18 ottobre 2013

Quartiere Po, un altro grande parco urbano a servizio della città


Conclusa la seconda fase dei lavori che hanno interessato il parco del Morbasco Sud nel quartiere Po, questa vasta area verde, in tarda mattinata, è stata simbolicamente restituita alla città dal sindaco Oreste Perri. Con il primo cittadino c'erano il vice sindaco Roberto Nolli, l'assessore all'Urbanistica Federico Fasani, che ha seguito da vicino l'andamento dei lavori, l'assessore ai Lavori Pubblici Francesco Zanibelli, l'assessore alle Politiche Educative Jane Alquati e l'assessore ai Rapporti con le Periferie Claudio Demicheli, oltre ai tecnici del Comune che si sono occupati del progetto di riqualificazione. E' intervenuto anche il consigliere regionale Carlo Malvezzi: fu lui infatti, nell'allora veste di vice sindaco ed assessore all'Urbanistica, a promuovere la realizzazione di questo che è, per estensione, il secondo parco urbano più grande dopo quello che sorge lungo il Po. Era presente anche una classe della vicina scuola media “Virgilio” per sottolineare la valenza didattica che avrà il parco dove sono state piantumati anche alberi da frutto.


Come ha spiegato brevemente l'assessore Fasani, tenuto conto dell’estensione dell’area interessata dal progetto e della complessità degli interventi da realizzare l’esecuzione dell’opera è stata suddivisa per lotti. Nella prima fase, iniziata nei primi mesi del 2011, sono stati realizzati boschi permanenti a scopo ambientale, paesaggistico e protettivo per 36.000 metri quadrati, un pozzo ad uso irriguo ed impianto d’irrigazione. La seconda fase, avviata nell'autunno del 2012, ha visto la riqualificazione dei percorsi esistenti, l'illuminazione, la realizzazione di nuovi percorsi, la riqualificazione degli impianti vegetali esistenti, la messa a dimora di nuovi esemplari arborei, l'impianto di irrigazione (la superficie interessata è pari a 10.800 metri quadrati). Sono state inoltre realizzate aree adibite ad orti e frutteti (sono 74 gli alberi da frutto messi a dimora): l'arbusteto occupa una superficie di 11.600 metri quadrati ed il frutteto 1700 metri quadrati. Per quanto riguarda la zona a bosco le specie utilizzate sono: quercia farnia, carpino bianco, frassino maggiore, acero campestre, olmo minore, pioppo bianco, salice bianco, pioppo nero, ciliegio selvatico, tiglio selvatico; per l'arbusteto: biancospino, prugnolo selvatico, corniolo, sanguinella, fusaggine, palla di neve, lantana, ligustro, nocciolo, rosa canina, spino cervino, melo selvatico.




A questi interventi è da aggiungere l'opera di urbanizzazione secondaria realizzata dai proponenti il Piano Integrato di Intervento (P.I.I.) Morbasco Sud, cioè l'accesso di servizio al parco da via I Maggio: tratto ciclabile, carraia di servizio con parcheggio mezzi servizio, predisposizione reti di servizio per eventuali aree di completamento del parco. E' stata effettuata infine la piantumazione, per una superficie complessiva di 4.976 metri quadrati, quale compensazione forestale per il taglio del boschetto di via Chiese .

Sono certo che tutti i cremonesi, e non solo i residenti del quartiere, che nel tempo libero amano fare una passeggiata o andare in bicicletta apprezzeranno questo polmone verde ai margini del centro abitato, molto esteso, che ha preso il posto di un'area abbandonata”, ha detto il sindaco Oreste Perri notando con soddisfazione che il parco è già frequentato e dopo avere constatato di persona come le numerose essenze piantumate stanno crescendo rapidamente. Nella riqualificazione dell'area sono stati investiti 300.000,00: contributi pubblici, provenienti da finanziamenti regionali, da oneri di urbanizzazione e alienazioni, e contributi di privati. Un felice connubio che sta dando buoni risultati.



Attraverso il Programma Integrato d’Intervento (P.P.I.) Morbasco sud, approvato dal Consiglio comunale nel settembre 2010, il Comune di Cremona ha acquisito la proprietà di circa 95.200 mq di aree da destinare a verde. Nel novembre dello stesso anno è stata sottoscritta la stipula della convenzione urbanistica destinata a regolare l’attuazione del P.P.I. e l’atto di acquisizione al demanio comunale delle aree interessate dal progetto. L’Amministrazione comunale è intervenuta sul comparto di trasformazione ecologico – ambientale realizzando un parco urbano in grado di ricucire le aree verdi esistenti e contigue (parco Trebbia, parco del Lugo, bosco-filtro Tamoil).

L’area risulta essere strategicamente importante per il completamento di questa porzione territoriale, già destinata a parco periurbano configurandosi come occasione per ricucire gli interventi già realizzati, considerata anche la sua vicinanza all’edificato storico della città. La volontà di intervenire su aree di frangia urbana ricalca un indirizzo ormai sentito a livello europeo, tendente alla creazione di spazi riqualificati che mitighino la pressione antropica. L’intervento assume particolare significato in quanto rappresenta un ulteriore espansione ed integrazione della maglia della rete ecologica del colatore Morbasco.

L’obbiettivo principale perseguito dall'Amministrazione è la trasformazione ambientale - naturalistica e la sua restituzione, attraverso l’introduzione di elementi strutturali, all’uso pubblico. Con questo progetto si è voluto confermare ed incrementare la valenza ecologica e paesaggistica del luogo attraverso la creazione di aree a bosco che si andranno a collegare agli interventi limitrofi già realizzati. La collocazione dell'area è inoltre strategicamente funzionale per uno sviluppo di percorsi ciclo-pedonali che mettano in connessione diversi quartieri della città. La creazione di strade-verdi al riparo dal traffico veicolare permetterà, oltre ad una migliore fruibilità dell’area, di collegare il quartiere Po con la via Massarotti (quartiere Castello) e la via Milano (quartiere Incrociatello). Prima della progettazione definitiva, come è stato ricordato durante il sopralluogo, sono avvenuti confronti pubblici per acquisire i pareri dei cittadini di cui si è tenuto conto.



Sulle cartografie del ‘900 era stato rilevato che, nella zona a sud del colatore Morbasco c’era un’area ad orti e frutteti che questa riqualificazione ha voluto ricreare per recuperare e valorizzare pienamente l’identità del luogo. Questi spazi sono stati collocati vicino agli edifici del parco per ragioni funzionali alle attività didattiche e formative che si intendono sviluppare. Per quanto riguarda le specie vegetali coltivate e in particolare per i frutteti sono state privilegiate le varietà antiche e tipiche della nostra tradizione contadina.

In corrispondenza degli accessi al parco sono state messe a dimora piante pronto effetto per creare delle “porte verdi” che valorizzino la percezione dello spazio. In particolare questo è avvenuto lungo i margini dei percorsi pedonali per ricostituire le tracce fisiche e storiche del nostro paesaggio agrario. L’alternanza di aree più vaste (macchie) e aree prevalentemente lineari (siepi) contribuirà ad aumentare la diversificazione ambientale dell’area e contribuisce ad accrescerne il pregio paesaggistico ed estetico. Sono state utilizzate specie arboree ed arbustive autoctone e la scelta è avvenuta prevalentemente sulla base dello studio della vegetazione potenziale, con lo scopo di costituire la più ampia composizione possibile.


Stato attuale del Parco Morbasco Sud




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