08 novembre 2013

Grande festa a Palazzo Comune per i 100 anni di Mario Coppetti


Sala dei Quadri di Palazzo Comunale gremita, oggi pomeriggio, per l'omaggio a Mario Coppetti, docente, politico, amministratore, artista, che il 10 novembre taglia il traguardo del secolo di vita. Una cerimonia più simile ad una grande festa voluta dal sindaco Oreste Perri e realizzata in collaborazione con la sezione dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), la sezione provinciale dell'ANPC (Associazione Nazionale Partigiani Cristiani) e la sezione provinciale dell'Associazione Nazionale Divisione Acqui. Un'occasione per presentare la pubblicazione La battaglia di Cremona – 9 Settembre 1943 che Mario Coppetti ha da poco dato alle stampe.
“E’ per me motivo di grande soddisfazione – ha detto il sindaco Perri nel suo indirizzo di saluto - poter ospitare a Palazzo Comunale questo incontro. Tutti abbiamo avuto modo di conoscere ed apprezzare, in più circostanze, la capacità di analisi di fatti e vicende che hanno segnato la storia più recente di Cremona, e non solo; analisi sempre condotta con lucidità e chiarezza, senza pregiudizi, ricordando quei momenti tragici che hanno segnato uno spartiacque per il nostro Paese. Anche ora, con questo saggio, Mario Coppetti sa trasmetterci, con parole toccanti, cosa significano veramente dolore per le sofferenze subite e gioia per la democrazia ritrovata”.

“E’ per me un onore aprire l’incontro, anche perché l’iniziativa segna un po’ l’avvio di alcune manifestazioni organizzate in città per festeggiare il centesimo compleanno di Mario: un traguardo importante di chi ha visto scorrere davanti ai propri occhi un secolo di storia, caratterizzato da grandi tragedie ma anche da profonde trasformazioni e cambiamenti”, ha poi aggiunto il sindaco, che ha così proseguito: “Parte della sua lunga vita Mario Coppetti l’ha trascorsa proprio in questo Palazzo dove è entrato, nella veste di vice sindaco, nel 1957, iniziando così la sua carriera di amministratore pubblico che in più occasioni è stato ricordato. Ed ora vi ritorna, qui è di casa, anche in veste di artista: a conclusione del nostro convegno, infatti, verrà inaugurata in due sale adiacenti a questa, un’esposizione di sue opere, a testimonianza di una passione vissuta per tutta la vita profusa anche nell’arte realizzando opere che, con la generosità che lo caratterizza, ha voluto donare alla città, una città che gli deve molto quale esempio di rettitudine e di profondo senso civico”.

La parola quindi a Mario Coppetti che, con piglio sicuro, ha spiegato il motivo di questa sua pubblicazione: “Non posso dare testimonianza di fatti vissuti quando un noto storico autore di vari libri sul fascismo e la guerra ha scritto che al mattino dell'11 settembre del '43 i punti nevralgici della metropoli (Milano) sono sotto controllo tedesco....in Lombardia, quel medesimo giorno, reparti germanici assumono pacificamente il controllo di Brescia e Cremona. Una totale disinformazione, un falso storico che ho ritenuto di confutare nel racconto sui fatti realmente avvenuti a Cremona il 9 settembre 1943”.

Sono trascorsi 70 anni, ma Mario Coppetti ha sentito il dovere di raccontare soprattutto ai giovani il ricordo di quei momenti tragici che rievocano e testimoniano ideali e speranze per le quali militari e civili cremonesi lottarono e morirono. E così, in piedi, con estrema lucidità, questo illustre testimone di un secolo della storia italiana e locale ha letto tutto d'un fiato le dieci pagine che raccontano come andarono realmente le cose a Cremona il 9 settembre 1943."Non è possibile dimenticare tanto dolore, tante sofferenze di uomini, donne e fanciulli senza tradire la loro memoria a quelle che furono le loro e le nostre speranze. Essi non chiedono a noi di essere degli eroi, ma di vivere ed operare quotidianamente con onestà, questo sì. Essi hanno il diritto di pretendere che il fare politico torni ad essere considerato un servizio alla società e non un mestiere da cui trarre i maggiori vantaggi possibili per i singoli o per i partiti”. Un finale accolto con un grande applauso e che il sindaco Oreste Perri ha apprezzato molto facendo sue queste parole.

Dopo i contributi dei rappresentanti delle tre associazioni che hanno collaborato all'organizzazione di quest'iniziativa, il sindaco ha donato a Mario Coppetti un mazzo di fiori, mentre Augusto Galli, attuale presidente della Società Autostrade Centro Padane, ha voluto anch'egli rendere omaggio a Mario Coppetti che, negli anni Settanta, ha avuto un ruolo importante nella realizzazione dell'autostrada che unisce Cremona a Brescia. Infine Tiziana Cordani, critica d'arte, ha parlato dell'artista Coppetti introducendo la mostra, da lei curata, ed allestita nelle due sale adiacenti a Sala Quadri, promossa dalla Società Filodrammatica Cremonese, dalla Galleria BertoldiArte, dall'ADAFA e dall'Associazione ex Allievi Liceo Scientifico “G. Aselli”. Una piccola ma significativa antologia delle opere che Mario Coppetti ha realizzato nella sua lunga carriera di artista e che sarà visibile, ad ingresso libero, fino al 10 dicembre prossimo. E proprio a questo lucidissimo centenario è toccato l'onore di tagliare il nastro della mostra che si inserisce nel programma dei festeggiamenti a lui dedicati da istituzioni cittadine, istituti scolastici ed associazioni artistiche.

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