Tutela
ambientale e contenimento della spesa corrente. Questi i principi che
ispirano le linee di indirizzo contenute nella proposta del primo
Piano di azione per il risparmio energetico negli edifici comunali
approvate dalla Giunta nella seduta odierna su proposta
dell'assessore all'Area Vasta e alla Casa Andrea Virgilio. Il
Piano prevede l’istituzione di un nuovo Sistema di gestione
dell’energia necessario ad individuare le maggiori criticità e
stabilire i piani economici futuri, utili ad abbattere la spesa
energetica corrente. A partire dagli edifici scolastici.
Il nuovo
sistema istituisce il protocollo Plan – Do – Check – Act
introducendo nella programmazione interventi finalizzati
all’efficienza energetica quattro nuove fasi di lavoro. Fase 1
(Plan – Fase di definizione Energy Policy – Piano di Azione):
vengono definiti gli indicatori di performance, i dati da monitorare,
gli obiettivi da raggiungere, la metodologia di verifica dei
risultati e la periodicità dei controlli; fase 2 (Do – Fase di
implementazione): possibilità di attuare modifiche alle proposte
iniziali; fase 3 (Check – Fase di verifica): controlli ed analisi
dei dati monitorati e degli indicatori di performance energetica
scelti nella prima fase; fase 4 (Act – Fase di miglioramento):
definizione della scala di priorità degli interventi e delle
proposte per migliorare ulteriormente le prestazioni energetiche e la
loro attuazione.
Quattro gli edifici scolastici da cui partire,
ritenuti significativi per realizzare gli interventi migliorativi:
scuola secondaria di primo grado “Anna Frank”, scuola primaria S.
Ambrogio, scuola secondaria di primo grado “Virgilio” e scuola
primaria “don Primo Mazzolari”. Tale scelta, ristretta ad un
campione di edifici che hanno bisogno di parecchia energia, serve a
sviluppare in un ambito circoscritto il nuovo Sistema di gestione
dell’energia, poi replicabile, con minori rischi e alla luce dei
risultati ottenuti, su un insieme più vasto di immobili comunali.
Il
Piano di azione per il risparmio energetico negli edifici comunali
verrà attuato con futuri piani finanziari, con l’adozione di
strumenti contrattuali innovativi, con il reperimento di fondi
strutturali europei FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) POR
(Programma operativo regionale), le cui modalità di adesione sono
ancora in via di definizione da parte della Regione Lombardia. In
base a tali piani verranno inserite le relative previsioni di
finanziamento nel Programma delle Opere Pubbliche interessate.
"La
diminuzione del consumo di energia grazie a misure che permettono di
migliorare l'efficienza energetica - è la dichiarazione
dell'Assessore Virgilio - può liberare risorse pubbliche da
destinare ad altri scopi. La pianificazione energetica a livello
locale (PAES) prevede già, come obiettivi di miglioramento
dell’efficienza energetica pari al 20% da qui al 2020, azioni
significative sugli edifici comunali. Le azioni volte al
miglioramento dell’efficienza energetica nelle strutture comunali
da oggi sono inserite in un piano strutturato che tiene conto non
solo di un’attività di monitoraggio costante nel tempo circa i
consumi reali rilevati nei singoli edifici comunali, ma anche della
verifica dell’efficacia degli interventi realizzati".