Il Cra di
Porcellasco (sede del Centro per la Ricerca e la Sperimentazione in
Agricoltura) al centro dell’attenzione dell’Amministrazione
comunale. Il sindaco Gianluca Galimberti, con il vicesindaco
Maura Ruggeri e il sottosegretario alle Riforme Luciano
Pizzetti, ha accolto in Comune questa mattina la Dirigente
Generale della Direzione Centrale Affari Giuridici del Cra,
dottoressa Ida Marandola. Al tavolo anche Giorgio Giraffa
del Cra-Flc di Lodi, da cui il Cra cremonese dipende, Fabio Abeni
del Cra cremonese e rappresentanti di Libera Associazione
Agricoltori, Coldiretti e Cia (Confederazione Italiana Agricoltori).
Tema centrale, la permanenza del Cra di Porcellasco a Cremona dopo la
notizia di qualche mese fa di una possibile chiusura del centro
cremonese per accorpamento con quello lodigiano.
“Dobbiamo
avere la consapevolezza della straordinarietà di questa terra - ha
esordito il sindaco Galimberti - Qui ci sono filiere importanti ed
uniche, come quella agroalimentare e zootecnica. In questo contesto
c’è la difficoltà di una terra che deve riscoprire la sua
identità e rilanciarsi. Come è che ci si rilancia? Integrando il
mondo della produzione e la ricerca, l’università, le imprese e i
laboratori di ricerca. Questo è uno dei volani di sviluppo”.
“Questo
territorio - ha proseguito il sindaco - è luogo ideale per questo
importante centro di ricerca in ambito zootecnico e agroalimentare.
Per questo voglio manifestare alla dottoressa Marandola tutto il
nostro entusiasmo, la volontà politica forte di costruire sinergie
per nuove progettualità”.
“La
specializzazione della ricerca - ha detto la dottoressa Marandola -
non può rispondere solo all’esigenza di spending review perché la
nostra attività è troppo importante per il Paese. Noi abbiamo il
dovere di rilanciare la nostra presenza sul territorio e insieme di
razionalizzare. Per il centro di Cremona, che ha un’attività
scientifica viva e vivace, abbiamo bisogno di un progetto nuovo e
concreto che costruisca sinergie tra ricerca e mondo produttivo da
portare al Consiglio di Amministrazione. Per farlo serve l'appoggio
di tutto il territorio”.
“Le
categorie hanno manifestato interesse per questo progetto - ha detto
il vicesindaco Ruggeri - Il Comune farà da facilitatore per la
costruzione di nuove progettualità, dandosi degli obiettive e delle
scadenze precisi”.
“Il tema
non è difendere per non tagliare - ha proseguito il sottosegretario
Pizzetti - ma difendere una struttura che è fondamentale e vitale
per un intero sistema economico. La ricerca in questa filiera deve
stare sul campo, ce lo dice il mondo produttivo”.
Su proposta
del sindaco Galimberti, entro il mese di settembre, partirà un
gruppo di lavoro per costruire un progetto concreto di rilancio.