Storie di vite sospese: esperienze migranti. Questo il titolo
del quarto e penultimo appuntamento di Chiacchiere in cortile – Piccola
rassegna di incontri sulle tematiche della famiglia 2013, promossa e sostenuta
dal Settore Politiche Sociali con il Centro per le Famiglie. L'incontro, dopo
il partecipato appuntamento realizzato nella splendida ed accogliente corte di
Palazzo Fodri, si terrà domenica 22
settembre, alle 17,00, a SpazioComune (piazza Stradivari, 7).
L'incontro, realizzato nell'ambito del
progetto Reti nella città e in collaborazione con il Centro Interculturale
Mondinsieme ed inserito nella XXII Festa del
Volontariato Cremonese, sarà condotto come sempre da Anna Lazzarini, e vedrà la
partecipazione di Sabrina Ignazi della Caritas Ambrosiana di Milano e di
Silvia Mineri, referente dell'Associazione Donne Senza Frontiere.
L'ingresso è libero.
Come avvenuto negli altri incontri, anche in questo lo spunto di
riflessione lo darà un libro. Questa
volta si tratta di Miei cari figli, vi scrivo di Lilia Bicec, una sorta di
diario contenente lettere dell'autrice indirizzate ai figli e mai spedite. La
giornalista moldava scrive delle
ragioni urgenti che la spingono a lasciare il suo paese e la sua
famiglia per affrontare un viaggio pieno di incognite, in clandestinità, ed approdare in un paese straniero dove
intraprendere un difficile e faticoso percorso di integrazione. La scrittura
diventa allora un modo per tenere vivo il rapporto con i figli ma anche con il
proprio paese, la propria storia e la propria cultura d'origine, in sostanza
per esorcizzare la paura della perdita: degli affetti, delle radici,
dell'identità. Anche il difficile percorso verso l'integrazione di Lilia Bicec
conosce tappe per così dire obbligate e
comuni a moltissime donne migranti dell'Est europeo: quello dell'impiego e
reimpiego nella cura delle persone anziane presso le famiglie italiane. E di
queste ultime si svelano, nel libro, differenti atteggiamenti e sfaccettate
modalità di accoglienza.
Lilia Bicec
Nasce in un piccolo paese
della Repubblica moldava da Eugenia e Michael, ex deportati in Siberia. Studia
a Chisinau dove diventa giornalista per giornali e radio. Nel 2000 arriva in
Italia lavorando come colf e badante, ora vive a Brescia dove ha fondato
l'associazione Moldbrixia. Nel 2009 ha pubblicato in rumeno il nucleo centrale
di Miei cari figli, vi scrivo (Einaudi, 2013) con il titolo Testamento
non letto (Cartier).
Sabrina Ignazi
Laureata in psicologia con
indirizzo Sociale e dell'Educazione, ha conseguito l'abilitazione all'esercizio
della professione di psicologo. E' inoltre specializzata in Criminologia
Clinica preso l'Istituto di Medicina Legale dell'Università degli Studi di
Milano. Collabora con Caritas Ambrosiana nelle aree Rom e Sinti, tratta e
prostituzione, maltrattamento e grave disagio della donna. Svolge mansioni di
organizzazione di eventi e di corsi di formazione. Opera in qualità di
formatrice, progettista, autrice e co-autrice di contributi, articoli, volumi e
pubblicazioni varie di è anche curatrice. Coordina attività di rete e partecipa
a gruppi di ricerca e di studio. Partecipa al Forum permanente sulla
prostituzione (dal 2004) e all'Osservatorio sulla tratta e sulla prostituzione
in collaborazione con Regione Lombardia e Università Bicocca di Milano.
Donne senza frontiere
Associazione di volontariato nata nel 2009 e composta da donne straniere e italiane. L'associazione è impegnata nel divulgare, promuovere, rendere visibili e fruibili servizi sia pubblici sia privati, iniziative, opportunità offerte dal territorio utili alle donne, alle famiglie, alla comunità. Promuove inoltre attività di inclusione sociale e di dialogo interculturale con supporto alle donne immigrate e alle loro famiglie. L'associazione realizza varie iniziative rivolte sia alla cittadinanza sia al mondo della scuola. Da due anni cura lo sportello Spazio Donna.
Per informazioni
Centro per le Famiglie -
largo Madre Carelli, 5
tel. 0372 407322 – 0372 407373