09 dicembre 2014

Le collezioni botaniche del Seminario Vescovile in mostra al Museo di Storia Naturale da sabato 13 dicembre fino al 18 gennaio 2015

Le collezioni botaniche del Seminario Vescovile saranno in mostra dal 13 dicembre 2014 al 18 gennaio 2015 nell'ambito del tradizionale appuntamento 'Spazio aperto nel museo. Patrimoni condivisi...', momento in cui il Museo di Storia Naturale ospita collezioni di altre istituzioni scientifiche del nostro territorio. Ci sarà un’anteprima la mattina del 12 dicembre per le classi del Liceo Vida. La mostra s'intitola Et cum libellis loquor. In dialogo con la natura.

Fin dal momento della sua fondazione, avvenuta alla fine del XVI secolo, in Seminario si prestò particolare cura all’educazione dei futuri sacerdoti. Per quasi due secoli essa venne affidata ai Gesuiti, chiamati dal vescovo Speciano a fondare un Collegio in città. Dopo la soppressione dell’ordine e con la riapertura del Seminario dopo la parentesi pavese, voluta da Giuseppe II d’Austria, nei primi anni del XIX secolo venne promossa una riorganizzazione didattica e strutturale.

La sede storica, collocata presso la chiesa di Santa Margherita, fu ampliata per volontà del vescovo Omobono Offredi che promosse anche l’accrescimento della Biblioteca e la fondazione di un “gabinetto fisico” come complemento alle lezioni di storia naturale. Inaugurato solennemente nel 1828, il laboratorio comprendeva, oltre a strumenti scientifici, una collezione mineralogica, una ornitologica e diversi animali tassidermizzati. Nel corso del tempo le collezioni si arricchirono progressivamente grazie a donazioni ed acquisti che hanno portato all’assetto attuale. 

Originato a scopo puramente didattico, il “gabinetto di storia naturale”, caduto in disuso nel corso del tempo a causa delle mutate esigenze, rappresenta oggi una testimonianza che si lega alla storia del Seminario e dell’educazione in esso profusa che includeva materie quali la fisica sperimentale, la storia naturale, la botanica e l’agraria. 

Il percorso della mostra si snoda nel tempo attraverso una selezione di volumi a tema botanico, stampati tra il XVI al XVIII secolo, conservati nel fondo antico della Biblioteca del Seminario a cui fanno da corollario una curiosa raccolta di modelli micologici in cera, realizzati dal milanese Ignazio Pizzagalli nel 1825, ed una collezione di erbari legati a libro e in carte sciolte, con campioni raccolti tra la prima metà e la fine del XIX secolo.

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