Aggiornamento
sul processo di decommissioning dell’inceneritore di Cremona in
Commissione consiliare Ambiente tenutasi nel tardo pomeriggio. Il sindaco Gianluca Galimberti,
l’assessore alla Salute e al Territorio Alessia Manfredini e
l’assessore alle Risorse Maurizio
Manzi hanno delineato il lavoro fatto, i dati acquisiti e le prossime
mosse. In Commissione anche l’amministratore delegato di LGH Franco
Mazzini e il direttore di AEM Gestioni Enrico Ferrari. “Siamo in
un’epoca caratterizzata da un trend nazionale, regionale e
territoriale di diminuzione dei rifiuti prodotti - ha spiegato il
sindaco Gianluca Galimberti -
Contemporaneamente, siamo di fronte ad un aumento al 70% di raccolta
differenziata in città nel corso del 2015 con un calo stimato di rifiuti urbani residui da smaltire, un correlato calo di rifiuti prodotti e una direzione
precisa che è la tariffazione puntuale”.
"L’inceneritore - ha
continuato il sindaco - è di proprietà di LGH, cioè di cinque
territori. L’impianto può bruciare un massimo di 70mila tonnellate
annue di rifiuti che derivano dalla massa di rifiuti urbani residui che, secondo il trend è in
calo, da rifiuti speciali o, con la normativa dello Sblocca Italia,
da rifiuti provenienti da altre parti del Paese. Su questo ultimo
tema il Consiglio comunale si è espresso dando indirizzo preciso
alla Giunta di descrivere al Governo le caratteristiche dell’impianto
e di manifestare l’inopportunità di collettare rifiuti da altri
territori. Ecco, dunque, le lettere inviate al Ministro all’Ambiente
Galletti e al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano
Delrio. Altre caratteristiche sono l’efficienza dell’inceneritore,
l’ammortamento e la manutenzione ordinaria e straordinaria sulla
base dei parametri sempre più rigidi imposti dall’Unione Europea.
Il problema della costruzione di una exit strategy dall’inceneritore
è capire quanto costa: non solo quanto costa spegnerlo, ma anche
quanto costa mantenerlo. Qual è il cammino in corso? Due tavoli di
confronto: un tavolo regionale, che da novembre si è riunito quattro
volte ed esaurirà il proprio mandato entro il 15 settembre 2015 con
un rapporto conclusivo entro il 31 dicembre 2015; un tavolo istituito
in LGH che si riunirà per la prima volta a fine mese e che terminerà
il lavoro ad ottobre 2015. La questione è complessa e va studiata
con tutta la competenza e la serietà possibili; uno studio
commissionato da LGH al Politecnico che verrà consegnato a metà
maggio. Al termine di tutto questo lavoro avremo il quadro completo
per definire le tempistiche opportune”.
La dirigente comunale del
Settore Sviluppo, Lavoro e Area Vasta Mara Pesaro ha illustrato i
dati. In base al Piano regionale di gestione dei rifiuti (delibera
regionale n.1990 del 20 giugno 2014), l’indice di efficienza
energetica dell’impianto di Cremona è di 0,54 (E/min), dato che
posiziona l’impianto di Cremona in Lombardia solo prima di ACCAM SpA di Busto Arsizio (0,427) e di CORE SpA (0,51). Dati congrui con
quelli di ARPA Lombardia del 2014: l’impianto di Cremona ha
un’efficienza energetica di 0,55 più alta solo di Accam (0,38).
“Il dato di efficienza energetica - ha spiegato il sindaco - è un
parametro non burocratico, ma tecnico preciso e riassuntivo del
funzionamento complessivo dell’impianto. Ecco perché lo abbiamo
menzionato nelle lettere indirizzate al Governo. Proprio l’efficienza
energetica è importante per considerare l’impatto ambientale”.
Per quanto riguarda la produzione di energia, in particolare termica,
l’inceneritore si posiziona, invece, nella parte alta della
classifica regionale. Richiamata anche la delibera di Regione
Lombardia del 13 marzo 2014 che definiva il caso di Cremona
“un’esperienza pilota nel senso della valutazione funzionale al
decommissioning selettivo”.
“In campagna elettorale - ha concluso
il sindaco - abbiamo sempre fatto un’analisi a 360 gradi e abbiamo
sempre ripetuto che era importante elaborare un serio piano
industriale. Il percorso delineato va proprio in questa direzione. Un
percorso laico, non ideologico che deve affrontare diverse questioni.
Tra cui anche, e lo chiedo a tutti i consiglieri: siete d’accordo o
no che l’inceneritore di Cremona colletti rifiuti da altri
territori L’Amministrazione precedente ha avviato un percorso,
questa amministrazione lo continua con due tavoli tecnici che stanno
lavorando, per di più in confronto con gli altri territori. Alla
fine del percorso potremo definire le tempistiche”.
I dati illustrati durante la seduta della Commissione consiliare
I dati illustrati durante la seduta della Commissione consiliare