Sono trascorsi 70 anni dal 10 luglio 1944, quando Cremona subì un terribile bombardamento, senz’altro il più duro tra i numerosi che colpirono il nostro territorio nell'anno che precedette la fine della seconda guerra mondiale. Per ricordare le 119 vittime di quel tragico giorno, questa mattina, in piazza Risorgimento, si è tenuta la cerimonia commemorativa, promossa dal Dopolavoro Ferroviario con la collaborazione del Comune, alla quale ha partecipato il sindaco Gianluca Galimberti. Una corona d'alloro è stata deposta sotto la lapide, collocata su un edificio di quella che un tempo era conosciuta come Porta Milano, che reca la seguente epigrafe: “Come questa pietra immutabile il ricordo ed il compianto per i cremonesi vittime innocenti di bombardamento aereo vivranno eterni ammonendo pace tra i popoli”.
Quella mattina, prima delle 11, apparvero in cielo i bombardieri: vennero sganciate più di 50 bombe, di medio e di grosso calibro. L’obiettivo erano la stazione e lo scalo ferroviario, ma altre zone del quartiere di Porta Milano furono devastate. Si contarono ben 119 vittime, 82 furono i feriti. Perirono anche 13 militari tedeschi. Tra la Cremonella e la via S. Francesco d’Assisi morirono più di 20 ferrovieri.
Rendendo loro omaggio, il sindaco, ricordando che in quel bombardamento perse la vita anche il fratello di sua nonna, ha sottolineato come la morte, nelle guerre che hanno insanguinato l'Europa e l'Italia, accomuna tutte le persone, senza alcuna distinzione.
L'omaggio, avvenuto giorni addietro, all'ossario dei caduti francesi della battaglia di Solferino che si trova al Civico Cimitero, la commemorazione al Colle del Lys dei partigiani cremonesi morti nella bassa Val di Susa nel luglio del 1944, e la cerimonia di questa mattina, ha detto fra l'altro il sindaco, rappresentano simbolicamente le tappe di un lungo percorso che, dalla distruzione e dalle macerie, ha condotto al sorgere di un'epoca di ricostruzione e, a seguire, di un sentimento di fratellanza tra i popoli europei. Ci si prepara quindi al 2015, anno che segna i cento anni dalla partecipazione dell'Italia alla prima guerra mondiale e del 70° anniversario della fine della seconda guerra mondiale.
Come da tradizione, la cerimonia commemorativa, avvenuta alla presenza di autorità civili e militari, nonché dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e partigiane, si è conclusa con la messa nella chiesa di S. Ambrogio, al termine della quale è stata scoperta la targa, fatta apporre dal Dopolavoro Ferroviario e dall'Associazione Nazionale Mutilati Invalidi e Famigliari Caduti Ferrovie dello Stato sul monumento collocato in via S. Francesco, a ricordo dei 70 anni trascorsi dalla morte dei ferrovieri periti nel bombardamento del 10 luglio 1944.