'intitola Il giocattolo: una
specie in via di estinzione? ed è orientata ad evidenziare come i
giocattoli vengano sempre più precocemente messi da parte e
sostituiti dai videogiochi. L'altra mirata mirata a scoprire in città
tracce di forme ludiche, in musei, gallerie d’arte, palazzi,
piazze, per realizzare una mappa di Cremona giocosa. Le classi e i
gruppi che hanno partecipato alle varie attività di ricerca si
ritroveranno in maggio per una festa finale, nei giardini di piazza
Roma, e proporranno attività alle altre classi e a quanti vorranno
partecipare. Esporranno i loro lavori di ricerca e le varianti
studiate sui giochi tradizionali. Sarà presente anche un ludobus,
“Il Tarlo”, condotto da un gruppo di artigiani molto creativi che
propongono giochi e giocattoli “da piazza” e un piccolo
laboratorio per la costruzione di giocattoli in legno. Inoltre, se
possibile, in alcuni quartieri della città si svolgeranno, come
azione preparatoria, nella settimana precedente, giochi ed
esposizioni, per coinvolgere e dimostrare ai genitori il valore dei
racconti e come la memoria dei nonni sia stata recepita. Ai
partecipanti verrà dato appuntamento per l’autunno, per estendere
la ricerca e per aderire al Tocatì di Verona, mentre a insegnanti ef
animatori che hanno seguito i ragazzi verrà offerto il soggiorno a
Verona durante il festival Tocatì.