“Esprimiamo
estremo dispiacere per la vostra decisione di rinunciare all’edizione
2015 del Festival Le corde dell’Anima, anche in versione ridotta.
Siamo disponibili subito a lavorare per il 2016”. Così il sindaco
Gianluca Galimberti nella lettera indirizzata il 9 marzo 2015 al
presidente di PubliaEventi Pierluigi Filippini e allo staff tecnico
de Le Corde dell’anima a seguito della decisione di non
realizzare il Festival, decisione resa pubblica nella giornata
odierna attraverso i media (come espresso dal sindaco in Consiglio
comunale, il Comune di Cremona ha rispettosamente atteso che
PubliaEventi rendesse pubblico quanto deciso).
“Come
Amministrazione comunale - ha scritto il sindaco nella lettera - ci
siamo resi disponibili fin da settembre a costruire sinergie
organizzative ed economiche per non interrompere quella che è ormai
diventata una tradizione per molti cremonesi e non solo”.
Il sindaco
nella lettera ripercorre quanto fatto dall’Amministrazione.
“Abbiamo subito rappresentato al capo progetto esecutivo Marco
Aschedamini (negli incontri del 30 settembre 2014 e del 3 dicembre 2014)
e successivamente anche al direttore Anna Folli (nell'incontro del 13
febbraio 2015), le progettualità culturali sul 2015 per la città di
Cremona e il lavoro intenso di ricerca di sponsor e di costruzione di
sinergie internazionali. In questo contesto di grandi progettualità
e fermento culturale e turistico, pur in una contemporanea difficoltà
di bilancio per il Comune, abbiamo preso atto della prospettiva di
diminuzione di intervento economico da parte di PubliaEventi,
dichiarata dal direttore e dal capo progetto durante gli incontri, ed
abbiamo subito comunicato, nel rispetto della normativa e della
trasparenza, la possibilità di un contributo da parte del Comune di
Cremona: da 10.000,00 a 30.000,00 euro, in linea con quanto il Comune di
Cremona dà alla Festa del Torrone, manifestazione che ha un altro
format ma che è diventata negli anni di grandissimo richiamo e di
indubbia tradizione, e in linea con le somme erogate dal Comune negli
anni precedenti al 2014”.
“Non solo
- continua il sindaco Galimberti - ci siamo subito resi disponibili a
collaborare sul versante della programmazione e dell'organizzazione,
sempre nel rispetto dei diversi ruoli, anche ripensando alla formula,
attraverso una costruzione di cabina di regia più ampia che accanto
al singolo privato coinvolga altri enti ed istituzioni. Crediamo,
infatti, che solo una sinergia tra più realtà possa portare ad un
risultato duraturo nel tempo”.
La
conclusione guarda già al prossimo anno. “Dispiace che non si
possa cercare di pensare insieme ad un format leggero per il 2015,
magari collegato all’Esposizione Universale di Milano - conclude il
sindaco - Per quanto riguarda l’anno 2016, ovviamente, ci rendiamo
fin da subito disponibili a lavorare, con spirito costruttivo e
collaborativo, affinché Le corde dell’anima torni ad essere un
appuntamento della programmazione culturale della nostra città”.