16 dicembre 2014

XII Rapporto sull'immigrazione straniera in provincia: per l'assessore Viola nel nostro territorio la donna sempre più come primo migrante

I dati del XII Rapporto sull'immigrazione straniera in provincia di Cremona ci consegnano una fotografia al femminile dei flussi migratori nel nostro territorio che vede sempre più la donna come primo migrante. Circa Il 21,2% delle lavoratrici straniere regolarmente residenti in provincia di Cremona è impiegato nell’ambito dell’assistenza domiciliare, e il 15,2 % sono addette alle pulizie. Straniere di casa, donne che vivono e lavorano a stretto contatto con le famiglie italiane. Donne coraggiose, che hanno un ruolo importante anche nella vita delle donne italiane, ma anche donne sole, spesso pioniere per figli e compagni rimasti nei Paesi di origine. Parallelamente si assiste alla presenza di una nuova generazione che si sta formando, una generazione mista quella delle seconde generazioni, e all’incremento della presenza di nuclei familiari”. Così l'assessore alla Trasparenza e alla Vivibilità Sociale Rosita Viola commenta i dati XII Rapporto sull'immigrazione straniera in provincia di Cremona. Annuario Statistico 2013, illustrati nel corso del convegno Gli immigrati in provincia di Cremona: contesto, azioni e progetti, tenutosi nella Sala Eventi di SpazioComune.

Per l'assessore Rosita Viola, che è intervenuta come relatrice al convegno, “è necessario dunque dedicare attenzione alla componente femminile, che soffre di un maggiore grado di isolamento, e all’integrazione non subalterna delle seconde generazioni a fronte di aspettative di emancipazione e miglioramento delle proprie condizioni sociali ed economiche”.

L'appuntamento, che si è aperto con l'introduzione del presidente della Provincia Carlo Vezzini, ha visto intervenire Alessio Menonna, ricercatore della Fondazione ISMU – ORIM Regione Lombardia che ha presentato i dati del Rapporto e Issa El Hamad, dirigente medico del Dipartimento di Malattie Infettive dell'Azienda Ospedaliera “Ospedali Civili” di Brescia. Per i Comuni di Cremona e Casalmaggiore hanno poi preso la parola rispettivamente Angela Beretta, assessore al Welfare a Crema, e Gianfranco Salvatore, assessore alle Politiche Sociali a Casalmaggiore. 

“Dal confronto tra i diversi territori di Cremona, Crema e Casalmaggiore - conclude l'assessore Viola - è emersa oggi l'opportunità di percorsi di intervento integrati nonché una visione sistemica e non semplificata dei problemi e delle possibili soluzioni a livello territoriale. Essere consapevoli e conoscere i flussi migratori come dinamiche più ampie, europee e globali, riconoscerli nella loro natura stabile e strutturale ci aiuta a superare quell'approccio emergenziale che caratterizza da anni il nostro Paese”.

Il XII Rapporto sull'immigrazione straniera mette in evidenza, tra l'altro, che la presenza degli immigrati nel territorio provinciale è quasi quintuplicata dal 2000 ad oggi, giungendo a sfiorare, a metà 2013, le 49.000 unità; tuttavia, negli ultimi anni dal 2010 al 2013, l’incremento del numero complessivo dei migranti ha subito un significativo rallentamento rispetto ai dati rilevati fino al 2009, contribuendo a rendere sempre più stabile il numero delle presenze. Inoltre, gli irregolari sono in forte calo, confermando la tendenza che, in circa dieci anni, ha fatto scendere l’incidenza di tale tipologia di migranti dal 30 al 4%. 

Gli occupati a tempo indeterminato sono passati dal 60% del 2000 al 40% del 2013, i disoccupati dal 7 all’11% stesso periodo; l’80% ha una casa di proprietà. Gli est-europei da inizio 2000 a metà 2013 hanno moltiplicato per sette le proprie presenze complessive in provincia (da meno di 3mila a 21mila), rappresentando anche la maggioranza assoluta della crescita negli ultimi dodici mesi; al contrario, nello stesso lasso di tempo gli africani sono solamente poco più che triplicati. 

Per quanto riguarda le singole cittadinanze, i rumeni si sono accresciuti di quasi 1.200 unità anche negli ultimi dodici mesi a cavallo tra 2012 e 2013 (+11%) e segnano, alla fine del primo semestre di tale ultimo anno, oltre 12mila presenze sul territorio provinciale cremonese, pari ad un quarto della presenza straniera complessiva; a seguire, col 18%, si segnalano la particolarità locale dell’India, con un aumento annuo di poco superiore alle 300 unità (+4%), il Marocco col 12% d’incidenza al 1° luglio 2013 e una crescita annua inferiore al paio di centinaia di unità (+3%) e al quarto posto l’Albania, con il 9% d’incidenza e oltre 300 unità in più negli ultimi dodici mesi (+8%). Questi quattro gruppi nazionali rappresentano quasi i due terzi della presenza straniera nella provincia di Cremona, caso unico in ambito lombardo.

Il rapporto - frutto della collaborazione attiva tra l’Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali Area Immigrazione e la Fondazione ISMU, nell’ambito della Rete interprovinciale a supporto dell’Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità (ORIM) della Regione Lombardia, è un importante strumento di lavoro che, attraverso le analisi e l'elaborazione dei dati, consente di approfondire la conoscenza dei processi migratori nel territorio provinciale e di contribuire alla programmazione territoriale, in linea con quanto previsto dalla riforma delle Province che, tra i propri compiti, vede anche quello fondamentale di raccolta ed elaborazione dati a supporto dei Comuni.


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