Il sindaco Oreste Perri,
dopo che la Giunta comunale, su proposta del vice sindaco e dell’assessore al
Bilancio Roberto Nolli, ha espresso parere favorevole, ha sottoscritto
l’atto di partecipazione, nonché la proposta di contratto che
ne permette la realizzazione,
dell’operazione “Credito in Cassa” l’iniziativa,
promossa da Regione Lombardia e da ANCI Lombardia, che smobilizza un miliardo
di euro per pagare le imprese creditrici verso le pubbliche amministrazioni. La
misura consente infatti alla Regione di anticipare il pagamento dei debiti
scaduti degli Enti locali concedendo nuova
liquidità alle imprese di qualsiasi dimensione e settore.
“Credito in Cassa” si
rivolge a tutte le imprese lombarde (micro, piccole, medie e grandi) singole in
qualunque forma costituite, con sede legale o operativa in Lombardia,
appartenenti a tutti i settori, che abbiano crediti scaduti o che saranno
scaduti alla data di presentazione della domanda per la fornitura di beni,
servizi, lavori nei confronti degli Enti locali lombardi.
Un miliardo di euro è
stato messo a disposizione dalle società di factoring convenzionate che
acquisteranno i crediti vantati dalle imprese nei confronti degli Enti locali
aderenti a 'Credito in Cassa', attraverso contratti di cessione del credito pro
soluto stipulati con le imprese creditrici. La cessione pro soluto libera in
tal modo l'impresa dal rapporto debito-credito con l'Ente locale e vede la
società di factoring quale nuovo creditore dell'Ente locale.
I crediti vantati dalle
imprese nei confronti dell'Ente locale devono essere certificati da
quest'ultimo ai sensi del Decreto ministeriale Certificazione del 25 giugno
2012. I crediti devono altresì essere scaduti, non prescritti, certi, liquidi
ed esigibili al momento della presentazione della domanda di accesso
dell'impresa all'iniziativa “Credito in Cassa”. I crediti possono riguardare
sia le spese correnti (spese ordinarie), sia le spese in conto capitale (spese
di investimento) e avere un importo minimo di 10.000 euro e massimo di 750.000
per i Comuni e le Unioni di Comuni e di 1,3 milioni per le province e i capoluoghi
di provincia.
Se l'impresa si impegna a
liquidare a sua volta i propri sub-fornitori, tali importi sono aumentati
rispettivamente fino a 950.000 euro per i crediti verso i Comuni e le Unioni di
Comuni e fino a 1,5 milioni di euro per i crediti verso le Province e i Comuni
capoluoghi di provincia.
Grazie alla cessione del
credito pro soluto, le imprese possono migliorare la situazione dei propri
bilanci immettendovi liquidità e guadagnare la possibilità di accedere a nuovi
crediti. Grazie al contributo di Regione Lombardia i costi connessi alle
operazioni di cessione dei crediti sono scontati a favore delle imprese nella
misura dello 0,75 per cento.
D’altro canto gli Enti
locali, e d’ora in poi anche il Comune di Cremona, possono riprogrammare i
pagamenti legati a debiti già maturati anche successivamente alla data del 31
dicembre 2012 (limite temporale previsto dal DL n. 35/2013) e dilazionare il
rimborso dei propri debiti fino a 8 mesi per quelli di parte corrente e fino a
18 mesi - nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica - per quelli di parte
capitale senza nessun onere economico a proprio carico. Le scadenze massime
previste per il rimborso sono di 12 mesi per la parte corrente e di complessivi
36 mesi per gli investimenti, con interessi moratori a carico degli Enti locali
inferiori a quelli previsti dalle legge.