11 dicembre 2014

Ecco il Fondo di solidarietà da alimentare con il contributo di tutti


L'incontro svoltosi nel pomeriggio a Palazzo Comunale con i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL ha dato il via alla campagna di comunicazione a favore del Fondo di solidarietà per situazioni di fragilità, iniziativa che trova riscontro nelle intese convenute proprio con le organizzazioni sindacali. Da venerdì 12 dicembre, sul sito istituzionale del Comune, sono in evidenza le modalità attraverso le quali tutti possono concorrere ad alimentare il Fondo. All'incontro, coordinato dal sindaco Gianluca Galimberti, hanno partecipato l'assessore alla Risorse Maurizio Manzi, l'assessore alla Trasparenza e Vivibilità sociale Rosita Viola, l'assessore al Welfare di comunità Mauro Platè ed Eugenia Grossi, dirigente del Settore Politiche Sociali per l'Amministrazione comunale. Per la parte sindacale sono intervenuti Donata Bertoletti (CGIL), Monica Manfredini (CISL), Mario Penci (UIL), Roberto Carenzi (SPI CGIL) e Pietro Bolzoni (FNP CISL).

Siamo soddisfatti - dichiarano al riguardo i rappresentanti delle organizzazioni sindacali - per l'avvenuta realizzazione del Fondo di solidarietà. Un anno fa le organizzazioni sindacali e l'Amministrazione comunale, insieme ad AEM, hanno condiviso la necessità di affrontare le emergenze economiche di molte persone e famiglie superando la logica dell'assistenzialismo. L'obiettivo che ci siamo posti è di accompagnare le famiglie e le persone verso l'emancipazione dalla situazione di povertà: passare dunque dall'assistenza verso l'autonomia delle famiglie. L'istituzione del Fondo pone quindi le condizioni per un grande progetto di solidarietà a beneficio di tutta la comunità. Confidiamo nello stanziamento nel Fondo di risorse, ma non solo da parte pubblica. Sarà infatti importante anche la partecipazione di privati e semplici cittadini. Abbiamo inoltre condiviso la scelta che la governace del Fondo debba fare riferimento all'Amministrazione comunale e, in particolare, che siano i Servizi Sociali a verificare le singole situazioni”.

Il Fondo di solidarietà per situazioni di fragilità, creato dal Comune di Cremona grazie all'accordo e alla collaborazione di sindacati, aziende di servizi, associazioni e altre realtà del territorio, nasce per andare oltre il bilancio tra bisogni e risorse disponibili, per costruire una solidarietà comune, per aiutare le persone in difficoltà. Verso un welfare rigenerativo: l'attivazione di un percorso di accompagnamento all'autonomia in una logica di valorizzazione di risorse personali e di comunità, lontana da un modello assistenzialistico.

Si tratta di un Fondo che si alimenta con il contributo di tutti: cittadini, enti, imprese, fondazioni, e così via. Da qui lo slogan che lo caratterizza: aiutaci ad aiutare, per una città capace di generare solidarietà.


L'istituzione del Fondo è stata dall'inizio dell'insediamento una priorità per il sindaco e per tutta la Giunta, ed è il risultato di un lavoro congiunto tra l'assessore alla Trasparenza e Vivibilità sociale Rosita Viola e l'assessore al Welfare di comunità, Servizi alle famiglie e alla persona, Mauro Platé. Dopo l'approvazione delle linee guida, avvenuta il 14 novembre scorso, il Fondo di solidarietà per situazioni di fragilità - istituito formalmente con l'approvazione delle variazioni di Bilancio sottoposte al Consiglio comunale e approvate il 29 settembre scorso – procede ora nel suo percorso attraverso la definizione delle modalità grazie alle quali può essere fatta la contribuzione volontaria. Su tale Fondo, come stabilito dall'Amministrazione, sono già confluiti i risparmi derivanti dalla riduzione volontaria delle indennità del sindaco e degli assessori.

La costituzione del fondo di solidarietà trova riscontro nelle intese avvenute con le organizzazioni sindacali territoriali confederali e dei pensionati CGIL, CISL e UIL, nonché con alcune aziende quali AEM Cremona e AEM Gestioni, con altri stakeholder del territorio, pubblici e privati. Lo scopo è realizzare interventi di accompagnamento per prevenire situazioni di progressivo impoverimento delle famiglie e di indebitamento, di presidio del territorio da parte degli operatori sociali, sia pubblici che privati, capaci di favorire l'individuazione delle situazioni di disagio e fragilità.

L'istituzione del Fondo di solidarietà per situazioni di fragilità ha come obiettivo principale il contrasto all’esclusione sociale e alla povertà rispondendo a bisogni immediati di soggetti indigenti. L’attivazione rappresenta una risposta ai bisogni che il Comune intende affrontare in sinergia e con la collaborazione delle numerose realtà attive quali le associazioni che si occupano di interventi di contrasto alla povertà e di sostegno alla famiglia, agli oratori, ai comitati di quartiere.

Il Fondo si affianca a tutti gli altri interventi previsti in materia con lo scopo principale di alleviare i casi in cui altri strumenti non possano essere applicati o non siano sufficienti. Il Fondo non applica discriminazioni di alcun genere e si rivolge ai cittadini italiani e agli stranieri, in regola con le norme relative al soggiorno, residenti a Cremona. Il Fondo opera nell’assoluto rispetto della dignità e del diritto alla riservatezza di tutte le persone che ne beneficeranno e prevede la possibilità di adesione da parte di quanti (enti del Terzo Settore, associazioni, fondazioni, parrocchie, privati cittadini) ne condividono le finalità, attraverso forme di contribuzione volontaria.


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