15 febbraio 2014

Nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale la presentazione del volume “Cognomi della Lombardia - Dizionario Storico Etimologico”

Prosegue l'iniziativa Gli incontri a Palazzo Comunale. Il prossimo appuntamento è per venerdì 21 febbraio, alle 17,30, nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale, quando sarà presentato il volume Cognomi della Lombardia. Dizionario Storico Etmilogico - Il Cremasco, il Cremonese, il Casalasco (ed. Mauri 1969). Dopo il saluto introduttivo del sindaco Oreste Perri, interverrano gli autori Valerio Ferrari e Andrea Finocchiario. Parteciperà inoltre l'editore Valentina Mauri. Il dizionario, che prende in esame più di 2300 cognomi dell’intera provincia di Cremona, è un’opera del tutto inedita nel territorio cremonese, ma più in generale in Lombardia. Oltre a una puntigliosa analisi distributiva, prima a livello nazionale, e via via in modo più dettagliato, su scala regionale e provinciale, gli autori forniscono accurate ricostruzioni etimologiche di ogni cognome, sulla base di attestazioni rinvenute nelle fonti locali, in un periodo compreso fra l’XI e il XVII secolo.

Come scrivono gli autori nell’introduzione al dizionario, questa pubblicazione restituisce «il senso di una storia plurisecolare attraverso cui una comunità umana si è venuta strutturando nel tempo, potendone segnalare con notevole efficacia i
vari livelli di evoluzione storica stratificatisi lungo i secoli. […] Come le idee, anche i cognomi camminano sulle gambe degli uomini: mutano di forma, d’aspetto e di luogo, si piegano alle inflessioni più diverse delle tante parlate italiane...» e al secolare processo di diffusione e di ridistribuzione geografica dei cognomi, specie dei cognomi del popolo, hanno certamente contribuito gli spostamenti dei nuclei familiari contadini, che in passato rappresentavano la porzione prevalente della popolazione. Movimenti tanto di lungo raggio, interregionale o interprovinciale, quanto di ambito locale, di valenza più capillare e continuativa, che ad ogni San Martino, ossia all'11 novembre, data conclusiva dell’annata agraria, conducevano importanti contingenti di persone a spostarsi e a sistemarsi sul territorio, diffondendo, così, propri modi di agire e di esprimersi, proprie specificità idiomatiche, nonché propri soprannomi e cognomi».

Per rappresentare queste storiche evoluzioni è stato scelto il sanmartino (trasloco) di Vincenzo Campi come immagine di copertina di uno studio che riscopre le radici della nostra comunità, che è venuta costituendosi in un complesso dialogo tra influssi linguistici di timbro germanico e di origine classica, fra l’interpretazione, a volte ironica, delle caratteristiche fisiche e caratteriali delle persone e l’affermazione di una condizione sociale dovuta al mestiere o alla carica istituzionale. La formazione del cognome, nata dalla necessità di distinguere l’individuo da possibili omonimi, colloca l’individuo stesso in un nucleo collettivo, la famiglia, che a sua volta, per origine ed evoluzione, si ricongiunge con la società la politica l’operosità le relazioni umane, in una sola espressione con l’intero flusso vitale di un popolo, a prescindere dal quale l’individuo non può conoscersi. La consultazione di questo dizionario non si limita dunque a soddisfare la curiosità sul significato del proprio cognome o di quello di parenti e amici; ma permette di ricostruire frammenti di storia attraverso gli epiteti, i mestieri, i luoghi, le parole dialettali espressione dei nostri avi.

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