Da segnalare inoltre che, sempre sabato 20 settembre, al Museo della Civiltà Contadina, alle 17, si terrà l’incontro di studio “L’affascinante messaggio delle icone”, organizzato in collaborazione con alcune associazioni culturali (sono in programma interventi di Vittorio Cozzoli, di don Roberto Rota e di Giovanni Mammoliti, ai quali farà seguito una breve dimostrazione di tecnica pittorica a tema).
Sabato 20
settembre, alle 16.00, nell’Auditorium Giovanni Arvedi, sarà
possibile ascoltare – al costo di 1,00 euro - il suono dello
Stradivari “Vesuvius” 1727 affidato, per un’audizione
straordinaria, alla violinista Lena Yokoyama. La storia dello
strumento è testimonianza tangibile di come scelte etiche e concorso
di ognuno permettano costruzione e fruizione del patrimonio
culturale.
Il “Vesuvius” fu infatti donato a Cremona, per volontà
testamentaria, dal musicista Remo Lauricella, affezionato alla città
che frequentava da tempo. Il passaggio di proprietà tuttavia era
vincolato al pagamento dei diritti di successione: si aprì una
sottoscrizione pubblica e furono proprio la generosità della
cittadinanza e di diversi enti locali a permettere allo Stradivari di
tornare all’ombra del Torrazzo.
Per tutta la giornata, poi,
l’invito al Museo è particolarmente accattivante: i visitatori
potranno accedere alle collezioni, dalle 10 alle 18, pagando il
biglietto ridotto (7,00 euro) anziché intero. La quota include anche
l’ingresso a tre mostre promosse in occasione della rassegna
STRADIVARIfestival: “Cremona 1937” racconta la nascita del Museo
di Liuteria Moderna, “Liutai italiani del 21° secolo”
testimonia, attraverso la presenza di 163 costruttori provenienti da
ogni regione e dei loro strumenti, la vivacità eclettica di questa
espressione alto artigianale, mentre “Maestri, omaggio alla
carriera” celebra l’abilità di Francesco Bissolotti, Giancarlo
Guicciardi, Gio Batta Morassi e Renato Scrollavezza.