Mercoledì
18 dicembre, alle 20,45, l'Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del
Violino ospiterà il Concerto benefico di Natale, iniziativa promossa
dal Comune di Cremona, dalla Diocesi di Cremona e dalla Fondazione
Arvedi Buschini con il contributo di numerosi sponsor. L'intero
incasso della serata sarà devoluto in beneficenza a famiglie
bisognose individuate dalla Diocesi e dal Comune di Cremona.
Protagonista di questo importante appuntamento sarà il violinista di
fama internazionale Uto Ughi insieme alla Camerata Ducale diretta dal
maestro Claudio Rimonda che si esibirà anche come violinista. Lo hanno annunciato nel corso di una conferenza stampa
tenutasi questa mattina a Palazzo Comunale il Sindaco Oreste
Perri, mons. Ruggero Zucchelli, Rettore-Parroco della
Cattedrale in rappresentanza della Diocesi di Cremona, e Maurizio
Calcinoni, Chief Executive Officer di Acciaria Arvedi S.p.A.,
delegato dal cav. Giovanni Arvedi. L'acquisto dei biglietti (posto
unico 50,00 euro) potrà essere effettuato già a partire da domani,
mercoledì 20 novembre, presso le biglietterie del Museo del Violino
e del Teatro Ponchielli. Per informazioni:
biglietteriamdv@teatroponchielli.it
– tel. 0372 080809, info@teatroponchielli.it
– tel. 0372 022001/0372 022002.
“Il
progetto – ha spiegato il sindaco Oreste Perri – nasce dalla
volontà di Comune, Diocesi e Fondazione Arvedi Buschini di abbinare
cultura e solidarietà, nella migliore tradizione di Cremona, che ha
risposto a tale proposta dimostrando sensibilità e generosità: è
grazie ai numerosi sponsor che hanno dato il loro significativo
contributo che potrà essere realizzato questo concerto il cui
ricavato sarà interamente e subito destinato alle famiglie bisognose
individuate dalla Diocesi e dal Comune attraverso l'Assessorato alle
Politiche Sociali”. “L'auspicio – ha aggiunto inoltre il
sindaco – è di dare vita ad un'iniziativa che possa ripetersi
anche nei prossimi anni, quale appuntamento che veda uniti pubblico e
privato con un unico fine: fare un dono alla città e sostenere chi
si trova in condizioni di disagio. Un disagio che, purtroppo,
soprattutto in questo momento, si sta diffondendo e sta mettendo a
dura prova tante famiglie”.
Dal canto
suo mons. Ruggero Zucchelli ha voluto sottolineare che il concerto
del 18 dicembre si lega alle iniziative che hanno caratterizzato la
Settimana della Carità appena conclusa, un binomio tra cultura e
solidarietà per riflettere sul tema del lavoro. Per mons. Zucchelli
la data scelta, a ridosso del Natale, vuole essere l'auspicio per
l'inizio di un nuovo anno che sia di speranza per il futuro delle
nuove generazioni. Infine, Maurizio Calcinoni, in rappresentanza
della Fondazione Arvedi Buscini, ha rimarcato come questo concerto
rappresenti l'esempio di quanto di importante si può fare grazie al
senso di partecipazione da parte istituzioni pubbliche, di
associazioni di categoria e di imprese private. Calcinoni, informando
che il concerto ha ottenuto il patrocinio di EXPO 2015, ha detto che
si tratta di una dimostrazione di compattezza, indispensabile quando
è necessario affrontare problemi come quelli che stiamo
attraversando. Nonostante la situazione di crisi infatti, in molti
hanno aderito all'appello e hanno offerto il loro contributo. “Una
bella occasione per lavorare tutti insieme”, ha quindi chiosato
Virginia Villa, direttrice della Fondazione Museo del Violino,
soprattutto con una grande protagonista come Uto Ughi e con un
maestro come Claudio Rimonda che, suonando strumenti dei più famosi
liutai cremonesi contribuiscono anche a portare nel mondo il nome di
Cremona.
A Roberto
Codazzi, critico musicale e coordinatore artistico del progetto, il
compito di illustrare il programma del concerto, che vedrà una prima
parte interamente dedicata a J. S. Bach con la Suite per orchestra n.
3 in re maggiore BWV 1068 e con il Concerto per due violini e
orchestra in re minore BWV 1043. Nella seconda parte sarà eseguita
la Ciaccona in re minore per violino ed orchestra di Tommaso Antonio
Vitali (1663 – 1745) e infine il Concerto per violino ed orchestra
n. 5 in la maggiore K 219 di W. A. Mozart. Questo il programma
ufficiale della serata, anche se, come ha dichiarato Roberto Codazzi,
non mancherà qualche piacevole sorpresa. Come si diceva Uto Ughi
suonerà il violino Antonio Stradivari “Kreutzer” 1701, mentre
Claudio Rimonda l violino Antonio Stradivari “Leclair” 1721, due
strumenti magnifici oltre che assai famosi per la loro storia.
Il Concerto
benefico di Natale, che ha avuto il patrocinio di EXPO Milano 2015,
avviene grazie al contributo di: Associazione Industriali Cremona,
Camera di Commercio di Cremona, CNA – Confederazione
Nazionale Artigianato di Cremona, Confartigianato Cremona,
Confcommercio Cremona, Libera Associazione Agricoltori
Cremonesi, CremonaFiere, AON – Risk. Reinsurance.
Human Resources. Arvedi, Auricchio, Bearesi,
Paolo Beltrami S.p.A., Cremona Hotels.it, EdilKamin,
EI TOWERS, Fantigrafica, Ferraroni Mangimi,
Grana Padano, IPER, Keropetrol, Lameri
Cereals, Linea Com – AEMCom – Gruppo LGH, Oleificio
Zucchi S.p.A., Polo Grafico, Pomì L +, Reale
Mutua Assicurazioni, Service Lito, Slingofer,
Spotti Falegnameria, Studio Testa, Vanoli,
Visioni Ottica Bonardi, Wonder.
***********
Uto Ughi
Erede
della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime
grandi scuole violinistiche, Uto Ughi ha mostrato uno straordinario
talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è
esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla
Partita n. 2 di Bach e alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli
studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi
Menuhin.
Quando
era solo dodicenne e la critica scriveva: «Uto Ughi deve
considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo».
Ha iniziato le sue grandi tournée europee esibendosi nelle più
importanti capitali. Da allora la sua carriera non ha conosciuto
soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali festival
con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui Concertgebouw di
Amsterdam, Boston Symphony Orchestra, Philadelphia Orchestra, New
York Philharmonic, Washington Symphony Orchestra e molte altre, sotto
la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache,
Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti,
Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal,
Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich,
Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov,
Temirkanov.
Uto
Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima
linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto
soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. In
quest’ottica ha fondato il festival ‘Omaggio a Venezia’ al fine
di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti
storici della città lagunare. Conclusa quell’esperienza, il
festival ‘Omaggio a Roma’ (dal 1999 al 2002) ne raccoglie
l’ideale eredità, mirando alla diffusione del grande patrimonio
musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico e
alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori
italiani.
Tali
ideali sono stati ripresi nel 2003 e attualmente portati avanti dal
festival ‘Uto Ughi per Roma’ di cui Ughi è ideatore, fondatore e
direttore artistico. Recentemente la Presidenza del Consiglio dei
Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di
studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione
della musica classica presso il pubblico giovanile. Il 4 settembre
1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza
di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici. Nell’aprile
2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris Causa in Scienza delle
Comunicazioni. Intensa la sua attività discografica.
Ultime
incisioni in ordine di tempo: ‘Il Trillo del diavolo’ (disco live
dei più importanti pezzi virtuosistici per violino), il Concerto per
violino di Schumann diretto da Wolfgang Sawallish con la Bayerischer
Rundfunk, i Concerti di Vivaldi con i Filarmonici di Roma, la
Sinfonia Spagnola di Lalo con l’Orchestra RAI di Torino diretta da
Frühbeck de Burgos. Uto Ughi suona un violino Guarneri del Gesù del
1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno
dei più bei Guarneri esistenti, e uno Stradivari del 1701 denominato
‘Kreutzer’ perché appartenuto all’omonimo violinista a cui
Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.
Guido Rimonda
Guido
Rimonda è una delle personalità musicali più complete ed
affascinanti dell'odierno panorama violinistico italiano. Durante il
percorso di studi al Conservatorio G. Verdi di Torino, il violinista
di origine saluzzese rimane affascinato dalle composizioni e dalla
vita di Giovan Battista Viotti. Dopo aver terminato brillantemente la
specializzazione al Conservatorio di Ginevra con il maestro Corrado
Romano, Rimonda si dedica totalmente alla valorizzazione delle opere
del compositore piemontese fondando diverse attività a lui dedicate.
Nel 1992 istituisce l’orchestra Camerata Ducale e nel 1998, in
stretta collaborazione con la città di Vercelli, è tra i promotori
del Viotti Festival. Il progetto raccoglie immediatamente il consenso
dei grandi protagonisti della musica classica che aderiscono alla
stagione musicale suonando al fianco dell’Orchestra e del suo
Direttore.
Il
Viotti Festival, giunto alla sua 16esima edizione, vanta la
partecipazione di personalità quali Accardo, Ughi, Mintz, Galliano,
Bacchetti, Spivakov, Oistrakh, Maisky, Faust, De Maria, Hewitt, e
molti altri artisti. Oltre alla stagione di Vercelli, Rimonda si è
esibito nelle più importanti sale concertistiche europee, negli USA,
Armenia, Sudafrica, Guatemala e Giappone.Molto intensa anche la sua
attività discografica. Nel 2012 Rimonda ha firmato un contratto in
esclusiva con DECCA per il Progetto Viotti: la realizzazione di 15 CD
contenenti l’integrale delle composizioni per violino e orchestra,
con numerosi inediti e prime registrazioni mondiali. Oltre
all’attività di direttore musicale del Viotti Festival e della
Camerata Ducale, Guido Rimonda è docente di violino presso il
Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Suona lo Stradivari “Jean
Marie Leclair” del 1721 detto “il Noir”, regalatogli da una
famiglia che ha voluto mantenere l’anonimato.
Camerata Ducale
La
Camerata Ducale nasce nel 1992 come prima formazione musicale in
assoluto dedicata alla valorizzazione dell’opera di Giovanni
Battista Viotti. Grazie all'appassionata ricerca storico-musicale
voluta dai fondatori dell’Orchestra, sono stati riportati alla luce
importanti partiture inedite dell’autore di Fontanetto Po. Una
“seconda vita” che nel 1998 ha favorito la nascita del Viotti
Festival, la stagione concertistica di Vercelli che ogni anno ospita
i più bei nomi del panorama musicale classico e crossover. La
Camerata Ducale, oltre ad essere l'orchestra residente del Viotti
Festival, è ospite nelle più prestigiose stagioni concertistiche
nazionali. Gli impegni nelle sale italiane si vanno a sommare alle
tournée all’estero. Da ricordare i concerti in Francia (2012),
Giappone (2011), Stati Uniti (2005-2010), Georgia e Sudafrica (2006).