Il 13 novembre, poco dopo le 10, in piazza del Comune, il rettore-parroco della Cattedrale, mons. Ruggero Zucchelli, accoglierà la delegazione dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Oreste Perri, con il gonfalone della città. Alle ore 10.15 nella cripta della Cattedrale, dove è custodita l’urna con il corpo del Santo Patrono, le autorità civili attenderanno il Vescovo, che giungerà accompagnato dal Perinsigne Capitolo della Cattedrale. Mons. Lafranconi riceverà l’omaggio dei ceri da parte dell’Amministrazione Comunale. Seguirà la recita della preghiera a sant’Omobono scritta dallo stesso mons. Lafranconi. Alle 10.30 il Vescovo presiederà in Cattedrale la solenne Messa pontificale. Concelebreranno: il vicario generale, mons. Mario Marchesi; il presidente del Perinsigne Capitolo della Cattedrale, mons. Giuseppe Perotti; il rettore-parroco della Cattedrale, mons. Ruggero Zucchelli; i canonici della Cattedrale; i delegati episcopali; e diversi sacerdoti diocesani. La celebrazione sarà accompagnata dai canti del Coro della Cattedrale diretto dal maestro don Graziano Ghisolfi; all’organo il maestro Fausto Caporali; guiderà l’assemblea il maestro Carlo Alberini. Il servizio liturgico, coordinato dal cerimoniere vescovile don Flavio Meani, sarà svolto dagli studenti del Seminario Vescovile di Cremona. Come consuetudine, alla presentazione dei doni (offertorio) una rappresentanza dell’Associazione artigiani della provincia di Cremona, insieme ad alcuni rappresentanti di altre città della Lombardia, consegneranno al Vescovo alcune stoffe insieme ad un’offerta da destinare alla Caritas diocesana.
Alle 17 mons. Lafranconi presiederà in Cattedrale i Secondi Vespri di Sant’Omobono.
Prenderanno parte alla preghiera: il Vicario generale, i canonici della Cattedrale, i delegati episcopali, il rettore del Seminario don Enrico Trevisi, il direttore spirituale don Primo Margini, il vicerettore don Marco D’Agostino. Il Vespro sarà animato con il canto dal coro “Voci Virili di Cremona” diretto dal maestro don Graziano Ghisolfi; all’organo il maestro Fausto Caporali. In occasione della solennità patronale di sant’Omobono, nell’omonima chiesa di via Ruggero Manna, sono in programma diversi momenti liturgici che culmineranno nella festa del 13 novembre.
Domenica 10 novembre nella Cattedrale di Cremona vi sarà il tradizionale concerto d’organo di S. Omobono, affidato al cremonese Marco Ruggeri, viceorganista della Cattedrale di Cremona, che, attraverso alcuni suggestivi brani di Bach, guiderà alla contemplazione degli affreschi cinquecenteschi del Duomo. Si tratta del primo di due appuntamenti che vedono protagonisti i due organisti della cattedrale: domenica 24 novembre, infatti, il concerto dell’organista titolare della Cattedrale Fausto Caporali, insieme agli Ottoni della Scala, inaugurerà i lavori di manutenzione straordinaria e di ripristino della facciata ottocentesca compiuti dalla ditta Mascioni nei mesi scorsi.
Il tradizionale concerto d’organo di S. Omobono è come di consueto promosso dalla Scuola diocesana di musica sacra “D. Caifa” (di cui Marco Ruggeri è direttore) con il sostegno della Fondazione Arvedi-Buschini. Sarà presentata una variegata antologia di brani di Bach in un inedito commento musicale al ciclo degli affreschi cinquecenteschi della navata maggiore.
Il maestro Marco Ruggeri – che dal 2010 sino al 9 novembre, in un ciclo di 23 concerti pomeridiani, ha eseguito sull’organo Mascioni della Cattedrale l’intera opera organistica di Bach – ha voluto suggellare l’impresa con un concerto tutto bachiano, ispirandosi nella scelta dei pezzi proprio ai dipinti del ciclo pittorico. Così si ascolterà la Toccata “dorica” a commento dei profeti dell’Antico Testamento, la Fuga sul Magnificat in riferimento alla Visitazione, un dotto canone dell’Arte della Fuga abbinato alla Disputa tra i Dottori, la Passacaglia a illustrazione degli affreschi della Passione, e ancora il raggiante Preludio e fuga in Re in rapporto alla Resurrezione. Il concerto è dedicato alla memoria di Arnaldo Bassini, dal 1985 al 1992 direttore della Scuola d’organo e ideatore del corso biennale (1986-88) affidato al maestro Michael Radulescu sulle opere per organo di Bach.
*Omobono Tucenghi, mercante cremonese vissuto nel XII secolo, abbracciò lo stato di vita della penitenza volontaria dedicandosi alla preghiera, alla devozione verso la Croce e alle opere di carità, ospitando e soccorrendo i poveri. “Uomo di pace” si inserì come pacificatore nelle turbolente vicende della Cremona comunale, agitata anche religiosamente dalle correnti ereticali del suo tempo. Morì all’alba del 13 novembre 1197, mentre, come era sua consuetudine, dopo la preghiera notturna nella chiesa parrocchiale di Sant’Egidio, partecipava alla Messa.
Le immagini riprodotte in questa pagina fanno parte del ciclo di quadri di Bartolomeo Bersani, 1602-1604, sulla vita di S. Omobono, di proprietà della Fondazione “Città di Cremona”, e collocati nella Sala dei Decurioni di Palazzo Comunale