Sono
molte le iniziative in programma nei prossimi mesi al Museo della
civiltà contadina “Il Cambonino Vecchio”. Si inizia martedì 4
marzo con l'inaugurazione (alle ore 17,00) della seconda mostra di
Carnevale con una sezione dedicata agli spaventapasseri, tema legato
all’attività contadina, curata da Mario Spadari, in arte Skida. La
mostra di maschere e spaventapasseri raccoglie opere di bambini,
artigiani e artisti locali. Sempre il 4 marzo, l'associazione La
Tartaruga onlus apre una mostra d’arte figurativa di radici e rami
recuperati lungo le rive del Po e successivamente trasformati Santino
Ceni. Il Gruppo Dialettale Cremonese “El Zach” propone, dal 25
marzo, la mostra Fogli di un erbario, curata da Alfredo Carlo
Labadini – appassionato ricercatore - rivolta soprattutto agli
alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado per far
conoscere in particolare la flora spontanea della nostra campagna. La
mostra, negli scorsi anni, è stata allestita nell’area
soresinese-cremasca riscuotendo notevole interesse ed apprezzamento.
Il circolo ACLI padre Silvio Pasquali di Cremona sarà ospitato nel
mese di aprile negli spazi del Museo per la realizzazione di una
mostra fotografica ed altre manifestazioni in occasione del 150°
della nascita di Padre Silvio Pasquali e del centenario della
Fondazione delle Suore catechiste di S. Anna oltre che di un concerto
di musica sacra.
Nel periodo pasquale l'artista Mario Spadari
presenta la seconda mostra di Piccole opere di arte sacra che
verranno predisposte da artisti, artigiani e bambini. A chiusura del
periodo primaverile il Gruppo Mandolinistico del Cambonino propone
per sabato 10 maggio alle ore 15,00 un concerto in memoria dell’amico
Danilo Nicolai (1915/2001). Nella giornata del concerto verrà
allestita una mostra di dipinti e foto di Danilo Nicolai.
“La sede
espositiva del Cambonino – dichiara l'assessore alla Cultura Irene
Nicoletta De Bona – si conferma ancora una volta come centro
pulsante di attività legate alla nostra storia e alla natura.
Intimamente connessa al territorio, in questa realtà museale è
possibile far rivivere le antiche tradizioni. E' così diventata un
luogo molto apprezzato dai bambini che vi scoprono le nostre radici.
La varietà di iniziative realizzate da enti e associazioni che
utilizzano gli spazi del Museo sono il segnale della sua vitalità.
In questo modo si vuole avvicinare un pubblico sempre più vasto
alle sedi museali cittadine, che devono essere percepite come parte
integrante della città, luoghi di socializzazione nei quali diventa
piacevole recarsi”.