09 ottobre 2013

Nella Sala Quadri di Palazzo Comunale presentazione del libro "Alberto da Gandino - Un penalista insigne del XIII secolo"

Venerdì 11 ottobre, alle 17,00, nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale, l’ex magistrato cremonese Francesco Nuzzo presenterà la sua ultima opera, Alberto da Gandino - Un penalista insigne del secolo XIII. Lo studio del giurista non soltanto ribadisce l’importanza assoluta della figura di Alberto da Gandino, ma contribuisce a collocarne l’origine proprio a Cremona più che a Crema, dove, in base alle notizie sino ad ora disponibili, sarebbe nato*. A seguire si terrà il convegno Il processo penale italiano è ancora un processo accusatorio?. Oltre a Francesco Nuzzo, prenderanno la parola gli avvocati Cesare Gualazzini, Gian Pietro Gennari, Ada Ficarelli, Paola Crotti e il civilista Antonino Rizzo. Gli interventi saranno moderati dal giornalista Giacomo Guglielmone. L’obiettivo è quello di arrivare al cuore di tutti gli aspetti più attuali del dibattito sulla giustizia in Italia. 


Il rispetto della prospettiva indicata a suo tempo dai giuristi autori del nuovo assetto —su tutti Gian Domenico Pisapia, presidente della commissione ministeriale che elaborò nel 1988 l’attuale Codice di procedura penale — non è affatto pacifico. C’è chi sostiene il sostanziale mancato passaggio dal rito inquisitorio a quello accusatorio. C’è chi parla di un sistema accusatorio misto. Il tema sarà trattato alla luce di vicende e casi giudiziari, anche molto noti, di procedure, non solo quelle del dibattimento, della probabile mancata adesione allo spirito di alcune convenzioni internazionali che aveva spinto il Parlamento a varare un nuovo codice.

*Alberto Gandino (ο Gandini, o di Gandino). - Giureconsulto (n. Crema tra il 1240 e il 1250 - m. dopo il 1310); mentre la scuola dei glossatori, dopo la esposizione della Glossa d'Accursio, era in crisi, dalla lunga esperienza di giudice (attività documentata tra il 1281 e il 1310 a Lucca, Bologna, Perugia, Firenze, Siena e Fermo) fu tratto a occuparsi di materie vive (diritto penale, statuti), trascurate nell'insegnamento teorico, legato agli antichi testi. Opere: Quaestiones statutorum; Tractatus de maleficiis, prima trattazione del diritto penale e processuale penale come disciplina autonoma (brevi cenni biografici tratti dall'Enciclopedia Treccani).

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